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Vertenze 26 Ott 2015

Sciopero a Brescia.Tv, la solidarietà dell'Associazione lombarda giornalisti

La proprietà decide di procedere alla cessione del ramo d’azienda, ma i giornalisti e tecnici di Brescia.Tv non ci stanno e proclamano lo sciopero, il primo di un pacchetto di 5 giorni. La situazione dell’emittente locale è critica, ma bisogna evitare che a pagare siano “i giornalisti e i tecnici – si legge nel comunicato sindacale della redazione – e non i responsabili delle scelte, o meglio delle scelte mancate, che ci hanno portato a questo punto”.

La proprietà decide di procedere alla cessione del ramo d’azienda, ma i giornalisti e tecnici di Brescia.Tv non ci stanno e proclamano lo sciopero, il primo di un pacchetto di 5 giorni. La situazione dell’emittente locale è critica, ma bisogna evitare che a pagare siano “i giornalisti e i tecnici – si legge nel comunicato sindacale della redazione – e non i responsabili delle scelte, o meglio delle scelte mancate, che ci hanno portato a questo punto”.

Giornalisti e tecnici di Brescia.Tv hanno proclamano un pacchetto di 5 giorni di sciopero, i primi due dei quali da mettere subito in atto, già oggi e domani. “La decisione nasce dalla necessità difendere una storia fatta di 12 anni di informazione, intrattenimento e cultura, e di salvaguardare la professionalità”, scrive la redazione in una nota in cui i giornalisti contestano – tra le altre cose – “l’assenza totale di un direttore di testata e di un direttore di network e la mancanza di un piano di rilancio sia editoriale che commerciale”.
Ecco di seguito il comunicato sindacale pubblicato sul sito dell’Associazione lombarda dei giornalisti.
“Nei prossimi giorni, notiziari e trasmissioni di Brescia.Tv curati dalla redazione, non andranno in onda a causa di uno sciopero dei giornalisti e dei tecnici. La protesta è stata decisa a seguito della decisione unilaterale del gruppo Athesis di procedere alla cessione del ramo d’azienda rappresentato da Brescia.Tv. Lo sciopero è il primo di un pacchetto di 5 giorni che la redazione e i tecnici dell’emittente hanno affidato ai rappresentanti sindacali, da gestire entro la fine di novembre 2015. La decisione nasce dalla necessità di difendere una storia fatta di 12 anni di informazione, intrattenimento e cultura, e di salvaguardare la professionalità di tutti coloro che in questi anni hanno costruito una voce indipendente nel panorama dell’informazione bresciana. La decisione di cedere il ramo d’azienda Brescia.Tv a un gruppo non bresciano, senza fornire alcuna garanzia occupazionale né una continuità con quanto finora costruito, amareggia e sconcerta redazione e comparto tecnico che nel corso di questi ultimi anni, con grande senso di responsabilità, hanno accettato una serie di sacrifici (dagli ammortizzatori sociali ai part-time alla mobilità interna) confidando in una soluzione dei problemi aziendali che evidentemente stava a cuore solo ai dipendenti dell’emittente. La cessione di Brescia.Tv avviene inoltre in un momento di transizione fondamentale per l’editoria che dovrebbe puntare alla multimedialità, risorsa presente all’interno del gruppo ma mai sviluppata. L’assenza totale di un direttore di testata e di un direttore di network, la mancanza di un piano di rilancio sia editoriale che commerciale, il continuo impoverimento della redazione e del comparto tecnico hanno portato Brescia.Tv sull’orlo del fallimento, per evitare il quale ora si arriva alla cessione del ramo d’azienda. A pagare saranno i giornalisti e i tecnici e non i responsabili delle scelte, o meglio delle scelte mancate, che ci hanno portato a questo punto”.
Ai colleghi di Brescia.tv in sciopero va la solidarietà della Alg, al loro fianco in questa protesta.

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