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Rai 12 Mar 2006

Scontro Berlusconi-Annunziata, Serventi Longhi: "Abbandono ingiustificato, inaccettabile la reazione del presidente del consiglio. Petruccioli difenda i propri giornalisti"

«Il Presidente del Consiglio conferma la sua insofferenza per un'informazione che non si limita e non ha niente a che fare con gli spot come lui vorrebbe ma cerca di capire e interpretare la realtà, come ha fatto Lucia Annunziata con un comportamento professionale che rende ingiustificato l'abbandono della trasmissione da parte di Berlusconi»

«Il Presidente del Consiglio conferma la sua insofferenza per un'informazione che non si limita e non ha niente a che fare con gli spot come lui vorrebbe ma cerca di capire e interpretare la realtà, come ha fatto Lucia Annunziata con un comportamento professionale che rende ingiustificato l'abbandono della trasmissione da parte di Berlusconi»

È il commento di Paolo Serventi Longhi, segretario generale della Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana) commentando l'intervista della Annunziata al presidente del Consiglio «interrotta», a 10 minuti dalla fine della trasmissione, per l'abbandono del Premier. «Purtroppo - ha aggiunto Serventi Longhi - il clima di questa campagna elettorale è contrassegnato da una insofferenza complessiva nei confronti dei media, delle opinioni e delle scelte dei direttori e delle riflessioni dei comitati di redazione». In particolare per il segretario della Fnsi «i termini del presidente del consiglio sono stati vagamente minacciosi». E, sul prossimo 'duello' Prodi-Berlusconi, Serventi Longhi si dice d'accordo con le regole del confronto. «ma non si può pensare di trasformare il faccia a faccia con due comizi elettorali contrapposti. Quando i giornalisti fanno il loro mestiere, scattano le difficoltà dei politici e, credo che Berlusconi stia superando il segno. A questo punto - conclude Serventi Longhi - mi auguro che il faccia a faccia di martedì prossimo sia confermato e consenta ai giornalisti di fare le domande, anche se sgradevoli. Sono certo che i giornalisti facciano sempre il loro mestiere». (AGI) La reazione del premier nel confronto con Lucia Annunziata ''e' inaccettabile'' secondo il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi. ''La campagna elettorale prosegue con un dibattito sempre piu' assurdo - secondo Serventi - L'insofferenza che il presidente del Consiglio ha dimostrato nei confronti della collega e' inaccettabile ed e' soltanto l'ultimo atto di una lunga serie di riflessioni insultanti nei confronti della professione''. I giornalisti, prosegue Serventi Longhi, ''hanno il diritto di fare domande anche scomode e persino sgradevoli e i politici possono rispondere o no ma non possono sottrarsi al dialogo''. Secondo il segretario della Fnsi e' anche ''inaccettabile la criminalizzazione di opinioni e scelte come quelle del direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli e del Cdr del quotidiano. Occorre che a partire dal faccia a faccia di martedi' con Romano Prodi - conclude Serventi Longhi - il premier manifesti calma, serenita' e rispetto per i giornalisti''. (ANSA) Roma, 13 marzo - ''Stupisce che la Rai non tuteli i propri collaboratori a contratto e nemmeno i propri dipendenti nei confronti delle continue critiche e minacce all'autonomia dell'informazione''. Lo dice il segretario generale Fnsi, Paolo Serventi Longhi, parlando dello scontro tra Berlusconi e Annunziata, a margine di una conferenza stampa dei sindacati europei sul contratto nazionale dei giornalisti. ''Personalmente non vedo cosa debba rimproverarsi la giornalista Annunziata - ha detto ancora Serventi Longhi - che si è limitata a rivolgere domande in termini professionali al presidente del Consiglio. Qui la par condicio non c'entra: o si decide di sospendere tutte le trasmissioni che abbiano un qualsivoglia risvolto politico, a cominciare da 'Porta a porta' oppure non si può impedire ai giornalisti - conclude il segretario - di fare il loro mestiere rivolgendo domande anche scomode e sgradevoli''. (ANSA) Scontro Berlusconi-Annunziata, Senza Bavaglio: “Tutto in 1/2 ora: il vizio dell'ad personam” Se la puntata "In mezz'ora" di domenica 12 marzo è durata sedici minuti e tredici secondi, calcolata alla stretta di mano, non è perché la conduttrice Lucia Annunziata avesse terminato le proprie domande e, di conseguenza, l'ospite Silvio Berlusconi le sue risposte. No, quel che è accaduto è l'esatto contrario, ossia, il Presidente del Consiglio non aveva sufficienti risposte alle domande della giornalista. Non solo, Silvio Berlusconi ha anche dimostrato di essere incapace, come molto probabilmente la maggior parte degli attori politici italiani, sia di destra sia di sinistra, di poter reggere un confronto giornalistico serio e spigoloso. Sicuramente non del tipo che ha consacrato il giornalista britannico Tim Sebastian e il suo programma trasmesso da Bbc "Hardtalk", da cui Rai Tre ne ha ripreso il format per il suo "In mezz'ora". Di fatto, il programma dell'emittente inglese è uno dei più seguiti e interessanti proprio perché è costruito attorno ad un'intervista-contraddittorio dura e fastidiosa (altrimenti lo avrebbero chiamato in altro modo) dove il giornalista, come in poche altre situazioni, è libero di interrompere e smentire il suo ospite, in qualsiasi momento. Lo sanno benissimo i grandi protagonisti della politica britannica, ma lo sanno anche un leader di Hamas, invitato dal conduttore a fare il kamikaze al posto dei ragazzini, e Franco Frattini, che il 22 giugno 2004 (allora era ministro degli esteri) ci andò e, come succede alla quasi totalità dei partecipanti, non ne uscì un gran bene. Ma lo scopo del programma, sia in Rai che in Bbc, è proprio questo, incalzare l'ospite e interromperlo per bloccarne la retorica di circostanza e, ancor di più, per smontarne le castronerie. E infatti, se lo sgabello posto all'altro capo del tavolo rotondo di Tim Sebastian, è ritenuto particolarmente scomodo e pericoloso dai più, comunque "costretti" prima o poi a sedervisi, si trasforma in un piedistallo sul quale mettersi in mostra per chi invece ha veramente qualcosa da dire. Ma dipende dall'ospite. Il giornalista, alla fine, fa solo delle domande e pretende delle risposte precise. Non vaghe e in politichese. Sì può rispondere bene, si può rispondere male e, da oggi, ci si può pure alzare e girare i tacchi. A giudicare saranno poi i telespettatori. Chissà se qualcuno da oggi si alzerà anche dallo sgabello scomodo di Tim Sebastian. Noi crediamo di no. Anche nel caso Lucia Annunziata avesse davvero ecceduto in aggressività o protagonismo o avesse rivolto critiche a carattere personale, come viene accusata da più parti, non è serio né accettabile che un capo di governo si faccia saltare i nervi e sbatta la porta come un qualunque personaggio dello spettacolo. Come giornalisti, siamo rimasti esterrefatti a sentire l'editore e premier Silvio Berlusconi chiedere con insistenza "mi faccia la domanda" su argomenti a lui graditi, e increduli a sentirlo minacciare la nostra collega, per giunta con tono da padrone delle ferriere. In una intervista seria le domande le decide l'intervistatore, non l'intervistato. E tra persone educate è il più potente, in questo caso Berlusconi, a dover essere più paziente ed è l'uomo, in questo caso ancora Berlusconi, a non potersi permettere, neppure come risposta, comportamenti prepotenti con una donna. L'unica cosa chiara dall'incontro-scontro di ieri è che Berlusconi oltre alle leggi su misura è abituato alle domande su misura per interviste su misura. Come cittadini e come giornalisti abbiamo di che riflettere. Infine una considerazione: la televisione sarebbe molto più interessante se i Vespa, i Fede, i Mimun, i Floris si comportassero con Prodi, D'Alema, Bondi, Rutelli, Fassino e Berlusconi come ieri l'Annunziata, pur con gli eventuali eccessi, si è comportata con il premier. Senza Bavaglio Per saperne di più vai sul sito della BBC dedicato ad HardTalk: http://news.bbc.co.uk/1/hi/programmes/hardtalk/ Scontro Berlusconi-Annunziata, Nikos Megrelis (Efj): "Una cosa mai vista" "Seguiamo con attenzione ciò che succede in Italia per quanto riguarda la professione giornalistica. E quello che è successo ieri non è mai accaduto in nessun Paese europeo, nemmeno nella Grecia dei colonnelli". Lo ha affermato Nikos Megrelis, redattore di un quotidiano di Atene e membro della Federazione europea dei giornalisti, a proposito dell'episodio che ha visto contrapposti Berlusconi e Lucia Annunziata. "I primi a dover rispettare la libertà di espressione di tutti sono i politici", ha aggiunto Megrelis che ha partecipato oggi a Roma alla riunione del gruppo di esperti di diritto al lavoro della Federazione europea dei giornalisti. (AGI) Scontro Berlusconi-Annunziata, Natale (Usigrai): "Complimenti alla collega, il premier non sa cosa sia l'autonomia dell'informazione" ''Lucia Annunziata merita grandi complimenti'': lo dice Roberto Natale, segretario Usigrai. ''La sua intervista - dice Natale - e' stata una salutare boccata d ossigeno, perchè ha ricordato quanto incalzante possa e debba essere l informazione quando vuole fare il suo mestiere" "Lo scambio polemico di oggi fa scalpore anche perchè risalta particolarmente a confronto con l usanza corrente, secondo la quale i politici sono abituati a scegliersi gli intervistatori. Ci piacerebbe che questo stile - cosi' poco praticato nella tv italiana - prendesse piede, nei confronti dei politici di governo e di opposizione, di oggi e di domani''. ''Quanto all on. Berlusconi - aggiunge Natale -, tocca constatare purtroppo ancora una volta che l autonomia dell informazione e' categoria a lui sconosciuta. Lo ha dimostrato non solo abbandonando lo studio, dopo aver ricordato a Lucia Annunziata che l intervista di oggi 'rimarra' come una macchia nella sua carriera'; ma ancor piu' con la vergognosa risposta dedicata a Biagi e Santoro, ai quali 'e' convenuto' andar via dalla Rai. Dopo averli fatti cacciare - conclude Natale - il Presidente del Consiglio vuole anche deriderli''. (ANSA) Scontro Berlusconi- Annunziata, Santoro: "Manifestazione di arroganza del premier. Tutta la mia solidarietà a Lucia" Mentana: "Brutto spettacolo dai due" ''Ci tengo ad esprimere tutta la mia solidarieta' professionale umana e civile a Lucia Annunziata. Quello che oggi e' accaduto nella sua trasmissione e' un'ennesima manifestazione dell'arroganza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi'': lo dice Michele Santoro, sottolineando anche di trovare ''il comunicato della Rai, che la critica per le sue domande, una dimostrazione di come siamo ancora lontani dal mettere al primo posto le ragioni del giornalismo e del servizio pubblico rispetto a quelle dei partiti e dei politici''. Un ''brutto spettacolo'' che ''non fa onore a nessuno dei due'': e' il giudizio di Enrico Mentana sullo scontro Berlusconi-Annunziata. Quanto alla domanda relativa alla sua vicenda, Santoro spiega: ''tutti sanno che da quando sono rientrato in Rai lo scorso novembre, non ho potuto di fatto esercitare la mia professione;; che mi e' stato impedito con mille artifizi di andare in onda prima delle elezioni politiche di aprile vanificando gli accordi gia' presi; e che le trasmissioni annunciate per la fine di aprile non costituiscono la ripresa delle mie normali attivita' e delle mie consuete trasmissioni. Quelli che dovrei fare - conclude - , sono sette speciali programmati soprattutto per dimostrare che non si e' completamente disattesa una sentenza della magistratura, tanto e' vero che ancora oggi, ad un mese dalla prevista partenza non e' stata costituita la redazione'' . (ANSA) -------------------------------------------------------------- Un ''brutto spettacolo'' che ''non fa onore a nessuno dei due'': e' il giudizio di Enrico Mentana sullo scontro Berlusconi-Annunziata. ''Ho trovato - spiega Mentana - inutilmente e ossessivamente pungente, rispetto ad alte interviste, la Annunziata e altrettanto frontale l'ostinazione di Berlusconi a volerla rintuzzare su tutti gli argomenti. Gli ultimi due-tre minuti del programma 'In mezz'ora' non fanno onore a nessuno dei due. Qualcuno dira' che questa e' un'opinione cerchiobottista, ma io penso che e' il suo contrario: dare torto a tutti e due e' doveroso, c'era qualcosa dall'inizio nella Annunziata che strideva, soprattutto la pretesa di fare lei le interviste vere e recitare il ruolo di vedova della sua stessa presidenza Rai ma altrettanto strideva la pretesa di Berlusconi di dettare tempi e modi dell' intervista di cui era oggetto''. Per Mentana ''il premier deve capire che in un'intervista giornalistica ci sta l'interesse a parlare dei programmi e delle cose fatte ma anche di tutto cio' che sta nell'attualita' come una Annunziata piu' pacata avrebbe avuto buon giuoco nel ricordargli''. Mentana fa poi un'aggiunta ''da addetto ai lavori: bisogna capire cosa avevano concordato prima e se lo avevano concordato e se c'era stato qualche elemento di tensione gia' da prima. Purtropo - sottolinea Mentana - venti minuti come quelli che ci e' toccato vedere rischiano di servire solo alla causa degli opposti ultra', quelli per cui Berlusconi e' solo una vittima e quelli per cui c'e' un regime, ovvero la parte piu' deteriore della destra e della sinistra. Insomma - conclude - proprio un brutto spettacolo, e' sembrato il miglior manifesto per giustificare il confronto di martedi' prossimo nel suo prevedibile ma forse a questo punto sacrosanto grigiore''. (ANSA) Scontro Berlusconi-Annunziata, mercoledì 15 il caso all'attenzione del Cda dell'azienda Bonaiuti: "Tre giorni per verificare un video di 20 minuti?" Il caso dell'intervista interrotta di Lucia Annunziata a Silvio Berlusconi arrivera' mercoledi' sul tavolo del cda Rai e il direttore generale, Meocci, assicura che si decidera' rapidamente, ma per il portavoce di Palazzo Chigi, Paolo Bonaiuti, e' sorprendente che ci vogliano tre giorni per verificare un video di 20 minuti E intanto Bruno Vespa chiede regole valide per tutti sulle interviste mentre Michele Santoro, chiamato in causa nell'intervista, parla di ''arroganza del premier'', critica la Rai ed esprime solidarieta' ad Annunziata. In Rai ufficialmente le bocche sono cucite, ma si apprende che mercoledi' il cda fara' il punto sulla verifica della par condicio e contestualmente si occupera' del caso Berlusconi-Annunziata a 'In mezz'ora'. Bonaiuti prende atto ''davvero con stupore che al gestore del servizio pubblico radiotelevisivo occorrono addirittura tre giorni per verificare un video che dura meno di 20 minuti e una situazione che va avanti da molte settimane''. Ma il dg Rai assicura ''di aver ha seguito personalmente in onda la trasmissione 'In mezz ora' e segue costantemente gli sviluppi, anche polemici, che l' hanno accompagnata'' e che il cda decidera' rapidamente anche rispetto alla puntata di oggi della trasmissione di Raitre condotta da Lucia Annunziata sicuramente ''da valutare per molti aspetti''. In precedenza, la Rai in una nota aveva stigmatizzato l' Annunziata per una ''distrazione'' sul caso Santoro, per il quale, aveva detto la giornalista, non era stato fatto alcunche' per farlo rientrare. La Rai nella nota ricorda che Santoro rientrera' dal 27 aprile e aggiunge: La Rai si rammarica per il fatto che una distrazione su un tema tanto delicato sia stata manifestata da chi, in un recente passato, ha ricoperto nell'Azienda le massime responsabilita'''. Per Giuseppe Giulietti il comportamento di viale Mazzini e' da ''sepolcri imbiancati'' e lo stesso Santoro interviene, esprimendo solidarieta' ad Annunziata, definendo arrogante il premier e sottolineando di trovare: ''il comunicato della Rai, che la critica per le sue domande, una dimostrazione di come siamo ancora lontani dal mettere al primo posto le ragioni del giornalismo e del servizio pubblico rispetto a quelle dei partiti e dei politici''. Per Santoro le trasmissioni previste dal 27 aprile, dopo che gli e' ''stato impedito con mille artifizi di andare in onda prima delle elezioni politiche'', sono state pensate ''soprattutto per dimostrare che non si e' completamente disattesa una sentenza della magistratura, tanto è vero che ancora oggi, ad un mese dalla prevista partenza non è stata costituita la redazione''. Tra i colleghi di Lucia Annunziata, Bruno Vespa chiede pero' regole valide per tutti: ''Non commento mai il lavoro dei colleghi - dice - ma, visto che i miei programmi vengono analizzati al microscopio, mi sembra indispensabile un chiarimento concreto e definitivo della Rai su regole valide per tutti''. Enrico mentana invece parla di ''brutto spettacolo'' da parte di tutti e due i contendenti: ''inutilmente e ossessivamente pungente, rispetto ad altre interviste, la Annunziata e altrettanto frontale l'ostinazione di Berlusconi a volerla rintuzzare su tutti gli argomenti''. La prima, secondo Mentana, ha avuto ''la pretesa di fare lei le interviste vere e recitare il ruolo di vedova della sua stessa presidenza Rai ma altrettanto strideva la pretesa di Berlusconi di dettare tempi e modi dell' intervista di cui era oggetto". A difendere Enzo Biagi, anche lui chiamato in causa nell'intervista, ci pensa Loris Mazzetti, responsabile dei suoi programmi, che loda la Annunziata per aver fatto domande vere: ''Ancora una volta Berlusconi mente sapendo di mentire per quanto riguarda Biagi e l'editto bulgaro - dice Mazzetti - come tutti sanno, perchè lo hanno visto in tv, quando fece quelle dichiarazioni era in conferenza stampa di fronte a giornalisti e tv e non con quattro amici al bar; e poi perchè, come possono testimoniare l'ex direttore generale Sacca' e l'Ufficio legale, Biagi ha ricevuto soldi come compenso che e' servito ala Rai ad impedire che Biagi la portasse in tribunale per danni di immagine, biologici e morali''. Difendono Annunziata il segretario Usigrai, Natale, e il segretario della Fnsi, Serventi LOnghi. Secondo quest'ultimo ''l'insofferenza che il presidente del Consiglio ha dimostrato nei confronti della collega e' inaccettabile ed e' soltanto l'ultimo atto di una lunga serie di riflessioni insultanti nei confronti della professione''. (ANSA) Scontro tra Silvio Berlusconi e Lucia Annunziata: il presidente del consiglio lascia lo studio tv Scontro tra Silvio Berlusconi e Lucia Annunziata durante la registrazione della trasmissione ''Mezz'ora''. Il premier chiude la registrazione dicendo alla giornalista: ''Lei ha dei pregiudizi nei miei confronti, per questo vado via. Dovrebbe provare un po' di vergogna... E poi dicono che la Rai e' controllata da me! '' ''Io la saluto, complimenti: lei ha dimostrato come si comporta una persona che sta a sinistra e ha dei pregiudizi''. Cosi' Berlusconi, decisamente infuriato, ha lasciato gli studi della Dear, a Roma, dopo pochi minuti di registrazione della trasmissione condotta da Lucia Annunziata. In precedenza, il presidente del Consiglio aveva apostrofato Annunziata come ''una persona violenta''. ''Lei e' una violenta e sta cercando di non farmi dire delle cose''. Immediata la replica della giornalista che cosi' risponde al premier: ''Lei sta approfittando della mia buona educazione...'', e Berlusconi di rimando: ''Mi faccia parlare del programma... le chiedo cortesemente di farmi dire qualcosa di concreto''. E ancora: ''Lei deve farmi la cortesia di lasciarmi rispondere, senno' mi alzo e me ne vado. E questa cosa rimane come una macchia nella sua carriera professionale. Lei mi ha fatto delle domande e mi lasci rispondere. Senno' mi alzo e me ne vado'', ha nuovamente detto Berlusconi, aggiungendo: ''Lei non decide per me e io non decido per lei. Io sono un liberale. Arrivederci signora...''. Lucia Annunziata risponde a tono al presidente del Consiglio definendo ''offensive'' le sue parole e chiedendogli apertamente di porgerle le scuse e di ''ritirare'' quello che aveva detto. Il botta e risposta tra il premier e Lucia Annunziata era cominciato con un breve fuori onda. Un minuto nel corso del quale Berlusconi ha chiesto alla conduttrice di poter parlare del programma del Centrodestra. ''Ho poca possibilita' di andare in tv - aveva detto il presidente del Consiglio - e i temi di stretta attualita' non importano niente per le elezioni''. La Annunziata aveva replicato cosi': ''Ma ci sono cose importanti anche nell' attualita'...''. E il premier di rimando: ''Si', va bene, ma le chiedo di fare una cosa velocissima''. Poi e' cominciata la registrazione. La prima domanda e' stata sulla vicenda Storace. In particolare, la conduttrice aveva chiesto al presidente del Consiglio se temesse brogli elettori. La risposta e' stata affermativa. ''Si', li temo perche' rientrano nella storia della sinistra...''. Berlusconi aveva quindi difeso l' operato dei servizi segreti e di Nicolo' Pollari. Quindi, la domanda, dalla quale e' scaturito l' alterco tra il premier e la conduttrice, sul conflitto di interesse. ''Ho lavorato 50 anni per creare le mie aziende che hanno dato lavoro a 56 mila persone - aveva cominciato a rispondere Berlusconi -, e sono in sceso in campo per evitare rischi alla liberta'''. Ad una domanda sulla ''partigianeria'' di Mediaset e della Rai, il presidente del Consiglio aveva puntualizzato: ''Mediaset non e' partigiana. Partigiana e' invece la Rai. La terza rete e' una macchina da guerra contro il presidente del Consiglio. Raiuno e Raidue sono abbastanza equilibrate. Eppure il mio intervento al congresso degli Stati Uniti non e' stato ritenuto abbastanza importante da essere trasmesso in diretta o in differita. Se questo puo' essere definito un controllo da parte del premier... Il conflitto di interesse invece lo ritroviamo nelle cooperative rosse che con i loro utili, su cui non pagano le tasse, sostengono i partiti rossi, le giunte rosse, mentre i magistrati rossi insabbiano certe inchieste... Il conflitto di interesse e' al contrario. La Rai e' cresciuta negli ascolti. Se ci fosse stata qualche volonta' di ingerenza del presidente del Consiglio, la Rai sarebbe stata piu' debole''. Lucia Annunziata aveva quindi fatto una domanda su Biagi e Santoro. ''Le e' convenuto mandarli via?'', gli ha chiesto. ''Non e' vero - aveva risposto - che in Rai e' cambiato tutto. C' e' una forte presenza della sinistra... La Rai e' stata una protesi della sinistra''. Per quanto riguarda in particolare Biagi e Santoro, ha poi puntualizzato: ''Io non ho attaccato le persone ma i loro comportamenti. In un incontro a porte chiuse con gli imprenditori, in Romania, dissi che avevano fatto un uso criminoso della tv. Durante una fase di campagna elettorale Biagi aveva fatto venire Benigni. Poi c' e' stata la storia di Luttazzi. Ma non ho mai detto che dovessero andarsene. Biagi ha poi scelto di essere messo in pensione, con un ricco contratto miliardario. Anche a Santoro e' convenuto andarsene perche' e' stato ricompensato con un posto al Parlamento europeo''. A questo punto Lucia Annunziata lo aveva interrotto dicendogli: ''Lei e' offensivo''. E Berlusconi di rimando: ''Sto facendo un' intervista con una giornalista prevenuta nei miei confronti e organica alla sinistra''. Poi una domanda sul fondo di Paolo Mieli. ''Mieli - aveva risposto il presidente del Consiglio - mi ha dato ragione. Io venivo attaccato quando dicevo che il Corriere della sera era poco obiettivo. Quando dicevo che era vicino alla sinistra. D' altra parte, l' 85% della stampa e' vicina alla sinistra''. Dopo aver fatto queste affermazioni, il premier aveva esclamato: ''I poteri forti hanno interesse a farsi proteggere dalla sinistra''. Lucia Annunziata lo aveva quindi interrotto per fargli un' altra domanda. E Berlusconi le aveva risposto visibilmente alterato: ''Lei e' una violenta e sta cercando di non farmi dire delle cose''. La conduttrice aveva replicato cosi': ''Lei sta approfittando della mia buona educazione''. A questo punto il botta e risposta ha cominciato a degenerare in una vera e propria lite: ''Mi faccia parlare del programma di governo, le chiedo cortesemente di farmi dire qualcosa di concreto'', le aveva risposto il premier, che, dopo una nuova interruzione da parte della conduttrice mentre parlava dei rapporti con la Confindustria, e' sbottato: ''Lei mi deve fare la cortesia di lasciarmi rispondere, se no mi alzo e me ne vado...''. E alla richiesta di scuse da parte della Annunziata, aveva rincarato la dose: ''Lei mi ha fatto delle domande e mi deve lasciar rispondere... Io mi alzo e me ne vado... Lei non decide per me e io non decido per lei... Io sono un liberale... Arrivederci signora''. (ANSA)

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