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Cdr 14 Mar 2006

Sciopero generale in campagna elettorale Tutti i comunicati dei Cdr

Pubblichiamo le adesioni ed i consensi dei comitati di redazione alla linea seguita dalla Fnsi sulla vertenza per il rinnovo del contratto nazionale che ci sono pervenute in ordine cronologico

Pubblichiamo le adesioni ed i consensi dei comitati di redazione alla linea seguita dalla Fnsi sulla vertenza per il rinnovo del contratto nazionale che ci sono pervenute in ordine cronologico

16/03/06 "I Cdr de “Il Giorno”, “il Resto del Carlino” e “La Nazione” denunciano l’ennesima azione contro i propri giornalisti compiuta dalla Poligrafici Editoriale che nelle ultime ore, con atto unilaterale, ha inviato a decine di colleghi free lance, professionisti e pubblicisti, la disdetta delle condizioni economiche precedentemente pattuite, variandole con compensi peggiorativi e talvolta addirittura lesivi della dignità del lavoro" "Non solo: il nuovo regime introduce in molti casi anche un tetto di 50 pezzi alle collaborazioni personali, numero standard oltre il quale i successivi servizi, articoli o notizie resi all’azienda saranno retribuiti con la risibile cifra di 2 euro lordi cadauno. E’ immorale che un’azienda solida, capace di investire milioni di euro in pochi mesi per operazioni editoriali quali France Soir e Qs, voglia ora rivalersi a spese di colleghi già sottopagati e molto spesso subordinati di fatto all’interno delle redazioni. Rientrare con questi metodi dal deficit di investimenti senza futuro – i cui rischi erano stati ampiamente paventati dagli organismi sindacali di testata e di gruppo a un management incapace di ascoltare e confrontarsi anche su banali principi di realtà – configura un ulteriore attacco al già debole sistema del lavoro giornalistico autonomo italiano, la cui tutela è stata non a caso messa al centro della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale tra Fnsi e Fieg, per il quale i giornalisti italiani hanno manifestato oggi di fronte alla sede Fieg a Roma. In attesa di valutare le azioni sindacali da opporre, i Cdr di Giorno, Carlino e Nazione condannano la miope strategia aziendale e invitano la Poligrafici Editoriale a valutare le conseguenze di una scelta così palesemente autolesionistica che avrà il triplice risultato di svilire la professionalità di decine di colleghi, destrutturare il sistema produttivo delle redazioni locali nella copertura di eventi e fatti, nonché di aumentare esponenzialmente i ricorsi alla magistratura del lavoro. Il caso dei collaboratori delle testate storiche della Poligrafici Editoriale sarà portato all’attenzione degli Stati generali dell’informazione, domani a Roma, all’hotel Jolly Villa Carpegna, quale esemplare dimostrazione di precariato portato alle conseguenze estreme, con sprezzo assoluto per le condizioni di lavoro dei giornalisti e per le possibili ricadute in tema di qualità dell’informazione". I Cdr de "Il Giorno, "il Resto del Carlino" e "La Nazione" Milano – Bologna – Firenze, 16 marzo 2006 16/03/06 Il Cdr del Giornale di Vicenza, dopo l'assemblea di redazione sulla dura vertenza in atto con la Fieg per il rinnovo del contratto nazionale e alla vigilia della conferenza nazionale dei Cdr conferma l'appoggio alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e sollecita tutte le iniziative necessarie alla difesa della dignità e dell'autonomia professionale dei giornalisti messe in grave pericolo dal rifiuto degli editori a riaprire la trattativa. Il Comitato di Redazione del Giornale di Vicenza Vicenza, 15 marzo 2006 15/03/06 Il Cdr de La Stampa prende atto che la Fieg non ha saputo o voluto cogliere la significativa decisione della Fnsi di non proclamare nuovi scioperi negli ultimi tre mesi come un segnale di disponibilità ad attenuare il livello dello scontro aperto da oltre un anno sul rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico; rileva che al contrario la Fieg, oltre ad insistere sul voler imporre la propria piattaforma contrattuale, ha esteso la vertenza anche all’ambito della previdenza dei giornalisti non approvando la riforma dell’Inpgi; plaude alla buona riuscita delle manifestazioni organizzate dalla Fnsi con l’Associazione Stampa Subalpina il giorno dell’apertura dei Giochi olimpici invernali di Torino e con l’Associazione Ligure dei Giornalisti durante il Festival di Sanremo. Per questi motivi il Cdr de La Stampa, in occasione della Conferenza nazionale dei Comitati di redazione in programma il 17 marzo a Roma, darà il suo sostegno alle ulteriori iniziative di protesta che verranno proposte in quella sede. Ritiene comunque che un solo giorno di sciopero potrebbe risultare poco efficace ai fini delle richieste della categoria, compromettendo anche l’equità dell’informazione durante la campagna elettorale. Al contrario, più giornate consecutive di astensione dal lavoro in periodi mirati, per esempio subito prima o subito dopo le elezioni del 9 aprile, risulterebbero più dirompenti e raggiungerebbero l’obiettivo di sensibilizzare in maniera maggiore sia l’opinione pubblica sia la classe politica. Il Cdr de La Stampa invita inoltre la Fnsi a ricercare ulteriori forme di protesta e ad agire in maniera più decisa contro quelle redazioni che continuano a ignorare gli scioperi indetti, danneggiando così l’intera categoria. 15/03/06 Il comitato di redazione de Il Secolo XIX e la redazione de Il Secolo XIX , ribadiscono la loro preoccupazione per il blocco della trattativa per il rinnovo contrattuale e confermano l’adesione alle iniziative di mobilitazione decise dalla Federazione Nazionale della Stampa e dalle Associazioni Regionali di Stampa, come già accaduto in occasione dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Torino 2006, del Festival di Sanremo e di quella promossa per giovedì 16 marzo a Roma di fronte alla sede della Fieg. I giornalisti de Il Secolo XIX esprimono la loro preoccupazione per la chiusura e arroccamento degli editori su posizioni che negano ogni confronto e disponibilità sulla difesa e rilancio della qualità dell’informazione e del lavoro giornalistico, sulla ricerca di soluzioni e di garanzie per il lavoro autonomo, cercando anche di minare la solidità dell’istituto di previdenza giornalistica con il rifiuto a firmare una riforma già approvata dallo stesso istituto e dagli stessi rappresentanti degli editori. I giornalisti de Il Secolo XIX condividono anche la scelta di indire azioni di lotta durante la campagna elettorale, pur consci della gravità della situazione del paese, ma un sindacato e giornalisti degni di questo nome non possono, né devono fare sconti ad alcun schieramento politico: un anno di vacanza contrattuale, i ripetuti attacchi al sistema delle relazioni sindacali e le reiterate affermazioni dei rappresentanti Fieg, relative alla volontà di ristrutturare integralmente il contratto di lavoro, non possono godere di alcuna tregua. 15/03/06 Il Cdr di City conferma l'appoggio alla linea seguita dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale e si dichiara pronto a partecipare alle iniziative che saranno decise dalla FNSI. L'appoggio del Cdr di City all'azione dell'FNSI resta immutato, nonostante il "trattamento" non alla pari riservato dalla Federazione della stampa all free press in occasione delle ultime proteste. Ribadiamo che nonostante le numerose richieste, cui peraltro l'Fnsi era venuta incontro in altre occasioni, lo sciopero di dicembre è stato indetto in giornate in cui la free press solitamente non esce. In quell'occasione poi la free press non è stata inserita nelle modalità di sciopero, totalmente dimenticata quasi non facesse parte del settore, quando invece è una realtà sempre più diffusa e consolidata. Non essere coinvolti o venire "dimenticati" lascia amareggiati noi giornalisti che sempre abbiamo partecipato e appoggiato compatti gli scioperi e le iniziative promosse dalla Fnsi ritenendo giuste le motivazioni del sindacato. Pur continuando a sostenere la protesta e le forme di contestazione vorremo che si risolvesse questo nodo, magari avviando un dialogo più serrato tra i cdr della free press e l'Fnsi, come già più volte richiesto. 14/03/06 L'assemblea dei giornalisti del quotidiano L'Arena di Verona esprime incondizionato appoggio alle iniziative messe in campo dalla Fnsiper ottenere l'apertura di un tavolo di confronto con gli editori, arroccati da oltre un anno in una posizione di totale chiusura. Di fronte alle reiterate minacce di veder modificati o cancellati alcuni importanti istituti contrattuali e minata la propria autonomia professionale, i giornalisti italiani sono costretti a ricorrere a strumenti di protesta drastici, anche durante il periodo pre elettorale, per poter garantire anche in futuro una corretta informazione. Verona, 14 marzo 2005 14/03/06 Il Cdr del Corriere del Veneto a nome del corpo redazionale conferma il pieno appoggio alla linea fin qui seguita dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale. La piattaforma della Fieg punta a disarticolare la professione giornalistica con un allargamento senza regole del precariato, già così largamente utilizzato, e con una politica tutta al ribasso riguardo a tutele e retribuzioni. In questo quadro, il rifiuto da parte degli editori ad aprire una seria trattativa ha portato ad una situazione di stallo senza precedenti. Pieno appoggio quindi, da parte dei giornalisti del Corriere del Veneto, ad iniziative di lotta anche durante il periodo pre-elettorale. Il Comitato di Redazione del Corriere del Veneto 13/03/06 I giornalisti de "Il Gazzettino" confermano il pieno sostegno a tutte le iniziative della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) a sostegno della vertenza contrattuale per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro, scaduto da oltre un anno. La negazione di una trattativa da parte dagli editori, infatti, ha determinato una gravissima situazione. La Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), che rifiuta di discutere le proposte dei giornalisti, non pretende solo di sottoscrivere un contratto al ribasso, ma mira a disarticolare nel profondo la professione. I giornalisti de "Il Gazzettino", nel chiedere il pieno rispetto delle norme contrattuali, si dichiarano pronti a partecipare alle iniziative di denuncia e di lotta che saranno decise dalla Fnsi. Venezia, 13 marzo 2006 IL COMITATO DI REDAZIONE 09/03/06 I giornalisti di Repubblica, con l’orgoglio di appartenere a un grande gruppo editoriale, rivendicano un trattamento di pari dignità con le altre testate e sottolineano la funzione irrinunciabile d’informazione attenta e completa verso i lettori. Per questo chiedono il pieno rispetto delle norme contrattuali e confermano la loro preoccupazione per il blocco della trattativa sul nuovo Contratto nazionale dovuta all’irresponsabile chiusura degli editori, dichiarandosi pronti a partecipare alle iniziative politiche e di lotta che saranno decise dalla FNSI. Il Comitato di redazione di Repubblica difende e rilancia la professionalità dei giornalisti della testata che la politica aziendale troppo spesso sottovaluta e qualche volta ignora. Il Cdr ha illustrato all’Assemblea dei giornalisti la sua piattaforma con all’ordine cinque punti urgenti e irrinunciabili: opporsi fermamente alla sostituzione del lavoro dei redattori con stuoli di precari, spesso non giustificabili dalle norme del Contratto nazionale; ottenere strumenti di lavoro adeguati; distinguere con rigore la sfera pubblicitaria e promozionale dall’informazione; denunciare il mancato rispetto dell’accordo sull’organizzazione del lavoro domenicale e la moltiplicazione degli straordinari. E infine garantire il controllo sulla dilatazione multimediale del gruppo per ciò che attiene al personale, agli orari di lavoro e alle collaborazioni. L’assemblea dei giornalisti di Repubblica, all’unanimità ha approvato la piattaforma e ha impegnato il Cdr ad " avviare un confronto serrato con la Direzione e con l’Azienda, a vigilare sull’applicazione rigorosa del Contratto nazionale di lavoro e a reagire in ogni sede e ad ogni livello a fronte di eventuali e accertate violazioni contrattuali. A tale scopo e, per attuare tutte le iniziative di lotta che si rendessero necessarie, affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero". Il comitato di redazione 07/03/06 Raccogliendo i commenti e le indicazioni dei giornalisti dei quotidiani Finegil Veneto -Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Mestre e Venezia - sulla gravissima situazione della vertenza contrattuale portata dagli editori alla paralisi della trattativa, il Cdr esprime il suo sostegno alle iniziative sinora adottate (scioperi, iniziative in sede politica, manifestazioni in occasione delle Olimpiadi invernali e del Festival di Sanremo) dalla Fnsi per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e invita il sindacato, a livello regionale e nazionale, a continuare le azioni di protesta non escludendo il ricorso allo sciopero nel corso della campagna elettorale. E' nota la contropiattaforma degli editori che mira ad allargare il fronte del lavoro precario e abusivo, ridurre drasticamente gli stipendi ai nuovi assunti, abbattere il valore degli scatti di anzianità per tutti, licenziare chi si ammala, ottenere la possibilità di licenziamento dei capiredattori e di sollevare liberamente i capiservizio; indebolire con altre forme di flessibilità-precarietà (legge Biagi) le redazioni per rendere meno liberi i giornalisti. E’ chiaro l'obiettivo finale degli editori che non si limita alla volontà di sottoscrivere un contratto al ribasso, ma mira a disarticolare dalle fondamenta il contratto di lavoro. L’attacco all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti, l’Inpgi, attuato dai rappresentanti della Fieg bloccando la procedura (pareri delle parti sociali) per la riforma dell’Istituto (che opportunamente ha reagito denunciando gli editori per danni) mira a indebolire attraverso il commissariamento dell’Inpgi, uno dei cardini del sistema dei tutele della categoria. Di fronte alla portata di questo scontro, la riconquista di un reale tavolo di trattative con gli editori passa per forza di cose dal rilancio delle iniziative conflittuali che a questo punto non appaiono più rinviabili anche se siamo consapevoli che si è aperta in questi giorni una delle più rilevanti campagne elettorali degli ultimi tempi. Ci auguriamo dunque che gli editori si facciano guidare dal senso di responsabilità e offrano la disponibilità a trattare, per evitare scioperi e azioni di lotta in un periodo delicato della vita del Paese che le nostre redazioni sono in ogni caso pronte portare avanti in modo compatto. Per il Cdr Il portavoce Giuliano Doro 01/03/06 Il coordinamento dei comitati di redazione del Gruppo L’Espresso-Repubblica-Finegil-Kataweb-Elemedia, riunitosi a Roma il 1° marzo 2006, preso atto della fase di stallo in cui versa la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, dovuta esclusivamente alla totale chiusura degli editori, esprime la piena adesione alla linea della Fnsi. Conferma la propria partecipazione alla Conferenza nazionale dei comitati e dei fiduciari di redazione, convocata per il 17 marzo prossimo a Roma, e si dichiara fin da ora pronto a partecipare a tutte le iniziative di lotta che saranno decise in quella sede e/o dalla Federazione nazionale della Stampa. Il Coordinamento dei Cdr Gruppo Editoriale L’Espresso Roma, 1° marzo 2006 01/03/06 Il Cdr de l'Adige invita la Fnsi a proseguire la mobilitazione avviata un anno fa per il rinnovo del contratto di lavoro, senza sconti di alcun genere, che possano essere dettati dall'imminenza delle elezioni politiche o da altri eventi. Il Cdr de l'Adige ribadisce con forza che la mobilitazione dei giornalisti italiani per difendere il diritto-dovere ad informare i cittadini secondo principi di autonomia, indipendenza e correttezza, ha tanto più valore se la si ricollega a momenti particolarmente importanti per la stessa dinamica democratica del Paese, in cui l'attenzione dei cittadini verso il sistema delle istituzioni è massimo. E' in questi frangenti che il messaggio dei giornalisti, da oltre un anno senza contratto, ricattati sul fronte pensionistico e sottoposti a forti pressioni nelle redazioni, può passare con più efficacia e più forza, rompendo una cortina di silenzio costruita anche da loro stessi intorno alla vertenza per il rinnovo contrattuale. E' in questi momenti che non si ci si può permettere il lusso di tergiversare, di fronte ad una Federazione degli editori che mira solo a smantellare l'impianto contrattuale e a risparmiare sempre più sul costo del lavoro, senza porsi invece il problema di come migliorare la qualità dei media oggi sul mercato, di come riequilibrare le risorse pubblicitarie oggi pericolosamente trasferite dalla carta stampata alle tv nazionali, di come dar spazio a nuovi investimenti e per quale futuro. La scorciatoia scelta dagli editori per allargare sempre più il fronte dei precari, dei contratti a termine, degli abusivi, è inaccettabile e il tentativo di rendere più deboli e asserviti i giornalisti va quindi respinto con forza, compattezza e dignità, anche a costo di scioperare per più giorni consecutivi. Le azioni di forza messe in campo nei mesi scorsi hanno permesso alla Fnsi di incassare risultati significativi con il rinnovo biennale dell'accordo Aeranti-Corallo e con l'ammissione al tavolo delle trattative dell'Aran per il rinnovo del contratto dei dipendenti degli uffici stampa: negare che questi risultati siano arrivati anche grazie agli scioperi e alle azioni di forza (legali) è negare l'evidenza. Il Cdr de l'Adige di Trento 28/02/06 Raccogliendo le aspettative e le sensibilità delle due redazioni del Corriere del Trentino e del Corriere dell’Alto Adige – e sulla scia di quanto discusso nella recente visita in Trentino Alto Adige con il segretario nazionale, Paolo Serventi Longhi – questo comitato di redazione manifesta ampio sostegno alla linea fin qui seguita (e annunciata per il futuro) dalla segreteria e dalla giunta esecutiva della Fnsi per contrastare l’inaccettabile azione con cui gli editori vogliono spogliare la categoria dei suoi più elementari diritti, screditando il sindacato e tentando di indebolire gli organismi della categoria. In particolare, in relazione alla ventilata possibilità che si possa ricorrere allo sciopero anche in momenti “delicati” come il prossimo periodo elettorale (o in altri momenti analogamente significativi), questo comitato di redazione esprime il proprio appoggio anche su questa scelta sofferta, ma necessaria per far capire agli editori (e a quei direttori che sono troppo spesso delle mere emanazioni aziendali) come il sindacato a tutti i livelli sia disposto a difendere la categoria fino in fondo e a qualunque costo. Trento/ Bolzano, 28 febbraio 2006 Il Comitato di redazione

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