Serventi Longhi: la difesa della libertà di informazione
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana: "Il mondo della comunicazione, ma direi tutti i cittadini italiani, non possono assistere inerti ai tentativi di ridurre la libertà di informare. Le affermazioni fatte ieri dal Presidente del Consiglio hanno giustamente suscitato numerose reazioni che si stanno concretizzando in molte iniziative di protesta nel nostro Paese. I giornalisti di tutti i settori sanno bene che i tentativi di "normalizzare" il servizio pubblico, di espellere le voci scomode, di restringere la pluralità delle opinioni, si traducono in un attacco a tutto il sistema della comunicazione. Ora dopo le dichiarazioni del Presidente Berlusconi, che continua a intervenire direttamente sulla Rai, come capo del Governo, arriva l’esortazione del Presidente del Senato alla privatizzazione. Continuiamo a respingere questa ipotesi sapendo che la situazione attuale rischierebbe di ridurre ulteriormente il pluralismo dell’informazione. Infatti è difficile immaginare chi possa essere realmente interessato all’acquisto di una o più reti della Rai. Probabilmente non possono che essere coloro i quali in Italia, o all’estero, già investono nel sistema radiotelevisivo generalista. Bel pluralismo sarebbe, infatti, se una o più reti televisive della Rai fossero acquistate, direttamente o indirettamente, dal Presidente del Consiglio oppure dai suoi amici. Ho fiducia nei giornalisti della Rai e nella loro capacità di affermare la propria autonomia, sostenuta oggi, ancora una volta, con grande autorevolezza dal Presidente della Repubblica, e di difenderla, come abbiamo fatto in questi anni, contro gli attacchi da qualunque parte provengano."