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Cronaca 04 Nov 2007

Stazionarie le condizioni di Enzo Biagi, ma la prognosi resta riservata Zavoli: "L'ho trovato meglio di quanto credessi"

E' in condizioni stazionarie ma molto affaticato Enzo Biagi, ricoverato da giorni alla clinica Capitanio di Milano. Lo hanno detto le figlie Carla e Bice uscendo dalla clinica per fumarsi una sigaretta e parlare con i giornalisti

E' in condizioni stazionarie ma molto affaticato Enzo Biagi, ricoverato da giorni alla clinica Capitanio di Milano. Lo hanno detto le figlie Carla e Bice uscendo dalla clinica per fumarsi una sigaretta e parlare con i giornalisti

''Le condizioni renali sono buone - ha detto Carla - rimane la prognosi riservata per le condizioni cardiache, non ci sono quindi novita' di rilievo rispetto alle ore precedenti, anche se oggi e' stata una giornata un po' piu' difficile perche' papa' e' molto affaticato''. (ANSA) ''Papa' e' molto lucido, ci vuole vicino, parla sempre e in questo momento si interroga su problemi molto profondi e molto personali''. Lo ha detto la figlia Carla parlando con i giornalisti davanti al clinica Capitanio, dove sia lei che la sorella Bice trascorreranno tutta la notte. ''Papa' vuole cosi', vuole vicino la sua famiglia - ha detto Carla Biagi - noi siamo abituati cosi', quindi non lo lasceremo''. Le due figlie di Biagi hanno poi ripetuto che ora i problemi sono soprattutto cardiaci, mentre le funzioni renali sono riprese. (ANSA) ''Mi sento come le foglie su un albero in autunno'' e dopo una pausa ha aggiunto ''ma tira un forte vento''. E' la risposta che Enzo Biagi ha dato a un'infermiera che gli chiedeva come si sentisse. Un uomo che sopporta la malattia con forza, ma che e' anche consapevole della criticita' della sua situazione. Si sta ''interrogando su problemi molto profondi e personali'', aveva detto poco prima ai giornalisti la figlia Carla. E' stata una giornata di attesa, fra alti e bassi, in una condizione che resta molto seria, la domenica di Enzo Biagi alla clinica 'Capitanio' di Milano da ormai dieci giorni. La prognosi rimane riservata. C'e' stato un lieve miglioramento ma ''oggi e' stata una giornata molto difficile perche' papa', e' molto affaticato'' dicono ancora le figlie Carla e Bice. Ad assistere il padre, come sempre, sono loro, oltre ad altri parenti stretti. Con molta cortesia e forza d'animo hanno di volta in volta dato notizia di come evolvevano le condizioni del genitore ai giornalisti di carta stampata e televisione che stazionano davanti alla struttura sanitaria. In mattinata avevano spiegato che la situazione era stabile, in un quadro di una seria patologia cardiaca con complicazioni ai reni e ai polmoni, ma che pareva vi fossero segnali di un leggero miglioramento. Certo il papa' non aveva passato una notte tranquilla, stava lottando, era sempre lucido, ma poi finalmente si era rasserenato e addormentato. In serata invece, da quanto si e' appreso, si e' fatto sentire il forte affaticamento di questi giorni. Sempre Carla e Bice nel pomeriggio hanno spiegato che Biagi ''continua ad essere molto gentile e disponibile con tutti e cerca di riservare un sorriso a chiunque si avvicina''. E poi quella frase all'infermiera. Sicuramente Biagi aveva in mente la poesia di Ungaretti, 'Soldati': Si sta come / d'autunno/ sugli alberi /le foglie. Insomma sono state ore di forte emozione per la famiglia e anche per chi e' legato a Enzo Biagi sia da un conoscenza personale, sia da un rapporto nato guardando i tanti servizi televisivi o leggendo gli editoriali dei suoi oltre sessant'anni di carriera. A testimonianza dell'affetto della citta' e dei lettori sono arrivate decine e decine di messaggi e lettere di auguri di una pronta guarigione. (ANSA) ''L'ho trovato meglio di quanto credessi, sta vivendo un momento di relativa pace, anche se intorno a lui si sente la preoccupazione dei medici e delle figlie'': cosi' Sergio Zavoli, all'uscita dalla clinica Capitanio, ha commentato le condizioni di Enzo Biagi. ''Abbiamo parlato a lungo, Enzo mi ha detto: 'Sergio, quanta vita insieme, abbiamo avuto le nostre debolezze, ma non abbiamo nulla di cui vergognarci'''. ''E non e' questione di fortuna - ha commentato Zavoli - il destino dell'uomo e' nel suo carattere e lui ha sempre avuto un buon carattere''. (ANSA)

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