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Associazioni 11 Dic 2006

“Stati Generali” in Sicilia, il Segretario regionale Alberto Cicero: “Categoria sotto attacco” Il documento Uffici Stampa approvato dall'assemblea Apprezzamento dal Coordinamento dei precari

Palermo - Un "attacco concentrico ai giornalisti, sferrato dagli editori" è stato denunciato oggi a Palermo dal segretario regionale dell'Associazione siciliana della stampa, Alberto Cicero durante gli "Stati generali dell'informazione" in Sicilia, convocati a Palermo e cui hanno partecipato tutti gli eletti delle organizzazioni di categoria dei giornalisti: Fnsi, Ordine, Inpgi e Casagit.

Palermo - Un "attacco concentrico ai giornalisti, sferrato dagli editori" è stato denunciato oggi a Palermo dal segretario regionale dell'Associazione siciliana della stampa, Alberto Cicero durante gli "Stati generali dell'informazione" in Sicilia, convocati a Palermo e cui hanno partecipato tutti gli eletti delle organizzazioni di categoria dei giornalisti: Fnsi, Ordine, Inpgi e Casagit.

Cicero ha parlato di un "accanimento contro le figure dei giornalisti, diretto a trasformare la figura professionale come quella del giornalista 'fungibile', perchè non c'è più bisogno del giornalista, basta una persona, una persona qualsiasi". Del "tentativo di demolizione della professione" ha parlato anche il presidente dell'Ordine regionale, Franco Nicastro: "Con la precarizzazione del lavoro - ha detto - si indebolisce il potere del giornalista e si fanno venir meno la sua autonomia e la sua libertà. Gli editori puntano solo sulla ottimizzazione e sulla riduzione dei costi, ma mettono in pericolo la professione e pongono in secondo piano la qualita". La volontà degli editori "di non rinnovare il contratto dei giornalisti - ha aggiunto il vicesegretario nazionale della Fnsi Luigi Ronsisvalle - rientra in un più generale quadro di indebolimento degli spazi in democrazia all'interno di un progetto ancora più ampio che vede il prevalere dei poterieconomico finanziari". Nel corso del dibattito è stato poi detto che l'aumento del precariato e la cancellazione dei diritti acquisiti dei giornalisti puntano "a sancire la fine del ruolo dell'informazione nel nostro Paese". Durante i lavori, il gruppo siciliano dell'Unci, l'Unione cronisti, ha diffuso un documento in cui "si schiera con ogni energia accanto all'Associazione siciliana della Stampa nella durissima lotta della vertenza contrattuale e si appella alla mobilitazione di tutti i cronisti contrattualizzati e non". Il gruppo siciliano dell'Unci, "allarmato per il restringimento degli spazi di autonomia dell'informazione e per la dilagante mercificazione delle notizie, sostiene lo stato di agitazione permanente e propone l'inasprimento di tutte le forme possibili e immaginabili di lotta". L'Unci Sicilia "condivide la richiesta degli Stati generali di Roma del novemebre 2006, del blocco delle provvidenze per gli editori, che continuano a rifiutare la mediazione governativa, vincolandolo al rinnovo della contrattazione". L'Unci Sicilia, infine, "invita l'Assostampa regionale a vigilare sul rispetto e sull'adesione alle iniziative di lotta che saranno adottate, attraverso i suoi organi istituzionali e disciplinari". (AGI) STATI GENERALI – DOCUMENTO UFFICI STAMPA L’assemblea degli Stati Generali dell’Informazione Siciliana, riunita a Palermo, l’11 dicembre 2006 · preso atto che a dieci anni dall’emanazione della normativa regionale specifica – ed a sei anni da quella nazionale – le Pubbliche Amministrazioni siciliani sono nella quasi totalità del tutto inadempienti nei confronti delle suddette normative, con la conseguenza di una allarmante crescita del numeri dei giornalisti precari, molti dei quali di lungo ed in qualche caso lunghissimo corso, attualmente impegnati negli Uffici Stampa delle PA; e che, in moltissimi casi, l’inadempienza risulta ancora più grave in quanto i colleghi addetti stampa, oltre a non godere dell’applicazione del CNLG a fronte di rapporti di consulenza rinnovati nel tempo, non usufruiscono della contribuzione INPGI, espressamente prevista da una circolare del Ministero del Lavoro del 2001; · in considerazione del fatto che, a partire dalla primavera del 2007, molte delle citate Amministrazioni andranno in scadenza, con il fortissimo rischio che i colleghi precari si trasformino in altrettanti disoccupati; · nel pieno rispetto della Mozione sugli Uffici Stampa approvata dall’ultimo Congresso del Sindacato dei giornalisti siciliani svoltosi a Capo D’Orlando; SI IMPEGNA · ad adoperarsi, prioritariamente ed unitariamente, affinchè in applicazione del comma 1 dell’art.127 legge regionale 26 marzo 2002 n°2, l’inquadramento giuridico, normativo e retributivo, del personale giornalistico di cui al comma 2 dell’art.9 della legge 150 del 7 giugno 2000, in tutte le amministrazioni pubbliche –province regionali, comuni capoluogo o con popolazione superiore ai diecimila abitanti o inferiore se tra loro consorziati, enti pubblici regionali, territoriali,economici, strumentali, controllati e/o vigilati dalla Regione, enti locali dotati di personalità giuridica pubblica con autonomia tecnica gestionale amministrativa e contabile, Aziende Sanitarie ed ospedaliere - si conformi in via esclusiva nell’osservanza del CNLG Fieg-Fnsi nella sua interezza, nel rispetto della legge 69/3 febbraio 1963. · a portare avanti con la massima sollecitudine, con il Governo e con l’Assemblea Regionale in tutte le sue componenti politiche, la concertazione sindacale mirata ad un provvedimento legislativo, urgente e condiviso, che porti al riconoscimento dei diritti acquisiti dai giornalisti precari degli uffici stampa delle Pubbliche Amministrazione siciliane di cui sopra, con il loro definitivo inquadramento, nel rispetto delle normative specifiche regionale e nazionale e del CNLG, all’interno delle dotazioni organiche delle PA stesse; · a sollecitare con forza, contestualmente e con gli stessi interlocutori della politica siciliana, l’applicazione di quanto espressamente previsto dalla Legge Regionale del 1996 (33/1996, con le successive modificazioni ed integrazioni) in tema di concorsi pubblici per gli Uffici Stampa, e cioè che la copertura delle dotazioni organiche negli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni siciliane non statali si svolge a mezzo selezioni professionali pubbliche per titoli sulla base di criteri e valutazioni esclusivamente derivanti dalla legge n° 69 del 3 febbraio 1963 e dal CNLG FNSI-FIEG edizione 2001-2005. · a definire, con Governo ed Assemblea Regionale Siciliana, una intesa formale in base alla quale – ultimato il riassorbimento del precariato delle PA e nelle more dell’avvio delle procedure concorsuali - venga fatto espresso divieto a tutte le p.a. siciliane, non statali, di costituire con giornalisti iscritti all’Ordine professionale nuovi e generici rapporti di lavoro sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, consulenze e/o capitolati d’incarico, o quant’altro estraneo al CNLG. In quest’ottica, vanno considerati totalmente confliggenti con le norme deontologiche, gli incarichi assunti esplicitamente a titolo gratuito. Nelle more dell’adeguamento dei rapporti di lavoro sulla base del CNLG e della conclusione delle procedure di stabilizzazione, l’Assostampa dovrà svolgere ampia azione di vigilanza affinchè le Amministrazioni continuino ad avvalersi del personale giornalistico attualmente in servizio. DOCUMENTO APPROVATO DALL’ASSEMBLEA, CON UNA ASTENSIONE Palermo, 11 dicembre 2006 UFFICI STAMPA - IL COORDINAMENTO DEI PRECARI ESPRIME APPREZZAMENTO PER L’APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO Il Coordinamento dei giornalisti precari della p.a. esprime apprezzamento e gratitudine a tutti i colleghi che hanno approvato ieri nel corso degli Stati generali dell’informazione in Sicilia, organizzati a Palermo dall’Associazione siciliana della Stampa, il documento che sostiene il percorso di stabilizzazione per tutti gli addetti stampa che prestano la loro opera con incarichi a tempo e come collaboratori esterni. “Ci auguriamo anche che al più presto l’Ars possa varare la norma che finalmente riconosce la professionalità acquisita in tanti anni dai giornalisti che lavorano nelle p.a. , per questa ragione confidiamo nella collaborazione e nella sensibilità di tutte le forze politiche e sociali”, scrive il coordinamento. Soddisfazione anche perchè nel documento si chiede l’applicazione intera del contatto nazionale di lavoro e la definizione di un’intesa che prevede il totale riassorbimento dei giornalisti precari e, in attesa dell’espletamento dei concorsi, il divieto a tutti gli enti di costituire nuovi e generici rapporti di lavoro sotto forma di collaborazioni, consulenze, incarichi e quant’ altro estraneo al contratto di lavoro dei giornalisti. Un ringraziamento particolare va al Presidente della Provincia Francesco Musotto che ieri ha partecipato agli Stati Generali e si è detto disponibile ad un confronto con la categoria per la risoluzione della questione dei precari. Il Coordinamento dei giornalisti precari negli uffici stampa della p.a. Palermo 13 dicembre 2006

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