''Ci tengo ad esprimere tutta la mia solidarieta' professionale umana e civile a Lucia Annunziata. Quello che oggi e' accaduto nella sua trasmissione e' un'ennesima manifestazione dell'arroganza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi'': lo dice Michele Santoro, sottolineando anche di trovare ''il comunicato della Rai, che la critica per le sue domande, una dimostrazione di come siamo ancora lontani dal mettere al primo posto le ragioni del giornalismo e del servizio pubblico rispetto a quelle dei partiti e dei politici''. Un ''brutto spettacolo'' che ''non fa onore a nessuno dei due'': e' il giudizio di Enrico Mentana sullo scontro Berlusconi-Annunziata
Quanto alla domanda relativa alla sua vicenda, Santoro spiega: ''tutti sanno che da quando sono rientrato in Rai lo scorso novembre, non ho potuto di fatto esercitare la mia professione;; che mi e' stato impedito con mille artifizi di andare in onda prima delle elezioni politiche di aprile vanificando gli accordi gia' presi; e che le trasmissioni annunciate per la fine di aprile non costituiscono la ripresa delle mie normali attivita' e delle mie consuete trasmissioni. Quelli che dovrei fare - conclude - , sono sette speciali programmati soprattutto per dimostrare che non si e' completamente disattesa una sentenza della magistratura, tanto e' vero che ancora oggi, ad un mese dalla prevista partenza non e' stata costituita la redazione'' . (ANSA) Un ''brutto spettacolo'' che ''non fa onore a nessuno dei due'': e' il giudizio di Enrico Mentana sullo scontro Berlusconi-Annunziata. ''Ho trovato - spiega Mentana - inutilmente e ossessivamente pungente, rispetto ad alte interviste, la Annunziata e altrettanto frontale l'ostinazione di Berlusconi a volerla rintuzzare su tutti gli argomenti. Gli ultimi due-tre minuti del programma 'In mezz'ora' non fanno onore a nessuno dei due. Qualcuno dira' che questa e' un'opinione cerchiobottista, ma io penso che e' il suo contrario: dare torto a tutti e due e' doveroso, c'era qualcosa dall'inizio nella Annunziata che strideva, soprattutto la pretesa di fare lei le interviste vere e recitare il ruolo di vedova della sua stessa presidenza Rai ma altrettanto strideva la pretesa di Berlusconi di dettare tempi e modi dell' intervista di cui era oggetto''. Per Mentana ''il premier deve capire che in un'intervista giornalistica ci sta l'interesse a parlare dei programmi e delle cose fatte ma anche di tutto cio' che sta nell'attualita' come una Annunziata piu' pacata avrebbe avuto buon giuoco nel ricordargli''. Mentana fa poi un'aggiunta ''da addetto ai lavori: bisogna capire cosa avevano concordato prima e se lo avevano concordato e se c'era stato qualche elemento di tensione gia' da prima. Purtropo - sottolinea Mentana - venti minuti come quelli che ci e' toccato vedere rischiano di servire solo alla causa degli opposti ultra', quelli per cui Berlusconi e' solo una vittima e quelli per cui c'e' un regime, ovvero la parte piu' deteriore della destra e della sinistra. Insomma - conclude - proprio un brutto spettacolo, e' sembrato il miglior manifesto per giustificare il confronto di martedi' prossimo nel suo prevedibile ma forse a questo punto sacrosanto grigiore''. (ANSA)