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Fnsi 12 Lug 2007

Serventi Longhi: “Al Garante della privacy Francesco Pizzetti dico no ai poteri sanzionatori e agli interventi d’ufficio sui giornalisti”

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, sulla relazione 2006 del Garante dell’Autorità per la protezione dei dati personali, ha dichiarato: “Devono essere aboliti i poteri sanzionatori e gli interventi d’ufficio nei confronti dei giornalisti che l’Autorità Garante dei dati personali detiene ed esercita.

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, sulla relazione 2006 del Garante dell’Autorità per la protezione dei dati personali, ha dichiarato: “Devono essere aboliti i poteri sanzionatori e gli interventi d’ufficio nei confronti dei giornalisti che l’Autorità Garante dei dati personali detiene ed esercita.

Sarebbe assurdo che il Parlamento, anche attraverso il ddl Mastella sulle intercettazioni, proponesse invece di accrescerli sia dal punto di vista penale sia civile. Lo stesso Professor Francesco Pizzetti, nella sua relazione odierna, si chiede giustamente se sia da mantenere o da rivedere un sistema che prevede ben tre soggetti erogatori di sanzioni nei confronti dei giornalisti: l’ordine professionale, il giudice ordinario (civile o penale), lo stesso Garante della privacy. La questione può essere solo risolta abrogando le norme che consentono provvedimenti interdittivi al Garante. E’ questa l’unica risposta agli interrogativi dello stesso Professor Pizzetti che chiede nella sostanza il potere di stabilire forme di indennizzo al posto delle sanzioni penali che oggi può comminare. Sarebbe invece meglio fare piazza pulita di ogni intervento autoritativo del Garante sui giornalisti mantenendo all’Autorità solo la facoltà di segnalare agli organi giurisdizionali e deontologici, cioè alla magistratura e all’Ordine, le violazioni dei giornalisti. In attesa di una riforma dell’Ordine, che aspettiamo da anni, sarebbe inoltre utile anche una maggiore capacità di dialogo e di confronto dell’Autorità con gli organismi rappresentativi della categoria”.

@fnsisocial

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