CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Testate del gruppo Stile Italia Edizioni
Vertenze 08 Mar 2022

Stile Italia Edizioni di Maurizio Belpietro annuncia 19 licenziamenti. Fnsi e Alg: «Inaccettabile»

A rischio il lavoro di 16 giornalisti su 34 e tre grafici editoriali: un'operazione di ristrutturazione che «si traduce in una decimazione del corpo giornalistico, senza che prima sia stata presa in considerazione la possibilità  di ricorrere a strumenti non traumatici», denuncia il Cdr. La solidarietà  del Comitato di redazione di Mondadori Media.

«Stile Italia Edizioni di Maurizio Belpietro ha annunciato il licenziamento di 16 giornalisti su 34, oltre a 3 colleghi grafici editoriali. Una decisione inaccettabile, che le redazioni e il Cdr respingono fermamente». A darne notizia, in una nota, è il Comitato di redazione. «Belpietro – spiegano i rappresentanti sindacali – ha acquisito le cinque testate (Confidenze, Sale&Pepe, Cucina Moderna, TuStyle e Starbene ) solo due anni fa da Mondadori Periodici, che in questo arco di tempo hanno già subito tagli pesantissimi attraverso uscite incentivate e gravosi ammortizzatori sociali in deroga, tanto che l'organico si è ridotto di 11 unità dagli originali 45 giornalisti. Malgrado questo, e dopo un biennio ininterrotto di cassa integrazione Covid 19, arriva ora l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo, ancora più assurdo considerando che l'azienda avrebbe a disposizione l'intero pacchetto degli ammortizzatori sociali di settore».

A rendere ancora «più inaccettabile la scelta aziendale – incalza il Cdr – c'è la volontà esplicita di esternalizzare il lavoro grafico, licenziando tutti quelli che attualmente si occupano della grafica, come se non fossero parte integrante delle redazioni e come se fosse ammissibile esternalizzare il lavoro licenziando persone, cosa espressamente esclusa dal Contratto di lavoro giornalistico. Nel complesso, l'operazione di ristrutturazione messa in campo da SIE si traduce in una decimazione dell'intero corpo giornalistico, senza che prima sia stata presa in considerazione la possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali ancora a disposizione o l'utilizzo di altri strumenti non traumatici».

A fronte di una richiesta «inammissibile» di riduzione del personale, il Comitato di redazione segnala poi «la recente acquisizione da parte del gruppo SEI, del quale fa parte la nostra casa editrice, di due importanti testate da Mondadori Periodici: Donna Moderna (20 giornalisti più diversi collaboratori) e Casa Facile, che richiedono un cospicuo investimento economico e logistico per il mantenimento della posizione di leadership che storicamente hanno nell'ambito dei periodici».

Inoltre, «lo stesso editore Maurizio Belpietro – prosegue il Cdr – ha annunciato la nascita del nuovo quotidiano finanziario "La Verità e Affari" con una redazione di almeno 10 giornalisti. Tutto questo rende ancora più incomprensibili i tagli su Stile Italia Edizioni mentre sarebbe possibile una ricollocazione degli eventuali esuberi. Ci risulta, infine, che anche altri comparti, amministrativi e marketing, siano in fase di ampliamento sia di personale che di spazi logistici».

Alla luce di tutto questo, i giornalisti SIE e il Cdr «si oppongono con fermezza e determinazione a questa ipotesi di ristrutturazione, mettendo in campo tutti i mezzi possibili a loro disposizione in accordo con i vertici della Associazione Lombarda dei Giornalisti e della Fnsi».

Per il sindacato dei giornalisti, «la decisione dell'editore di dichiarare i licenziamenti senza prima aver sondato la possibilità di ricorrere a tutti gli strumenti previsti dal contratto di lavoro e dalla legge è inaccettabile. Siamo e saremo al fianco dei colleghi – dicono Fnsi e Alg – nella difesa delle loro professionalità e dei posti di lavoro».

AGGIORNAMENTO DEL 9 MARZO
La solidarietà ai colleghi del Cdr Mondadori Media
Il Cdr Mondadori Media esprime piena solidarietà ai colleghi di Stile Italia Edizioni (Confidenze, Sale&Pepe, Cucina Moderna, TuStyle e Starbene) che, nel loro comunicato sindacale, prendono fermamente posizione contro l'annuncio di licenziamento di 16 giornalisti su 34 (oltre a 3 colleghi grafici editoriali). Una misura che segue di soli due anni la vendita di Mondadori a Belpietro di tali testate.
I colleghi, citiamo testualmente, ritengono «inaccettabile l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo, ancora più assurda considerando che l'azienda avrebbe a disposizione l'intero pacchetto degli ammortizzatori sociali di settore».
Un'osservazione che condividiamo, assolutamente convinti che il futuro dell'editoria vada affidato a una seria politica di sviluppo e rilancio delle testate, e non certo a una serie continua di tagli draconiani.
Il CdR Mondadori Media

@fnsisocial

Articoli correlati