Affermazioni false e diffamatorie, insulti. minacce. Parole di odio legate al genere, all'etnia o all'appartenenza a minoranze. Disinformazione. Sempre più spesso, soprattutto sui social, gli attacchi contro i giornalisti passano attraverso il tentativo di screditarne la credibilità, così da rendere meno potenti i loro messaggi di denuncia e meno efficace il loro lavoro, se non nel tentativo di imbavagliarli.
Una tendenza che il Global Reporting Centre della canadese Università della Columbia Britannica, in collaborazione con il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), ha deciso di indagare con una ricerca globale rivolta proprio ai giornalisti, per raccoglierne testimonianze e riflessioni e studiare possibili strumenti e raccomandazioni pratiche per contrastare il fenomeno da mettere a disposizione di reporter e redazioni.
La ricerca si svolge attraverso la somministrazione di un questionario anonimo, cui possono partecipare giornalisti di età superiore ai 18 anni, a prescindere dal fatto che siano stati essi stessi bersaglio di attacchi alla propria credibilità o di molestie.
Sei le lingue disponibili (inglese, francese, spagnolo, portoghese, hindi e arabo). Per rispondere sono necessari 15-20 minuti.
In caso di domande o dubbi è possibile scrivere a survey@globalreportingcentre.org o contattare il professor Peter Klein (Peter.Klein@ubc.ca), che è a capo della ricerca.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web del Global Reporting Centre.
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