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Contratti 02 Feb 2014

Siddi: “Il contratto di lavoro è a portata di mano se gli editori vorranno raccogliere la nostra sfida”

"Il nuovo contratto di lavoro per i giornalisti appare un traguardo difficile da raggiungere, ma è a portata di mano se gli editori vorranno raccogliere la sfida che è chiesto di assumersi alle parti sociali. Anche in un tempo di crisi pesante come quella che viviamo il contratto resta un strumento regolatore di sistema indispensabile". Lo ha affermato il segretario della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, Franco Siddi in un incontro al Circolo della Stampa di Milano, partecipando ad una iniziativa di Quarto Potere. "Il sindacato ha fatto la sua parte in termini di solidarietà di categoria e della socialità per gli equilibri del sistema - ha detto Siddi -. Ora tocca agli editori saper raccogliere questa disponibilità.

"Il nuovo contratto di lavoro per i giornalisti appare un traguardo difficile da raggiungere, ma è a portata di mano se gli editori vorranno raccogliere la sfida che è chiesto di assumersi alle parti sociali. Anche in un tempo di crisi pesante come quella che viviamo il contratto resta un strumento regolatore di sistema indispensabile". Lo ha affermato il segretario della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, Franco Siddi in un incontro al Circolo della Stampa di Milano, partecipando ad una iniziativa di Quarto Potere. "Il sindacato ha fatto la sua parte in termini di solidarietà di categoria e della socialità per gli equilibri del sistema - ha detto Siddi -. Ora tocca agli editori saper raccogliere questa disponibilità.

Tocca anche al Governo essere coerente per la parte che gli compete perché l'intervento pubblico non consenta più operazioni di basso profilo, né scorribande di qualche editore che immagina di trovare un bancomat a propria disposizione". "Bisogna fronteggiare in termini equi le emergenze della crisi - ha sottolineato il segretario - e avviare, anche con gli strumenti della Legge di Stabilità e le disponibilità di innovazione contrattuale della Fnsi, nuovi processi di sviluppo e di inclusione professionale dignitosa per la stabilizzazione del lavoro dei giornalisti, la riduzione della precarietà e l'inserimento in un quadro di dignità sociale ed economica del lavoro autonomo". "Con questo spirito - ha concluso - lunedì la Federazione della Stampa si presenterà al nuovo appuntamento negoziale con la Fieg guardando in avanti senza egoismi e chiedendo lo stesso atteggiamento alla Fieg". SI (MILANO, 1 FEBBRAIO - ANSA)

GIORNALISTI: CAMPORESE, NECESSARIO CONTRATTO DI SVILUPPO
PRODURRE OCCUPAZIONE IN SETTORE CHE HA PERSO 13% POSTI LAVORO

Non basta un contratto che protegga chi ha problemi di lavoro e che sia inclusivo, cioè che ricomprenda e tuteli l'intera categoria, ma è necessario un contratto di sviluppo che produca occupazione. Questa, in sintesi, la posizione del presidente dell'Inpgi, l'Istituto di previdenza dei giornalisti, Andrea Camporese, sul rinnovo contrattuale fra Fnsi e Fieg, sindacato ed editori.
"In un settore che ha perso il 13% dell'occupazione stabile e che vede l'aumento del 230% degli ammortizzatori sociali rispetto al 2009 - ha affermato Camporese a margine di un seminario sindacale a Milano - è necessario continuare in un'azione di negoziazione delle parti sociali per arrivare a un contratto di lavoro che mantenga equità inter-generazionale, che includa i giovani e che stia in un contesto piu' generale che è quello segnato dalla legge che finanzia 120 milioni per l'editoria recentemente approvata". "Finanziamenti non a pioggia - ha precisato il presidente - ma con le finalità occupazionali, di ammortizzazione sociale e di sviluppo editoriale che a mio  parere sono la chiave del futuro".
"Quindi - ha concluso - la protezione dell'oggi, proteggere  la difficoltà dei giornalisti oggi, non è sufficiente. Dobbiamo  disegnare un sistema sostenibile per il futuro".  (MILANO, 1 FEBBRAIO - ANSA)

GIORNALISTI: CERRATO (CASAGIT), IL CONTRATTO SARÀ SOLIDALE

"Forse questo momento di crisi in qualche modo ci ha fatto anche del bene perché in questo
contratto andremo a comprendere delle figure professionali, quelle del lavoro autonomo, che fino a qualche anno fa nei contratti trovavano solo spazio nei protocolli di intesa e oggi saranno all'interno della contrattazione". Lo ha detto il presidente della Casagit (la cassa sanitaria dei giornalisti), Daniele Cerrato, a margine di un incontro a Milano in cui si è parlato anche del rinnovo contrattuale della categoria.
"Quindi certamente un contratto di sviluppo ma anche un contratto di solidarietà - ha aggiunto Cerrato -. La crisi che stiamo attraversando ci ha resi più solidali e ci dà la possibilità di guardare a una platea più ampia. Dobbiamo lavorare al sistema, dobbiamo esserci tutti, Ordine compreso, su
questi temi".
"Per quanto riguarda lo specifico Casagit - ha concluso - dal 2009 al 2013 abbiamo visto una perdita di colleghi. Per la prima volta grazie all'apertura dei nuovi profili la Casagit torna a vedere aumentare gli iscritti. A ieri il numero degli iscritti ai nuovi profili era di 815 unità con una sessantina di altre pratiche in via di perfezionamento. Abbiamo riportato dentro le garanzie della categoria quei colleghi che il mondo del lavoro aveva messo fuori dalla busta paga e dalle garanzie". (MILANO, 1 FEBBRAIO - ANSA)

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