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Fnsi 27 Gen 2004

Stati Generali dell’informazione e della cultura Oggi all’Auditorium del Parco della Musica a Roma La conferenza stampa

Stati Generali dell’informazione e della cultura Oggi all’Auditorium del Parco della Musica a Roma La conferenza stampa

Stati Generali dell’informazione
e della cultura
Oggi all’Auditorium
del Parco della Musica
a Roma
La conferenza stampa

Comitato "per la libertà e il diritto all'informazione" Una proposta della società civile per la comunicazione e la cultura che riconosca il diritto dei cittadini alla tutela del pluralismo e della libertà di espressione. Questo è l'obiettivo degli Stati Generali della comunicazione e della cultura che si riuniranno all'Auditorium del Parco della Musica a Roma - Viale P. de Coubertin, 30 - il 30 gennaio prossimo dalle ore 10.00 alle ore 19.00 e ai quali invitiamo a partecipare tutti i cittadini italiani. La prima pietra sarà un manifesto, che servirà di base alla discussione. Ma l'assemblea degli Stati generali dell'informazione organizzata per venerdì a Roma dal cartello di associazioni per il no alla Gasparri, dichiara un obiettivo più ambizioso: avviare un progetto per dare al settore delle comunicazioni un assetto ''radicalmente alternativo a quello messo in campo dal governo''. Aprendo la discussione alla società civile, alle istituzioni e ai politici di ogni colore. Un'assemblea, ha annunciato oggi il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi, che occuperà un'intera giornata e che si preannuncia densa di interventi, ''ma che vuole essere solo un punto di partenza, per un lungo percorso''. Non ''una manifestazione di sola e semplice protesta - ha sottolineato- ma costruttiva''. Obiettivo, avviare la costruzione di un progetto nel quale si realizzi anche una sorta di alleanza tra i produttori di contenuti e i fruitori, ovvero i cittadini. E che riguardi l'informazione, ma non solo: con grande attenzione a tutti i problemi del mondo della cultura. Con gli occhi puntati alla legge Gasparri, tanto per fare un esempio, ma anche alla nuova legge per il cinema(''La legge per il cinema appena approvata dal consiglio dei ministri - ha commentato il regista Citto Maselli - è una autentica tragedia. Anche per questo oggi la cosa essenziale è proporci insieme alle forze politiche come organizzazione della cultura, con un progetto''). Un progetto ambizioso e articolato, ha premesso Serventi ( il solo manifesto di partenza si articola in decine di punti per un totale di almeno 15 cartelle) ''Che non si presenta come politico in senso stretto''. E che ,tanto per chiarire, ''non è il progetto dell'opposizione, né di uno schieramento in particolare'': ''Non siamo partiti - ha detto Serventi - non facciamo politica, ci consideriamo soggetti autonomi''. E' chiaro però, ha aggiunto, che la proposta ''non può che essere indirizzata all'insieme delle istituzioni, del mondo politico, al parlamento ai cittadini''. Un percorso lungo, ha aggiunto, che proseguirà anche per molti mesi, per culminare in un'altra iniziativa generale ''nella quale alla fine verrà presentata la proposta di carattere generale''. Tantissimi gli invitati, ''perché siamo convinti - ha detto Serventi - che l'interlocuzione debba essere a 360 gradi''. : inviti formali sono stati inviati quindi ai rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dai presidenti delle camere e ai ministri delle comunicazioni e della cultura, ma anche ai leader di tutti gli schieramenti politici, ai rappresentanti dei sindacati, delle associazioni, ai vertici Rai e di tutte le aziende più importanti del paese, ai presidenti della Authority, ai rappresentanti del mondo dell'informazione e della cultura. Conferme non ne sono arrivate e l'organizzazione non fa nomi. Ma i bene informati assicurano intanto la presenza di Fassino, Rutelli, Bertinotti, Diliberto, della presidente della Rai Annunziata, del segretario Cgil Epifani e forse anche dell'ex presidente della Repubblica Scalfaro. Ancora di più i nomi annunciati dal mondo dello spettacolo e della cultura: fra questi, Sabina Guzzanti, Beppe Grillo, Dario Fo e Luttazzi (in collegamento telefonico), Enzo Biagi. E poi Michele Santoro, Enzo Siciliano, Deaglio, Sergio Zavoli, Franco Cardini, Neri Marcorè, Massimo Ghini. E ancora i registi Citto Maselli, Pupi Avati, Ugo Gregoretti. ''Siamo convinti - ha spiegato il segretario generale della Slc Cgil Fulvio Fammoni - che in Italia c'è bisogno di una legge di sistema per il settore delle comunicazioni, mentre non c'è bisogno una controriforma del sistema. Quello che ci auguriamo scaturisca alla fine di questo percorso sarà una proposta di contenuti e soprattutto un programma, per arrivare ad una riforma vera''. Per prepararsi alla grande assemblea, ha annunciato il presidente della Fnsi Franco Siddi, il sindacato dei giornalisti italiani ha convocato per giovedì e venerdì il consiglio nazionale: ''Il 30 - ha sottolineato Siddi - sarà la giornata delle voci che non accettano di farsi spegnere''. Insomma, ha concluso il portavoce dell'associazione Articolo 21 Giuseppe Giulietti, ''venerdì si riuniscono gli stati generali delle case della libertà contro le case dell'intolleranza. Abbiamo invitato e speriamo nella presenza anche di tante persone che non la pensano come noi. Perché ci piacerebbe che questo fosse il punto di partenza per arrivare agli stati generali dell'Europa per l'informazione e la cultura, per aprire le autostrade della libertà''. (ANSA)

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