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Contratti 26 Ott 2006

Soddisfazione di Stampa Romana per la compattezza dello sciopero tv e radio Una prova di responsabilità verso i diritti della categoria e i diritti degli spettatori Il direttivo del sindacato valuterà i pochi ma gravi casi di trasmissioni

L’Associazione Stampa Romana ringrazia i colleghi di Roma e del Lazio che lavorano nell’emittenza nazionale e che martedì e mercoledì hanno aderito in maniera massiccia allo sciopero a sostegno della vertenza contrattuale, dando una ulteriore fermissima risposta all’arroganza della Fieg.

L’Associazione Stampa Romana ringrazia i colleghi di Roma e del Lazio che lavorano nell’emittenza nazionale e che martedì e mercoledì hanno aderito in maniera massiccia allo sciopero a sostegno della vertenza contrattuale, dando una ulteriore fermissima risposta all’arroganza della Fieg.

La grande unità dei giornalisti in difesa dei principi di solidarietà all’interno della categoria ma anche e soprattutto in difesa della dignità e del futuro del giornalismo come bene primario di democrazia, rappresenta un valore per tutti. Per queste ragioni l’Associazione Stampa Romana, pur cogliendo l’importanza della solidarietà espressa in modi e forme diverse, si rammarica per le poche messe in onda di trasmissioni giornalistiche e con giornalisti. In particolare ci si riferisce alla messa in onda di “Porta a porta”con Bruno Vespa su Raiuno, decisione già duramente contestata dall’Usigrai, di “Prima Pagina” su Radiotre, di “28 minuti” con Barbara Palombelli su Radiodue, di “Matrix” con Enrico Mentana su Canale 5 e alla telecronaca delle partite di mercoledì su Sky Sport, trasmissioni e colleghi per i quali il sindacato non aveva concesso alcuna deroga agli scioperi. Il direttivo di Stampa Romana, che si riunirà nei prossimi giorni, si confronterà anche con i Comitati di redazione per le decisioni di merito: la gravità della situazione e la durezza del confronto con gli editori, affrontate con tanta convinzione e compattezza dalla categoria, impongono al sindacato di vigilare e intervenire contro ogni azione che rischi di vanificare l’impegno e il sacrificio professionale ed economico di migliaia di colleghi.

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