Dopo l’aggressione dei tifosi della Sambenedettese ai danni dei giornalisti di Vera Tv, il segretario del Sindacato giornalisti marchigiani, Giovanni Rossi, ha fatto visita all’emittente locale per esprimere la solidarietà del sindacato ai redattori e collaboratori della testata. ““Alle istituzioni tutte il compito di darsi una bella svegliata. Alle forze dell’ordine quello di garantire l’ordine pubblico”, è l’appello del Sigim.
Il segretario del Sigim, Giovanni Rossi, ha incontrato ieri
i giornalisti e l’editore di Vera Tv, l’emittente interregionale Marche/Abruzzo
con base a San Benedetto del Tronto oggetto, lunedì scorso, di una violenta
aggressione di ultrà della Sambenedettese che hanno cercato di impedire la
messa in onda della trasmissione dedicata al campionato di serie B di calcio
che vede protagoniste Ascoli, Pescara e Lanciano.
“La vergognosa caccia al conduttore Peppe Ercoli, costretto ad andarsene –
scrive il Sigim – in quanto ‘ascolano’ in terra ‘straniera’, e il contemporaneo
assalto agli ospiti (che solo in parte
hanno potuto raggiungere lo studio), se da un lato non hanno impedito la messa
in onda della trasmissione (garantita dai redattori già in sede), dall’altro
hanno ribadito quanto sia problematico e pericoloso fare oggi informazione
territoriale, un servizio ‘pubblico’ fondamentale i cui rischi e pesi sono
esclusivamente a carico di giornalisti ed editori, nella totale indifferenza
delle comunità locali”.
“Forse per assuefazione – prosegue la nota del sindacato marchigiano – ai
deliri da campanile che affliggono da sempre questa regione, pochissimi
sembrano aver colto la gravità dell’accaduto. Non si è trattato questa volta
della pur tragica e abituale caccia ultrà al giornalista ‘nemico’ o, come etica
impone, ‘non tifoso’ e per questo sgradito. Si è trattato stavolta di un fatto
molto più grave: il protervo tentativo di un manipolo di tifosi, debolmente
contenuti dalle forze dell’ordine, di impedire lo svolgimento ‘a casa propria’,
cioè casa Samb, di una trasmissione dedicata ad ‘altri’. Il tentativo violento
e inaccettabile di condizionare le scelte editoriali e la vita economica di
un’emittente che dà lavoro a 22 persone, e che si sforza pur tra mille
difficoltà di stare sul mercato, è per fortuna fallito. Ma le isolate e deboli
voci di condanna che si sono levate dal territorio con l’eccezione di
Rifondazione comunista di San Benedetto e del Pd di Ascoli Piceno - e
l’assordante silenzio dei maggiori sindaci, delle istituzioni e degli altri
partiti locali - testimonia che in questa regione è in atto un progressivo
sfaldamento dei valori costituzionali e sin qui ritenuti intangibili”.
“Alle istituzioni tutte – è l’appello del Sigim – il compito di darsi una bella
svegliata. Alle forze dell’ordine quello di garantire l’ordine pubblico. Il
Sigim auspica che la prossima puntata della trasmissione di Vera Tv dedicata al
campionato di serie B di calcio, prevista per lunedì 21 settembre, possa svolgersi
regolarmente e senza incidenti. In caso contrario, organizzerà una ‘scorta
mediatica’ dando al caso San Benedetto il rilievo nazionale che merita e che
servirà a tutelare la libertà di informazione e la piena sicurezza dei
colleghi”.
“Ai redattori e ai collaboratori di Vera Tv – conclude la nota – ribadiamo la
nostra piena solidarietà e la spinta ad andare avanti reagendo con
professionalità ad ogni intimidazione”.