La Fnsi esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori poligrafici “in sciopero per la difesa dei diritti e dell’occupazione”. Il segretario Lorusso e il presidente Giulietti poi ricordano ai giornalisti chiamati a prestare la loro opera che «dovranno in ogni caso rifiutarsi di espletare mansioni rientranti nelle competenze proprie delle maestranze poligrafiche», mentre i Cdr, ove la decisione di dare comunque corso alla pubblicazione dei giornali non fosse condivisa, possono convocare assemblee ad horas del personale giornalistico.
La Federazione nazionale della stampa italiana è al fianco
dei lavoratori poligrafici in sciopero per difendere diritti e occupazione. A loro
il sindacato dei giornalisti manifesta la propria solidarietà e il proprio
sostegno.
«I giornalisti – affermano il segretario generale Lorusso e il presidente Giulietti
– sono al fianco dei lavoratori poligrafici. Per questa ragione va ricordato
che, come sempre, in occasione di giornate di sciopero proclamate dai sindacati
dei poligrafici spetta esclusivamente al direttore responsabile di ogni singola
testata stabilire i termini e le presenze al lavoro dei giornalisti, dopo aver
acquisito il parere dei Comitati di redazione».
I giornalisti eventualmente chiamati a prestare la loro opera, ricordano ancora
Lorusso e Giulietti, «dovranno in ogni caso rifiutarsi di espletare mansioni
rientranti nelle competenze proprie delle maestranze poligrafiche. È inoltre
opportuno che, ove la decisione di dare comunque corso alla pubblicazione dei
giornali non fosse condivisa, i Comitati di redazione valutino la possibilità
di convocare assemblee ad horas del personale giornalistico e chiedano, a norma
di contratto, la pubblicazione sui quotidiani di domani di comunicati sindacali
in cui vengano esplicitate la posizione e le ragioni dei giornalisti».
Il comunicato delle Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL
Il 24 marzo abbiamo indetto uno sciopero nazionale del settore dei poligrafici, le lavoratrici ed i lavoratori che con la loro professionalità consentono la produzione dei “Quotidiani” in Italia.
Il giorno 25 non troverete il vostro giornale, per questo ci scusiamo per il disagio che vi arrechiamo, soprattutto in una fase di eventi internazionali gravi.
Le ragioni dello sciopero a cui siamo costretti sono la difesa del nostro Contratto Nazionale di Lavoro e la difesa degli Editori e degli Stampatori che rispettano le norme e le regole contrattuali.
Scioperiamo per sostenere la trasformazione e l’innovazione del Contratto Nazionale di Lavoro rispetto ai cambiamenti che le diverse piattaforme digitali (internet, mobile, tablet, ecc.) hanno portato alla comunicazione ed alla informazione.
Scioperiamo contro l’atteggiamento di editori come il Gruppo Caltagirone che in barba a tutte le regole del Settore pensano di fare concorrenza sleale utilizzando un diverso contratto nazionale di lavoro.
Scioperiamo contro chi utilizza i licenziamenti per raggiungere scopi legati al profitto destrutturando le regole; contro chi precostituisce società ad hoc per il trasferimento forzoso del personale.
Scioperiamo contro chi ricopre ruoli di assoluta responsabilità nella Associazione Datoriale del Settore che dovrebbe difendere il Contatto Nazionale di Lavoro poiché ne autorizza la stipula, ma, contrariamente a ciò, nelle proprie aziende preferisce destrutturare le regole limitando tutele e diritti.
Scioperiamo per sostenere le ragioni del dialogo e del confronto alle quali mai siamo venuti meno, scioperiamo contro chi utilizza l’arroganza e l’autoritarismo sottraendosi a qualunque confronto di merito.