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Il Contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg
Fnsi 15 Nov 2025

Pubblicare un comunicato sindacale non è una scelta dei direttori, ma un obbligo contrattuale

L'articolo 34 del Cnlg, che regola l'attività dei Cdr, ha un apposito capitolo sul punto. La Fnsi non esiterà a chiamare in giudizio per attività antisindacale chiunque impedisca la pubblicazione. La segretaria generale Alessandra Costante: «La dignità del giornalismo e della nostra professione passa anche dalla nostra capacità di tutelare i nostri diritti e la nostra agibilità sindacale».

In queste ore la Federazione nazionale della Stampa italiana sta chiedendo, attraverso i Cdr, alle testate giornalistiche, cartacee e online, alle agenzie di stampa e alle emittenti radiotelevisive pubbliche e private di pubblicare sull'edizione di domenica 16 novembre o di leggere, sempre domenica 16, un comunicato sindacale ex articolo 34 del Contratto. È una richiesta cortese, ma non per questo meno perentoria.

L'articolo 34, che regola l'attività dei Cdr, ha un apposito capitolo sulla pubblicazione dei comunicati sindacali. I Cdr possono chiedere la pubblicazione 3 ore prima della chiusura ai direttori o a chi li sostituisce. L'eventuale dissenso sull'opportunità della pubblicazione sarà risolto dal rappresentante statutario dell'Associazione regionale di Stampa competente e, per le agenzie di stampa, dalla Fnsi.

Tra i tanti poteri del direttore non c'è quello di impedire la pubblicazione di comunicati che siano di lunghezza contenuta - come quello in questione - e sui problemi sindacali. Il controllo del direttore del giornale, sul contenuto di questi comunicati, deve limitarsi agli aspetti che investono la sua responsabilità davanti alla legge.

Detto ciò, la Fnsi non esiterà a chiamare in giudizio per attività antisindacale chiunque impedisca la pubblicazione dei comunicati, sia per la violazione dell'articolo 34 del Cnlg, sia per la violazione dello Statuto dei lavoratori.

«La dignità del giornalismo e della nostra professione passa anche dalla nostra capacità di tutelare i nostri diritti e la nostra agibilità sindacale», spiega Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.

@fnsisocial

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