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Fnsi 04 Apr 2004

Serventi Longhi critica Berlusconi: "Il presidente del Consiglio controlla cinque telegiornali" Mentana (Tg5): "Serventi, sei tu il fazioso" Bonatesta (An): "Il segretario Fnsi è un capo fazione" Il Cdr del Tg5 respinge ogni accusa di

Serventi Longhi critica Berlusconi: "Il presidente del Consiglio controlla cinque telegiornali"Mentana (Tg5): "Serventi, sei tu il fazioso"Bonatesta (An):"Il segretario Fnsiè un capo fazione"Il Cdr del Tg5 respinge ogni accusa di faziosità

Serventi Longhi critica Berlusconi: "Il presidente del Consiglio controlla cinque telegiornali"
Mentana (Tg5): "Serventi, sei tu il fazioso"
Bonatesta (An):
"Il segretario Fnsi
è un capo fazione"
Il Cdr del Tg5 respinge ogni accusa di faziosità

Il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, ha criticato le dichiarazioni fatte oggi a Milano dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il capo del governo straparla - ha detto Serventi - quando affronta i temi dell'informazione. La lingua evidentemente batte dove il dente duole. Non capisco a quali soviet nelle redazioni Berlusconi faccia riferimento. I giornali, nella maggior parte, cercano di fornire ai cittadini un'informazione corretta e i giornalisti esercitano il loro mestiere. Chi invece non risolve il suo conflitto d'interessi mediatico è proprio Berlusconi che controlla, direttamente, cinque telegiornali nazionali e l'informazione politica che i direttori orientano in favore del premier. Ai giornalisti di tutte le testate ed in particolare ai colleghi dei tg, deve andare la solidarietà di tutti i cittadini. (AGI) "Certo che siamo ridotti male in Italia se c'è il capo di un sindacato che invece di difendere i giornalisti li offende". E' il commento di Enrico Mentana, direttore del Tg5, riferito alle dichiarazioni di Paolo Serventi Longhi a commento dell'intervento di Silvio Berlusconi sui soviet nei giornali. "C'è qualcosa che non funziona - sottolinea Mentana - se a capo del sindacato c'è un giornalista fazioso che certo ha interesse a dire che tutti sono faziosi: ma, per fortuna dell'Italia e e dell'informazione, non è così". (ANSA) "E' inconcepibile che il leader del sindacato dei giornalisti, per difendere le redazioni di certi quotidiani, offenda le redazioni dei tg Rai e Mediaset e i loro direttori, additandoli come servi del regime. Serventi Longhi conferma di essere capo di una fazione, non dell'organismo di rappresentanza di una categoria di lavoratori". Lo afferma il senatore di An Michele Bonatesta, componente della commissione di Vigilanza sulla Rai, commentando la presa di posizione del segretario generale della Fnsi sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Un conto - osserva Bonatesta - è che un politico esprima determinate opinioni su taluni giornalisti, i soliti noti; un altro, ben diverso, è che colui che dovrebbe tutelare gli interessi dei giornalisti, tutti, nessuno escluso, attacchi e denigri coloro che, con professionalit… e impegno, fanno liberamente informazione in tv. A loro - conclude Bonatesta- giunga la nostra solidarietà, con l'auspicio che le sacrosante parole dette da Mentana vengano pronunciate anche dagli altri direttori dei tg Rai e Mediaset e dai loro Cdr". (ANSA) Il Cdr del Tg5 respinge con forza ogni accusa di faziosità e non condivide l'opinione del segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi che inserisce il telegiornale di Canale 5 in uno schieramento di testate "che ogni giorno orientano l'informazione politica a vantaggio del ruolo personale del premier". Il Cdr del Tg5 - si legge in un comunciato - "che ha sempre condiviso e continua a condividere le preoccupazioni del segretario della Fnsi sull'irrisolto conflitto di interessi, non può tuttavia dirsi d'accordo quando Paolo Serventi Longhi, lasciandosi trasportare dalla foga polemica, inserisce il Tg5 in uno schieramento di testate 'che ogni giorno orientano l'informazione politica a vantaggio del ruolo personale del premier'". "E' sotto gli occhi di tutti - prosegue la nota del Cdr - che il Tg5 e i suoi giornalisti, dal primo all'ultimo, si sforzano di fornire una rappresentazione onesta ed equilibrata della realtà. Per molti versi anzi il Tg5, pur con gli errori che chiunque in questo mestiere può commettere, costituisce, qui ed ora, un esempio di buon giornalismo. Il Cdr del Tg5 - conclude la nota - respinge quindi con forza ogni accusa di faziosità". (ANSA)

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