La giudice del lavoro di Venezia Margherita Bortolaso ha condannato la società editrice Gazzettino spa per comportamento antisindacale, riconoscendo che nell'azienda del Gruppo Caltagirone sono state calpestate le prerogative del Comitato di redazione previste dall'articolo 34 del Contratto collettivo di lavoro giornalistico.
La sentenza riconosce le ragioni del ricorso promosso dal Sindacato giornalisti Veneto assistito dall'avvocato Maria Luisa Miazzi e presentato all'indomani di due giorni di sciopero proclamati dal Cdr a seguito del continuo e sistematico rifiuto al dialogo e al confronto da parte datoriale e della negazione del diritto a una assemblea sindacale.
Nel dispositivo la giudice dichiara l'antisindacalità della condotta di Il Gazzettino spa consistita nel non avere garantito informativa e intervento consultivo del Cdr nelle materie previste dall'art. 34 del Ccnl e, ai fini della rimozione degli effetti negativi di tale condotta, dispone che il Direttore proceda alla calendarizzazione degli incontri con il Cdr a cadenza quindicinale come previsto dal comma 2 lett d) del medesimo art. 34; e dichiara altresì l'antisindacalità del diniego di svolgimento dell'assemblea del 27.9.2021 e, ai fini della rimozione degli effetti negativi di tale condotta, fa divieto alla Il Gazzettino spa di subordinare il diritto di assemblea alla relativa richiesta e conseguente autorizzazione.
«Va detto che Sindacato e Cdr fino all'ultimo hanno tenuta aperta la porta di una eventuale e possibile conciliazione. Porta che, davanti alla stessa giudice, è stata chiusa da controparte indisponibile a qualsiasi forma di accordo congiunto», spiega in una nota il Sindacato Giornalisti Veneto.
«Ricorrere al tribunale non è una vittoria – dichiara la segretaria regionale Sgv, Monica Andolfatto – ma questo passo si è reso necessario di fronte a una condotta fortemente lesiva del ruolo e della rappresentanza del Cdr. Il provvedimento sancisce che l'editore è tenuto a rispettare le regole contrattuali e dello Statuto dei lavoratori. L'augurio è che da ora si possano stabilire relazioni sindacali approntate a quello spirito costruttivo cui il Cdr e lo stesso sindacato mai si sono sottratti, consentendo all'azienda di gestire crisi e situazioni di difficoltà».