CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Cronaca 21 Lug 2009

Siddi e Natale (Fnsi) dopo l'incontro con Fini: "Nulla di intentato per cambiare Ddl Alfano. Oggi audizione sindacato giornalisti in Senato

Il segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della Stampa, Franco Siddi e Roberto Natale, hanno rilanciato le ragioni del confronto sul Ddl Alfano. Questa la dichiarazione resa dopo la cerimonia del Ventaglio con il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Il segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della Stampa, Franco Siddi e Roberto Natale, hanno rilanciato le ragioni del confronto sul Ddl Alfano. Questa la dichiarazione resa dopo la cerimonia del Ventaglio con il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana parteciperà domani mattina, alle 8.30 in Senato, all’Audizione della Commissione Giustizia sul Ddl Alfano, con lo scopo di sostenere le ragioni di un confronto profondo di merito sulle questioni che sollevano maggiori riserve in tema di diritti civili e di libertà di espressione. Il Sindacato dei giornalisti fa proprio l’auspicio del Presidente della Camera Fini, espresso oggi pomeriggio nel corso dell’incontro con i giornalisti per la Cerimonia del Ventaglio, perché non si lasci nulla di intentato nella ricerca della convergenza su una comune piattaforma richiamata ieri dal Capo dello Stato. Il punto centrale è lo stesso da oltre due anni, da quando già con il Ddl Mastella era stata impetuosamente portata in Parlamento un’idea di legge sulle intercettazioni che introducesse nello stesso tempo pesanti censure e divieti all’informazione giudiziaria: no bavagli impropri ma ricerca di una comune piattaforma capace di assicurare il diritto di cronaca e di rendere chiaramente rispettabili i diritti della persona alla propria riservatezza. La soluzione più idonea, come apparso anche oggi alla Cerimonia del Ventaglio alla Camera, è quella di stralciare i divieti di cronaca dal Ddl Alfano, evitando infrazioni al diritto costituzionale e a quello internazionale sui diritti dell’uomo, assicurando la pubblicabilità di ciò che è pubblico, come sottolineato nel suo intervento dal Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare (Asp), Pierluca Terzulli. Nello stesso tempo, se davvero c’è chi vuole definire un più corretto bilanciamento tra distinti e diversi diritti costituzionali, all’informazione e alla riservatezza della persona, potrà seriamente assumere un’iniziativa rinnovatrice, affrontando la riforma dell’ordinamento professionale e in particolare dando corpo alla proposta, dello stesso consiglio dell’Ordine, di istituzione del giurì per la lealtà dell’informazione”

@fnsisocial

Articoli correlati