Sciopero giornalisti: adesione altissima
17 novembre 2002. ANSA - Un'adesione ''altissima'' allo sciopero generale dei giornalisti: e' il bilancio fatto oggi dalla Federazione nazionale della Stampa che ha ringraziato ''i giornalisti italiani per la straordinaria prova di unità e di fermezza che hanno dimostrato nel partecipare massicciamente, come in rare occasioni, allo sciopero generale di ieri''. ''La stragrande maggioranza dei quotidiani e dei notiziari delle tv, delle radio e delle agenzia di stampa e dei siti on line sono stati bloccati e sono state realizzate solamente le finestre informative radio-tv previste dalle legge e dalle intese sindacali. La percentuale di adesione allo sciopero - è detto in una nota - e' stata altissima, anche nelle testate che per la pervicace volontà di alcuni editori, di direttori e di un pugno di colleghi, sono apparse in edicola''. ''Questo - ha aggiunto la Fnsi - nonostante le minacce e le intimidazioni che in molti casi si sono registrate nei confronti, e soprattutto, dei collaboratori, dei free lance e dei colleghi con contratti a termine. Le iniziative di alcuni editori, e di qualche direttore, di aggirare le modalità dello sciopero, attuate contro le indicazioni dei Cdr e delle assemblee non hanno pregiudicato il risultato positivo dell'azione sindacale''. La Fnsi ha sottolineato come ''la grande soddisfazione per l'esito dello sciopero non rallenterà la protesta del sindacato dei giornalisti. Per l'autonomia della professione e previdenziale, per l'occupazione, per la libertà e il diritto di fare un'informazione libera e corretta. Nei prossimi giorni la giunta Fnsi si riunirà per decidere altre azioni sindacali, in particolare dei colleghi dei periodici''. L'Associazione stampa dell'Emilia-Romagna esprime grande soddisfazione per la massiccia e sentita partecipazione dei giornalisti emiliano-romagnoli allo sciopero generale della categoria indetto il 16 novembre scorso dalla Fnsi per difendere l'autonomia professionale e previdenziale. La stragrande maggioranza dei colleghi dei quotidiani delle radio e tv locali e nazionali, dei collaboratori e free lance, ha aderito allo sciopero dando una solida dimostrazione della compattezza della categoria. Compattezza che non è stata scalfita dai tentativi di alcuni editori e qualche direttore di aggirare le modalità dello sciopero. La grande prova di unità è la risposta migliore ai tentativi degli editori di trasformare il lavoro giornalistico in una giungla senza regole e alla totale indifferenza mostrata nei confronti dei giornalisti.