Sindacato giornalisti Calabria annuncia opposizione nella Fnsi
Il Consiglio Direttivo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria ha approvato all’unanimità la relazione del segretario regionale Carlo Parisi esprimendo piena fiducia alla linea politica condotta nei primi otto mesi di gestione sindacale. Con questo voto, in particolare, il Sindacato dei Giornalisti della Calabria ha ratificato la scelta del segretario regionale di collocarsi, all’interno della Federazione Nazionale Stampa Italiana, all’opposizione rispetto alla maggioranza che fa capo al segretario generale Paolo Serventi Longhi. Posizione, questa, ufficialmente annunciata da Carlo Parisi in occasione del Consiglio Nazionale della Fnsi, tenutosi il 25 e 26 giugno scorsi ma, praticamente, in atto da tempo come confermato dalla richiesta di dimissioni del segretario nazionale avanzata da Parisi all’indomani della famosa “giunta telefonica” con la quale Serventi Longhi aveva fatto rientrare dalla finestra lo sciopero “politico” contro il Governo Berlusconi che non era riuscito ad imporre in due lunghissime sedute di Giunta Esecutiva e Consulta dei Presidenti Regionali. Tra l’altro, il Consiglio Direttivo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria ha preso in esame un ordine del giorno approvato dall’ultimo Consiglio Nazionale della Fnsi relativo ad una presunta minaccia di querela che il direttore della “Gazzetta del Sud”, Nino Calarco, avrebbe fatto al segretario regionale dell’Assostampa Sicilia ed a tre consiglieri regionali siciliani. Minaccia che il direttore ha smentito categoricamente annunciando l’intenzione di citare in giudizio i 22 consiglieri nazionali della Fnsi che hanno sottoscritto l’ordine del giorno. Calarco (che sulla vicenda ha avuto un colloquio con il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria) respinge, infatti, l’accusa di aver interferito sullo sciopero e soprattutto di aver fatto uscire il giornale con pochissimi redattori. Il giorno dello sciopero, infatti, si sono astenuti dal lavoro soltanto 26 giornalisti su 65. Caso, questo, non isolato se si considera che alla Sede Regionale Calabrese della Rai ha scioperato solo il 20% dei giornalisti. Sulla vicenda “Gazzetta del Sud”, comunque, il segretario regionale Carlo Parisi, anche nella qualità di consigliere nazionale della Fnsi, ha già avanzato, sia al presidente del Consiglio Nazionale che alla Giunta Esecutiva della Fnsi, la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta che faccia luce sui fatti. Ma, al di là dello sciopero “politico”, il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria denuncia da tempo, in Consiglio Nazionale e Giunta Esecutiva e Consulta dei Presidenti Regionali, le colpevoli ingerenze ed i complici silenzi della Fnsi in materia di rispetto dell’autonomia delle associazioni regionali, il mancato rispetto delle regole e dei più elementari principi, anche della buona creanza, da parte di una dirigenza che spesso rivela atteggiamenti antidemocratici e prevaricatori. Nel respingere fermamente ogni ingerenza esterna, il Consiglio Direttivo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, sottolineando il valore della “tradizione e della continuità”, ha stigmatizzato il comportamento, oltre che della Fnsi, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e del commissario straordinario dell’Ordine della Calabria, che si sono resi protagonisti di indebiti tentativi di intromissione in vicende di esclusiva competenza del sindacato calabrese. Quanto ai “numeri”, a conferma della vitalità del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, il segretario regionale Carlo Parisi ha evidenziato il record di iscritti raggiunto nel 2003: 585 (+ 66 rispetto al 2002) dei quali 155 professionali (+21) e 430 collaboratori (+45). Con il 40,74 % di iscritti al sindacato, rispetto al totale degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti, la Calabria è infatti saldamente al primo posto in Italia di questa importante classifica e proprio in questi giorni è in corso la distribuzione delle tessere 2003, grazie alle quali è possibile avvalersi delle vantaggiose convenzioni offerte e poter richiedere l’iscrizione all’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana). A conferma della qualità degli iscritti c’è, inoltre, il dato ancor più importante dei giornalisti iscritti all’Inpgi 2, ovvero dei giornalisti liberi professionisti che esercitano regolarmente attività giornalistica, che vede la Calabria seconda solo al Veneto con il 29,16%, grazie al prezioso lavoro svolto in questi anni. Evidenziato positivamente il ruolo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria nelle vertenze che l’hanno visto impegnato in questi mesi, il Consiglio Direttivo ha, inoltre, deciso di procedere ad una verifica dell’applicazione dei contratti collettivi di lavoro giornalistico nelle aziende calabresi al fine di tutelare la dignità e la professionalità dei giornalisti ed impedire il dilagare dell’abusivismo e del lavoro nero. In questa direzione, naturalmente, è essenziale la collaborazione dei comitati di redazione e di tutti i giornalisti che si ritengono sfruttati o sottopagati dalle aziende in cui prestano lavoro. Il Consiglio Direttivo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria ha, infine, stigmatizzato la nascita di iniziative di pseudoformazione che, utilizzando contributi pubblici, finiscono solo per creare false illusioni tra quanti aspirano alla professione giornalistica.