La proprietà decide di procedere alla cessione del ramo d’azienda, ma i giornalisti e tecnici di Brescia.Tv non ci stanno e proclamano lo sciopero, il primo di un pacchetto di 5 giorni. La situazione dell’emittente locale è critica, ma bisogna evitare che a pagare siano “i giornalisti e i tecnici – si legge nel comunicato sindacale della redazione – e non i responsabili delle scelte, o meglio delle scelte mancate, che ci hanno portato a questo punto”.
Giornalisti e tecnici di Brescia.Tv hanno proclamano un
pacchetto di 5 giorni di sciopero, i primi due dei quali da mettere subito in
atto, già oggi e domani. “La decisione nasce dalla necessità difendere una
storia fatta di 12 anni di informazione, intrattenimento e cultura, e di
salvaguardare la professionalità”, scrive la redazione in una nota in cui i
giornalisti contestano – tra le altre cose – “l’assenza totale di un direttore
di testata e di un direttore di network e la mancanza di un piano di rilancio
sia editoriale che commerciale”.
Ecco di seguito il comunicato sindacale pubblicato sul sito
dell’Associazione lombarda dei giornalisti.
“Nei prossimi giorni, notiziari e trasmissioni di Brescia.Tv curati dalla
redazione, non andranno in onda a causa di uno sciopero dei giornalisti e dei
tecnici. La protesta è stata decisa a seguito della decisione unilaterale del gruppo
Athesis di procedere alla cessione del ramo d’azienda rappresentato da
Brescia.Tv. Lo sciopero è il primo di un pacchetto di 5 giorni che la redazione
e i tecnici dell’emittente hanno affidato ai rappresentanti sindacali, da
gestire entro la fine di novembre 2015. La decisione nasce dalla necessità di
difendere una storia fatta di 12 anni di informazione, intrattenimento e
cultura, e di salvaguardare la professionalità di tutti coloro che in questi
anni hanno costruito una voce indipendente nel panorama dell’informazione
bresciana. La decisione di cedere il ramo d’azienda Brescia.Tv a un gruppo non
bresciano, senza fornire alcuna garanzia occupazionale né una continuità con
quanto finora costruito, amareggia e sconcerta redazione e comparto tecnico che
nel corso di questi ultimi anni, con grande senso di responsabilità, hanno
accettato una serie di sacrifici (dagli ammortizzatori sociali ai part-time
alla mobilità interna) confidando in una soluzione dei problemi aziendali che
evidentemente stava a cuore solo ai dipendenti dell’emittente. La cessione di
Brescia.Tv avviene inoltre in un momento di transizione fondamentale per
l’editoria che dovrebbe puntare alla multimedialità, risorsa presente
all’interno del gruppo ma mai sviluppata. L’assenza totale di un direttore di
testata e di un direttore di network, la mancanza di un piano di rilancio sia
editoriale che commerciale, il continuo impoverimento della redazione e del
comparto tecnico hanno portato Brescia.Tv sull’orlo del fallimento, per evitare
il quale ora si arriva alla cessione del ramo d’azienda. A pagare saranno i
giornalisti e i tecnici e non i responsabili delle scelte, o meglio delle
scelte mancate, che ci hanno portato a questo punto”.
Ai colleghi di Brescia.tv in sciopero va la solidarietà della Alg, al loro
fianco in questa protesta.