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Cdr 07 Ago 2008

Tagli all'editoria minore, Assostampa del Friuli Venezia Giulia e Cdr: "Forte preoccupazione per Il Primorski" Solidarietà della Fnsi

L'Assostampa Fvg e il Cdr del Primorski Dnevnik esprimono forte preoccupazione per i tagli indiscriminati ai contributi all'editoria contenuti nella manovra economica del governo. Il quotidiano triestino in lingua slovena è fra le testate maggiormente penalizzate da questi tagli, preferiti evidentemente a una riforma seria e rigorosa che escluda dai finanziamenti pubblici editori fasulli, false cooperative e quanti violano le regole contrattuali e dello stesso mercato del lavoro.

L'Assostampa Fvg e il Cdr del Primorski Dnevnik esprimono forte preoccupazione per i tagli indiscriminati ai contributi all'editoria contenuti nella manovra economica del governo. Il quotidiano triestino in lingua slovena è fra le testate maggiormente penalizzate da questi tagli, preferiti evidentemente a una riforma seria e rigorosa che escluda dai finanziamenti pubblici editori fasulli, false cooperative e quanti violano le regole contrattuali e dello stesso mercato del lavoro.

Da oltre sessant'anni il Primorski è il quotidiano in lingua slovena del Friuli Venezia Giulia, espressione di una delle minoranze nazionali presenti in Italia. E' la voce di quasi tremila soci della cooperativa che edita il quotidiano e di alcune decine di migliaia di lettori. I suoi giornalisti credono fortemente di essere una voce essenziale, perciò – come tanti nostri colleghi in analoghe situazioni – esercitano il loro mestiere convinti di rendere un buon servizio alla comunità intera. Sanno di essere una voce minoritaria che la maggioranza riconosce e stima. E sono dunque persuasi di lavorare per la convivenza fra le genti e per lo sviluppo civile di una sensibile terra di cerniera. Vogliono continuare a farlo, vogliono continuare a essere presenti nelle edicole per mantenere la pluralità, in questo caso linguistica, dei mezzi d'informazione nel Friuli Venezia Giulia. Per vivere però il Primorski non può contare sulla pubblicità. A causa della lingua il bacino di lettori è limitato. Alle spalle non c'è nessun gruppo economico, ma soltanto i lettori, le decine di associazioni culturali, sportive e sociali della comunità slovena. "Confidiamo di avere dalla nostra parte - afferma il Cdr del giornale - anche la collettività dei colleghi e il nostro sindacato nel quale ci siamo sempre fattivamente impegnati. Finora abbiamo affrontato molte battaglie, la nostra esistenza, infatti, è stata tutt'altro che tranquilla. Ora intendiamo impegnarci nel nuovo Coordinamento dei Cdr delle testate a rischio per i tagli all'editoria. Vogliamo esserci, poiché la manovra del governo rischia di infliggerci un colpo mortale. Abbiamo già contenuto le spese e tagliato il tagliabile. Siamo all'osso: ogni ulteriore ridimensionamento sarebbe letale". L'Assostampa Fvg fa proprio e rilancia questo appello per la sopravvivenza del Primorski Dnevnik, chiedendo un impegno in tal senso a istituzioni e privati. Sì dunque a una riforma seria e rigorosa dell'editoria, no ai tagli che colpiscono soltanto i più piccoli e non toccano i privilegi di cui godono i grandi gruppi. La Fnsi condivide le preoccupazioni e le istanze del Cdr di Primorski Dnevnik e dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e le considera pienamente comprese nel piano di lavoro che ha messo a punto. Peraltro il Cdr di Primorski Dnevnik fa parte del Coordinamento dei Comitati di redazione dei giornali no profit.

@fnsisocial

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