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Fnsi 07 Giu 2005

Sciopero giornalisti uffici stampa, lettera del Presidente del Gus Toscana agli iscritti Assostampa e Ordine

Carissimi, dopo due anni e mezzo dal primo sciopero dei giornalisti degli uffici stampa, che lavorano nella pubblica amministrazione, indetto nel dicembre 2002, adesso il nostro sindacato ci chiama nuovamente alla mobilitazione.

Carissimi, dopo due anni e mezzo dal primo sciopero dei giornalisti degli uffici stampa, che lavorano nella pubblica amministrazione, indetto nel dicembre 2002, adesso il nostro sindacato ci chiama nuovamente alla mobilitazione.

Carissimi, dopo due anni e mezzo dal primo sciopero dei giornalisti degli uffici stampa, che lavorano nella pubblica amministrazione, indetto nel dicembre 2002, adesso il nostro sindacato ci chiama nuovamente alla mobilitazione. Si tratta di aderire venerdì 17 giugno allo sciopero di tutta la categoria per il rinnovo del contratto di lavoro, che per gli addetti stampa assume un doppio significato: il pieno riconoscimento del nostro settore all’interno della vertenza di categoria e la protesta contro l’Aran che da anni sta facendo il gioco di sponda a qualche sindacato confederale per rinviare l’apertura del tavolo di contrattazione per i giornalisti della pubblica amministrazione. Alla luce di questi significati, sulla decisione della Fnsi di chiamarci allo sciopero, merita, perciò, una riflessione. Gli addetti stampa, per incidere nella protesta della categoria, il giorno dello sciopero non devono produrre comunicati stampa, né aggiornare i siti internet ecc…, per evitare di essere utili strumenti di quegli editori che comunque cercheranno di comporre i propri giornali o realizzare servizi radio-tv e fabbricare il prodotto, anche se la stragrande maggioranza dei redattori ha deciso l’astensione dal lavoro. Il nostro sarebbe un segnale forte per chiedere ai colleghi delle redazioni un uguale impegno a sostenere le lotte degli addetti stampa per un lavoro professionale, corretto e riservato solo ai colleghi iscritti all’Ordine. L’intero sistema dell’informazione beneficerebbe del fatto di riuscire ad elevare la dignità reddituale e di status lavorativo dei giornalisti degli uffici stampa, perché oggi i nostri diritti professionali sono sempre più negati o ridotti ad ogni livello ed in ogni settore, sia nella pubblica amministrazione, sia nelle aziende private, che per i giornalisti che svolgono attività libero-professionale (ricattati da una concorrenza spietata). L’altro aspetto da sottolineare è la richiesta di un particolare impegno della Fnsi, dell’AST e dell’Ordine dei giornalisti per fare della Toscana un ‘caso’ nazionale per gli uffici stampa (per la contraddizione di essere in un territorio amministrato in gran parte dal centrosinistra, che per altri comparti è in prima fila a difendere i lavoratori), sia su come viene sistematicamente violata od aggirata la Legge 150/2000 dalle amministrazioni locali e regionali, sia per ciò che succede nel settore privato (dove esiste spesso un conflitto d’interessi tra informazione e pubblicità e dove molti incarichi di ufficio stampa vengono appaltati a società di capitali od a persone non iscritte all’Ordine). Inoltre, come già fu nel 2002, per facilitare la riuscita dello sciopero dei giornalisti delle amministrazioni pubbliche, cercheremo di incontrare i vertici di Regione, Anci, Urpt e Uncem per concordare con loro gli aspetti relativi all’adesione alla vertenza contrattuale. Cordiali saluti. Il Presidente del Gus della Toscana Giacomo di Iasio

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