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Contratti 21 Dic 2006

Solidarietà dal Consiglio provinciale di Gorizia

Il consiglio provinciale di Gorizia ha votato a grande maggioranza un ordine del giorno a sostegno della vertenza contrattuale dei giornalisti. La votazione è avvenuta nella serata di mercoledì in concomitanza con la proclamazione di ulteriori tre giorni di sciopero nazionale proclamati dalla FNSI in seguito all’ennesimo rifiuto, consumatosi di fronte alla Commissione cultura della Camera, da parte della FIEG di aprire il tavolo di discussione per il rinnovo del contratto scaduto da ormai due anni.

Il consiglio provinciale di Gorizia ha votato a grande maggioranza un ordine del giorno a sostegno della vertenza contrattuale dei giornalisti. La votazione è avvenuta nella serata di mercoledì in concomitanza con la proclamazione di ulteriori tre giorni di sciopero nazionale proclamati dalla FNSI in seguito all’ennesimo rifiuto, consumatosi di fronte alla Commissione cultura della Camera, da parte della FIEG di aprire il tavolo di discussione per il rinnovo del contratto scaduto da ormai due anni.

L’ordine del giorno presentato dal consigliere provinciale Marko Marinčič ha avuto il voto favorevole di tutta la maggioranza consiliare, con due voti contrari dei consiglieri Baresi (UDC) e Morandini (Lega Nord). Il primo ha ritenuto di motivare il voto contrario considerando inopportuno da parte di un consesso pubblico intervenire su una vertenza contrattuale di categoria, sebbene tanto da parte del proponente come di altri consiglieri sia stato rimarcato il preminente interesse pubblico ad una sistema di garanzie che tuteli gli operatori dell’informazione dai ricatti e dalle pressioni, cui sono particolarmente esposti i giornalisti precari. Senza tali tutele non è garantita una vera libertà di stampa. Ecco il testo: IL CONSIGLIO PROVINCIALE PRESO ATTO che i giornalisti italiani sono da tempo impegnati in una vasta agitazione programmata dalla Federazione della stampa per sollecitare la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai da due anni; SOTTOLINEATO che la mancanza del contratto ha ripercussioni negative sull’intero mondo dell’informazione, favorisce la permanenza di estese forme di precariato e di incertezza lavorativa nelle redazioni, condiziona il diritto fondamentale dei cittadini ad una informazione pluralista e autonoma, lascia campo libero ad una situazione di fatto dove rischiano di prevalere unicamente le logiche di potere e di mercato; RIMARCATO l’imprescindibile interesse pubblico, essenziale per ogni sistema democratico, ad un’ informazione libera, indipendente, autorevole e professionalmente competente, caratteristiche queste che mal si conciliano con la mancanza delle essenziali garanzie giuridiche e contrattuali per gli operatori dell’informazione e col dilagare del precariato nelle redazioni; GIUDICATO grave il reiterato rifiuto degli editori di riprendere la trattativa sul rinnovo contrattuale anche a fronte della decisione del Governo di convocare le parti; FATTO PROPRIO l’invito alla ripresa delle trattative venuto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha riconosciuto il diritto dei giornalisti ad avere il contratto ed ha ribadito che dovrebbe “essere normale in un paese civile che i contratti si rinnovino alla scadenza”; tutto ciò premesso il Consiglio provinciale di Gorizia ESPRIME - solidarietà e sostegno ai giornalisti italiani impegnati in questa difficile vertenza e invita la Fieg a recedere dalla attuale posizione di indisponibilità verso l’apertura della trattativa e il rinnovo del contratto; AUSPICA - che le parti si ispirino ad un dialogo non pregiudiziale e trovino soluzioni per il precariato; INVITA - il Presidente della Provincia a sollecitare i parlamentari del Friuli Venezia Giulia e la Giunta regionale a farsi promotori di azioni a tutti i livelli per richiedere la riapertura di un tavolo di confronto con la Federazione degli Editori per il rinnovo del contratto di lavoro e la definizione di tutte le altre questioni sollevate dalla Federazione della Stampa Italiana.

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