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Fnsi 13 Apr 2006

Serventi Longhi replica a Gasparri: “Comprensibile che difenda la sua "legge", ma noi riteniamo che nuovo Governo e Parlamento debbano cancellare le norme che hanno devastato il sistema dell’informazione”

Il Segretario Generale della Fnsi risponde con una nota al Ministro uscente Gasparri in merito alla legge sul riordino del sistema dell’informazione in Italia. Riportiamo qui sotto il testo della dichiarazione dell’ex ministro delle Comunicazioni

Il Segretario Generale della Fnsi risponde con una nota al Ministro uscente Gasparri in merito alla legge sul riordino del sistema dell’informazione in Italia. Riportiamo qui sotto il testo della dichiarazione dell’ex ministro delle Comunicazioni

Gasparri: "Sinistra non tocchi la mia legge" ''La sinistra non tocchi la mia legge sul sistema radiotelevisivo'': così Maurizio Gasparri dell'esecutivo di An. ''Mi fa piacere che alcuni settori meno ottusi della sinistra, come il quotidiano 'Il Riformista' - aggiunge - abbiano preso atto che la legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo resterà in vigore. Vorrei proprio vedere, infatti, come potrebbe un'ipotetica risicatissima maggioranza di centrosinistra metter mano al Senato a un provvedimento così importante e complesso''. ''Girotondi, 'prodini' e compagnia bella si mettano l'animo in pace: la legge Gasparri resterà in vigore a lungo. Né pensino a un blitz sul consiglio di amministrazione della Rai perché toccare il consigliere designato dal Tesoro vorrebbe dire mettere in discussione anche il presidente della Rai, indicato in base a una norma che ho voluto a tutela delle minoranze. Premesso che noi non ci sentiamo tali - afferma ancora Gasparri - è evidente che la sinistra in materia televisiva è in un vicolo cieco. Non c'è spazio né per 'raibaltoni' né per nuove leggi. Osservo il quadro politico con un sorriso sereno e invito Prodi a non fare dichiarazioni che abbiano il sapore dell'aggiotaggio. Inutile dire che lo stesso ragionamento vale per le altre leggi volute dal centrodestra. In sostanza, la loro più che una vittoria è una disfatta''. (ANSA) Intervenendo sulla dichiarazione dell’on. Gasparri il Segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, ha commentato: “L’on. Gasparri difende la legge del Governo Berlusconi che porta il suo nome. Questo è comprensibile. Occorre, però, che il nuovo Governo e il Parlamento usciti dalle urne cancellino rapidamente norme che stanno devastando il sistema dell’informazione. Il superamento del conflitto di interessi, l’equilibrio nella distribuzione delle risorse pubblicitarie, una seria regolamentazione antitrust, il pluralismo delle reti e dei media e la difesa dell’unitarietà del ruolo e dell’autonomia dalla politica della Rai sono principi che devono tornare ad essere affermati in nuove leggi sull’assetto del sistema delle comunicazioni che sostituiscano la legge Gasparri. Una legge quella dell’ex Ministro che, ad esempio, ha enfatizzato il pluralismo del digitale terrestre risultato un flop incredibile che garantisce solo a pochi più pubblicità e più soldi. Non posso che chiedere, quindi, al nuovo Parlamento di far riferimento a quanto previsto nel programma di chi si candida a guidare il nuovo Governo ed anche alle proposte di leggi popolari che sono state presentate e che offrono una prospettiva davvero democratica in un mercato libero ma regolato. Quanto ai blitz ed ai ribaltoni alla Rai che Gasparri paventa, il Sindacato dei Giornalisti ha più volte sollecitato l’eliminazione della logica dello spoil system e dell’occupazione del servizio pubblico. Dichiarazione ovviamente valida in ogni stagione politica ma che non mi sembra sia stata mai condivisa e praticata dalla maggioranza e dal Governo uscenti.”

@fnsisocial

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