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Contratti 05 Dic 2006

Solidarietà ai giornalisti dal Consiglio comunale della Città di Venezia

Premesso che i giornalisti aspettano da 645 giorni il rinnovo del contratto di lavoro e che buona parte di questi contratti sono a tempo determinato e a progetto, quindi precari, anche dopo 13 giornate di sciopero, nonostante gli appelli lanciati dal presidente della repubblica e l’impegno del governo, la trattativa non riesce a decollare per la resistenza degli editori che rifiutano la piattaforma sindacale che punta al ripristino delle regole, alla tutela del lavoro giornalistico e a porre un freno al precariato che, in un settore tanto delicato come quello giornalistico, significa limitare la libertà d’informazione, perché un giornalista precario è un giornalista dotato di pochi strumenti per resistere alle pressioni che possono arrivargli, innanzitutto dall’editore.

Premesso che i giornalisti aspettano da 645 giorni il rinnovo del contratto di lavoro e che buona parte di questi contratti sono a tempo determinato e a progetto, quindi precari, anche dopo 13 giornate di sciopero, nonostante gli appelli lanciati dal presidente della repubblica e l’impegno del governo, la trattativa non riesce a decollare per la resistenza degli editori che rifiutano la piattaforma sindacale che punta al ripristino delle regole, alla tutela del lavoro giornalistico e a porre un freno al precariato che, in un settore tanto delicato come quello giornalistico, significa limitare la libertà d’informazione, perché un giornalista precario è un giornalista dotato di pochi strumenti per resistere alle pressioni che possono arrivargli, innanzitutto dall’editore.

Considerata l’importanza della libera stampa, e per l’affermazione ed il mantenimento della democrazia e della libertà, il Consiglio comunale invita il Sindaco: a manifestare la totale solidarietà ai giornalisti impegnati nel rinnovo del contratto di lavoro; a promuovere presso il Governo ed il Parlamento iniziative legislative tese a modificare i criteri con i quali vengono elargiti i contributi all’editoria subordinando gli stessi alla deprecarizzazione dei rapporti di lavoro con i giornalisti; ed auspica che l’associazione degli editori riprenda quanto prima la trattativa con le rappresentanze sindacali dei giornalisti. Ezio Oliboni Sebastiano Bonzio

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