Sciopero dei giornalisti
degli uffici stampa
Le motivazioni
Le modalità
Sciopero dipendenti Rai
La Federazione nazionale della stampa italiana comunica: “Il sindacato dei giornalisti italiani ha proclamato per il 20 dicembre lo sciopero generale della categoria invitando a partecipare alla giornata di lotta anche i colleghi degli uffici stampa del pubblico impiego che, oltre alle generali motivazioni della categoria, chiedono a gran voce l’avvio della trattativa per il contratto giornalistico nella P.A. così come definisce la legge 150/2000, il suo Regolamento attuativo e l’Atto di indirizzo inviato dal dicastero della Funzione pubblica all’Aran. I giornalisti degli uffici stampa degli Enti pubblici si asterranno, dunque, dall’attività professionale per l’intera giornata lavorativa di venerdì 20 dicembre. Lo sciopero indetto dalla Fnsi dei giornalisti degli uffici stampa pubblici ha una sua motivazione e una sua validità giuridica per i seguenti motivi: 1) la giornata di protesta è stata decisa per chiedere la piena applicazione della legge 150/2000 sulla comunicazione ed informazione nella pubblica amministrazione. Dopo il regolamento attuativo e l’atto di indirizzo dell’ex ministro Frattini all’Aran manca ancora l’avvio reale della trattativa contrattuale. L’accordo quadro dovrà delineare in maniera inequivoca la professione giornalistica nel contratto nazionale del pubblico impiego. 2) I giornalisti che svolgono nella P.A. le funzioni di capo ufficio e di addetto stampa sono interessati all’applicazione di questa legge dello Stato ed hanno tutte le ragioni di vedersi applicato quanto recita l’articolo 9 della legge 150. In particolare quanto afferma il comma 5 relativo all’individuazione dei profili professionali. 3) I colleghi degli uffici stampa sono pienamente legittimati ad aderire allo sciopero perché con l’applicazione della legge 150 sono e rimarranno dipendenti pubblici anche dopo la definizione con l’Aran dell’accordo quadro. 4) I giornalisti degli uffici stampa, e colori i quali svolgono l’attività di informazione nella P.A. momentaneamente senza i requisiti previsti dalla normativa, sono chiamati alla giornata di protesta dalla Fnsi unico ed unitario sindacato dei giornalisti italiani. 5) Il mancato riconoscimento della rappresentatività sindacale della Fnsi nella pubblica amministrazione è nei fatti superata dal comma 5 dell’articolo 9 relativo agli attori della trattativa contrattuale. 6) Costituzionalmente ogni cittadino può aderire a manifestazioni e scioperi di altre categorie diverse dalle proprie. Nei settori chiamati allo sciopero dalla Fnsi non sono previste esenzioni di alcun genere. Roma, 4 dicembre 2002 Cgil-Uil-Snater-Usigrai, sciopero dipendenti Rai il 20 dicembre I sindacati Rai Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater e Usigrai proclamano una giornata di sciopero dei dipendenti per venerdì 20 dicembre. La decisione arriva al termine delle assemblee tenute unitariamente nei giorni scorsi nei centri di produzione di Roma, Napoli, Milano e Torino, che a larghissima maggioranza (5 no e 10 astensioni su circa 1500 partecipanti) hanno affidato alle organizzazioni il mandato per questa iniziativa contro la gravissima crisi che la Rai sta attraversando. Alla base della protesta ci sono il calo degli ascolti (che inevitabilmente produrrà conseguenze pesanti sulla raccolta pubblicitaria dei prossimi mesi), l'assenza di un piano industriale e di un piano editoriale, l'esasperato ricorso agli esterni (praticato in contraddizione con gli impegni iniziali). Ad acuire queste ragioni di profonda preoccupazione è arrivata nelle ultime settimane l'ormai irreversibile crisi del vertice aziendale, esplosa dopo mesi di conflitti all'interno del Consiglio di Amministrazione e fra il CdA e il Direttore Generale. Questo stato di paralisi non solo dà un oggettivo vantaggio alla concorrenza privata, ma mina l'autorevolezza della Rai nelle trattative in corso per l'incremento del canone (che i sindacati chiedono sia aumentato in misura cospicua, per far fronte ai nuovi compiti che alla Rai assegna il prossimo contratto di servizio). Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater ed Usigrai confermano di ritenere esaurite le funzioni dell'attuale vertice aziendale e si rivolgono ai Presidenti delle Camere perché diano al servizio pubblico una nuova guida, che porti in tempi rapidi la Rai fuori dall'attuale pericolosissima fase di stallo. Le organizzazioni sindacali (che nei prossimi giorni terranno assemblee anche in altre sedi Rai) hanno allo studio iniziative pubbliche con le quali accompagnare lo sciopero del 20 dicembre, per rendere chiari ai cittadini le conseguenze che provocherebbe l'indebolimento della Rai. La protesta, naturalmente, si svolgerà nel pieno rispetto della legge che fissa le prestazioni essenziali per i servizi pubblici.