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Testate di Stile Italia Edizioni
Vertenze 18 Mag 2022

Stile Italia Edizioni, cinque giorni di sciopero contro i licenziamenti. Fnsi e Alg al fianco dei colleghi

Giornaliste e giornalisti di Tustyle, Sale&Pepe, Cucina Moderna, Confidenze e Starbene hanno deciso di incrociare le braccia a partire da oggi, mercoledì 18 maggio 2022. «L'azienda - la denuncia - non ha dimostrato finora una reale intenzione di risolvere in modo non traumatico il problema».

Le giornaliste e i giornalisti di Tustyle, Sale&Pepe, Cucina Moderna, Confidenze e Starbene, testate della società Stile Italia Edizioni che fa capo a Maurizio Belpietro, hanno indetto uno sciopero di cinque giorni a partire da oggi, mercoledì 18 maggio 2022, per protestare contro il licenziamento collettivo di 19 colleghi – di cui 16 giornalisti – annunciato circa due mesi fa dall'azienda.

«Il Cdr e le rappresentanze sindacali – si legge nel comunicato che annuncia lo sciopero – hanno cercato in ogni modo di scongiurare i licenziamenti proponendo soluzioni alternative, ma nonostante i tentativi fatti e le proposte venute dalla parte sindacale, Stile Italia non ha dimostrato finora una reale intenzione di risolvere in modo non traumatico il problema. L'azienda non ha preso in considerazione l'utilizzo degli ammortizzatori sociali di settore né politiche serie di incentivo all'esodo. Parte dei licenziamenti, inoltre, dovrebbero avvenire per esternalizzare il lavoro, in violazione di quanto previsto dal contratto collettivo giornalistico».

Venerdì 20 maggio si terrà un altro incontro in Regione, «a fronte del quale – conclude il Cdr – l'azienda non ha ancora formulato proposte alternative ai licenziamenti».

Al fianco dei colleghi si schierano la Federazione nazionale della Stampa italiana e l'Associazione Lombarda Giornalisti. «Il sindacato – rilevano – ha portato avanti fino ad oggi la battaglia al tavolo nazionale e poi davanti alla Regione Lombardia per scongiurare i licenziamenti ma da parte dell'azienda non si vede un reale sforzo per salvaguardare l'occupazione e cercare di rilanciare le riviste».

Per Anna Del Freo, segretaria aggiunta Fnsi e vicepresidente Alg, «con questi tagli inaccettabili si renderà anche impossibile un vero progetto che garantisca il futuro dei giornali e dei loro siti. Chiediamo alle istituzioni di intervenire per evitare questa operazione, contraria, a nostro avviso, anche al contratto nazionale di lavoro, che vieta il ricorso ai service per licenziare e prevede l'utilizzo degli ammortizzatori di settore».

@fnsisocial

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