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Uffici Stampa 15 Ott 2010

Sindacato dei giornalisti del Veneto e Anci sottoscrivono un protocollo per l'applicazione della legge 150 sugli addetti agli uffici stampa dei Comuni Il testo presentato ad un convegno a Cittadella dai vertici dell'Associazione e del Sindacato

Un quadro di regole minime per favorire l'applicazione della legge 150 del 2000 negli uffici stampa dei Comuni veneti, aiutare l'Ente pubblico nella redazione dei bandi di concorso, ridurre le incertezze interpretative e il contenzioso che talvolta ne deriva. E' questo il significato del protocollo d'intesa  firmato questa mattina a Cittadella dal Presidente di AnciVeneto, Giorgio Dal Negro, e da Daniele Carlon, Segretario del Sindacato giornalisti del Veneto, in rappresentanza anche del Gus (il Gruppo di specializzazione del Sindacato sugli uffici stampa).

Un quadro di regole minime per favorire l'applicazione della legge 150 del 2000 negli uffici stampa dei Comuni veneti, aiutare l'Ente pubblico nella redazione dei bandi di concorso, ridurre le incertezze interpretative e il contenzioso che talvolta ne deriva. E' questo il significato del protocollo d'intesa  firmato questa mattina a Cittadella dal Presidente di AnciVeneto, Giorgio Dal Negro, e da Daniele Carlon, Segretario del Sindacato giornalisti del Veneto, in rappresentanza anche del Gus (il Gruppo di specializzazione del Sindacato sugli uffici stampa).

Riconoscimento del ruolo e della rilevanza dell'attività degli uffici stampa per garantire un efficace sistema di informazione e comunicazione istituzionale, distinzione tra addetto stampa e portavoce, obbligo di stipulare contratti con giornalisti iscritti all'Ordine dei giornalisti (pubblicisti o professionisti) sia nei rapporti di lavoro subordinato sia negli incarichi co.co.co. o con partita Iva. Chiarezza sui titoli di studio richiesti. Obbligo di iscrizione all'Inpgi e del rispetto della normativa sul welfare della categoria.
Sono questi alcuni dei punti fermi ribaditi dall'intesa firmata oggi a fronte di una realtà non di rado confusa quando non addirittura fuori regola anche in una regione come il Veneto che è la sesta in Italia per numero di addetti stampa pubblici (63) ufficialmente riconosciuti.
La firma è avvenuta a Cittadella, in apertura del convegno "Comuni e mass media" subito dopo il saluto portato dal Sindaco,  Massimo Bitonci.
"Il protocollo - ha detto Dal Negro - rappresenta un passo avanti importante per accrescere la capacità di informare di tutti i Comuni, in particolare di quelli piccoli che oggi non hanno la possibilità di raccontare adeguatamente ai cittadini quanto fanno le amministrazioni. La legislazione, inoltre, tende a favorire i consorzi sututta una serie di servizi attraverso le unioni di Comuni, gli accordi di programma, strumenti già previsti dalla legge ma finora per varie ragioni poco utilizzati. Nessuno finora ha pensato in particolare all'informazione. E' invece una strada in cui crediamo, si tratta di lavorarci su”. Per il Direttore dell'Anci, Dario Menara, "l'accordo è solo l'inizio di un percorso che vuole accompagnare i Comuni nella gestione della comunicazione. Dovremo fare altre iniziative insieme".
Da parte sua, il Segretario Carlon, ha ribadito come "sia indispensabile un quadro di regole certe in cui muoversi" e ha invitato le amministrazioni "ad adoperarsi per una maggiore diffusione e conoscenza dei bandi che talvolta restano "nascosti". La professionalità oggi è più che mai necessaria. E' importante che l'Anci, con i 581 Comuni che rappresenta, abbia formalmente riconosciuto questa istanza. Siamo d'accordo nel cercare a livello regionale soluzioni che incentivino accordi di programma e convenzioni tra Comuni".
Giovanni Rossi, Responsabile del Dipartimento uffici stampa della Fnsi, ha fatto il punto sulla difficile trattativa, più volte arenatasi, per definire il profilo professionale dell'addetto stampa della Pubblica amministrazione, passaggio indispensabile per aprire la contrattazione nei comparti."Sull'inquadramento e la negoziazione c'è un ritardo enorme - ha spiegato Rossi- anche a causa del commissariamento dell'Aran. La legge 150 è però chiarissima nel definire i ruoli di addetto stampa, portavoce comunicatore". Enrico Ferri, Vicesegretario della Fnsi, ha ricordato gli impegni su più fronti del Sindacato giornalisti, che deve gestire, all'interno di una durissima crisi economica che colpisce tutti e soprattutto giovani e precari, un'impetuosa trasformazione tecnologica della professione.
Il Vicedirettore nazionale dell'Inpgi, Mimma Iorio, invece, ha ribadito anche per la Pubblica amministrazione l'obbligo di versare all'Istituto di categoria i contributi previdenziali dei giornalisti, pubblicisti e professionisti, dipendenti o meno. "L'Inpgi ha svolto 112 ispezioni in Italia nel comparto pubblico - ha ricordato - comminando sanzioni per 4,5 milioni di euro. In Veneto le verifiche hanno interessato 12 Enti. Metà delle irregolarità rilevate riguarda l'errato versamento contributivo ad altri Enti. L'altro 50% invece ha a che fare rapporti di lavoro formalmente definiti come co.co.co. ma che invece mascherano a nostro avviso forme di rapporti di lavoro subordinato".
La Vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Maria Fiorenza Coppari, si è invece soffermata sul "ruolo di garanzia del giornalista volto a favorire una maggior consapevolezza dei cittadini e a consentire l'esercizio del diritto di cronaca. Vorrei ribadire - ha sottolineato - che l'editore sono i cittadini, non il Sindaco. L'approccio critico è ciò che caratterizza e distingue sempre il giornalista da altre figure, come il portavoce, che è un'altra professione". IL TESTO DEL PROTOCOLLO D'INTESA ANCI-SINDACATO VENETO (Formato Pdf) VEDI ANCHE LA NOTIZIA PUBBLICATA RELATIVA A:
IPOTESI DI BANDO “VIRTUOSO” PER GLI ADDETTI STAMPA PUBBLICI - L’ANALISI DEL TESTO DA PARTE DEL LEGALE DELLA FEDERSTAMPA

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