Sono stati presentati giovedì 28 novembre 2024, nella sala stampa “Gianni Massa” del Consiglio regionale della Sardegna, i risultati della ricerca sullo stato dell’arte dell’informazione in Sardegna, commissionata dal Corecom Sardegna all’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con la direzione scientifica della Professoressa Mariagrazia Fanchi.
L’indagine ha mappato canali e contenuti e ha ricostruito i processi attraverso i quali i cittadini si informano, con attenzione a includere strumenti e formati innovativi o non convenzionali.
«La ricerca sull’informazione in Sardegna rappresenta per noi la realizzazione piena di una delle nostre finalità – dichiara il presidente del Corecom Sardegna Sergio Nuvoli – È un risultato a cui abbiamo puntato con determinazione fin dall’inizio del mandato. Emerge un quadro estremamente vitale, vario e professionale in cui lavorano ogni giorno centinaia di professionisti».
Tra i risultati emerge che prima che italiana o europea, la maggioranza dei sardi si sente sarda (57%). I temi nell’agenda dei cittadini sardi sono diversificati, tutti però seguono le notizie su meteo e traffico (96%), una maggioranza si informa regolarmente sugli eventi a livello locale (55%), molti seguono costantemente politica, cronaca nera e sport. Lavoro, innovazione ed economia intercettano una nicchia imprenditoriale e maschile.
Anche la Sardegna risente della più ampia dinamica che vede una crescente propensione alla fruizione di testate online a detrimento di quelle cartacee.
Il giudizio complessivo sul sistema dell’informazione locale (grafico 6 allegato) è nettamente positivo per quanto concerne la chiarezza dei contenuti, adeguata per l’82% del campione, e prevalentemente positivo per quanto riguarda la loro veridicità (66%) e per il loro livello di approfondimento (61%).
L’informazione ricevuta attraverso Tv, quotidiani e radio riscuote soddisfazione maggioritaria tra il 70 e il 78% del campione, superiore a quella accordata ai nuovi media (grafico 7 allegato). In particolare, i podcast e i contenuti prodotti dagli influencer, perlomeno in fatto di informazione locale, riscuotono un giudizio diviso: oltre il 45% degli intervistati si ritiene insoddisfatto.
PER APPROFONDIRE
Di seguito è possibile scaricare le slide mostrate durante la presentazione in formato pdf.