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Cronaca 25 Mag 2011

Solidarietà alla collega Roncoroni dal Gruppo Cronisti Lombardi: "Il diritto-dovere di informare va sempre difeso"

"Il livello di insofferenza, di violenza verbale e di volgarità che sempre più spesso caratterizza i rapporti del mondo politico con il mondo dell'informazione trova l'ennesimo riscontro nelle parole offensive, infamanti e discriminatorie pronunciate durante il consiglio comunale di Como dall'esponente del Pdl, Augusto Giannattasio, contro la giornalista della Provincia di Como, Gisella Roncoroni". Lo afferma il presidente del Gruppo Cronisti Lombardi, Rosi Brandi.

"Il livello di insofferenza, di violenza verbale e di volgarità che sempre più spesso caratterizza i rapporti del mondo politico con il mondo dell'informazione trova l'ennesimo riscontro nelle parole offensive, infamanti e discriminatorie pronunciate durante il consiglio comunale di Como dall'esponente del Pdl, Augusto Giannattasio, contro la giornalista della Provincia di Como, Gisella Roncoroni". Lo afferma il presidente del Gruppo Cronisti Lombardi, Rosi Brandi.

Il Gruppo Cronisti Lombardi "esprime solidarietà alla collega, la cui unica colpa è quella di avere fatto, e bene, il suo lavoro. Evidentemente indispettito da notizie e valutazioni non gradite, il consigliere comunale ha pubblicamente insultato la giornalista tentando di infangarne il profilo professionale e ricorrendo anche a becere allusioni sessuali. Quanto accaduto a Como, peraltro in una sede istituzionale, è inaccettabile".
Per Rosi Brandi "il diritto-dovere di informare deve essere difeso in ogni modo e in ogni luogo - tanto più laddove l'esercizio della democrazia dovrebbe essere di casa - così come la dignità professionale e personale del cronista al quale questo diritto/dovere è affidato. Il Gcl sollecita pertanto il consigliere comunale Augusto Giannattasio a rendere pubbliche scuse alla giornalista Gisella Roncoroni per le sue volgari affermazioni e si associa al Cdr della Provincia di Como nell'invitare la collega e l'azienda a procedere con urgenza nelle sedi legali competenti per il grave affronto subito".      (ADNKRONOS)

 

 

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