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Associazioni 02 Ott 2015

Saviano attacca la categoria, Odg Campania e Sugc: “Lasci stare i giornalisti giornalisti”

Oggi su l’Espresso lo scrittore non giornalista Roberto Saviano firma un articolo dal titolo “Se quelli sono giornalisti”, riferendosi ai giornalisti della Campania. Ecco la risposta, in un documento congiunto, di Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato unitario giornalisti della Campania e consiglieri nazionali campani della FNSI.

Oggi su l’Espresso lo scrittore non giornalista Roberto Saviano firma un articolo dal titolo “Se quelli sono giornalisti”, riferendosi ai giornalisti della Campania. Ecco la risposta, in un documento congiunto, di Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato unitario giornalisti della Campania e consiglieri nazionali campani della FNSI.

Ordine dei giornalisti, Sindacato unitario giornalisti della Campania e i consiglieri nazionali campani della Fnsi rispondono con una nota congiunta all’articolo di Roberto Saviano su l’Espresso intitolato ‘Se quelli sono giornalisti’.
“Ricordiamo – scrivono – che l’Ordine della Campania si è costituito parte civile al fianco di Rosaria Capacchione e dello stesso Saviano, entrambi minacciati, in un processo in cui un avvocato casertano è stato condannato, oltre alla pena di un anno di reclusione, al pagamento del risarcimento dei danni da liquidarsi a favore di Capacchione, Saviano e dell’Ordine dei giornalisti della Campania”.
“Lo stesso Ordine regionale, il Sindacato unitario giornalisti della Campania e i consiglieri nazionali campani della Fnsi – prosegue il documento – sono al fianco di tutti i giornalisti. In Campania, e in altre regioni del Sud come Calabria e Sicilia, il giornalismo di frontiera e di inchiesta è un giornalismo diffuso, con decine di cronisti minacciati dalle mafie proprio per il loro costante lavoro quotidiano. Così la Campania e il Mezzogiorno portano avanti il lavoro e la memoria di Giancarlo Siani e dei tanti giornalisti uccisi dalle mafie. Così i giornalisti della Campania e del Mezzogiorno danno il loro contributo, 365 giorni l’anno, alla democrazia del nostro Paese. In queste regioni si racconta e si scrive tutto, lavorando in strada e non nei salotti. Siamo al fianco di tutti i giornalisti. Anche di Enzo Palmesano, al quale abbiamo consegnato una targa dell’Ordine il 15 maggio 2015 a Castel Volturno ad una iniziativa a cui ha preso parte, oltre allo stesso Palmesano, anche il giornalista Sandro Ruotolo, minacciato e sotto protezione, che in quella occasione ha affermato: 'L’Ordine della Campania è stato il primo a muoversi al mio fianco dopo le minacce ricevute'”.
“Diamo infine un suggerimento a Saviano – concludono quindi i firmatari della nota -, che nell’articolo conferma di aver copiato da un giornale campano, come stabilito da una sentenza della Corte di appello di Napoli: non paragoni più il suo lavoro di scrittore non giornalista a quello di Giancarlo Siani, giornalista giornalista”.

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