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Fnsi 24 Giu 2003

Russia: in corso di approvazione una serie di emendamenti restrittivi della libertà di stampa. Il commento del Cpj: “Un passo verso l’autocensura di un’informazione già politicizzata”

Russia: in corso di approvazione una serie di emendamenti restrittivi della libertà di stampa. Il commento del Cpj: “Un passo verso l’autocensura di un’informazione già politicizzata”

Russia: in corso di approvazione una serie di emendamenti restrittivi della libertà di stampa. Il commento del Cpj: “Un passo verso l’autocensura di un’informazione già politicizzata”

Fonte: Informazione Senza Frontiere Traduzione: Sara Mannocci Il 18 giugno scorso la Camera Bassa del parlamento russo ha approvato una serie di emendamenti che potrebbero seriamente compromettere la possibilità dei media di fornire un’adeguata copertura mediatica delle prossime elezioni parlamentari, nel dicembre 2003, e di quelle presidenziali, nel febbraio 2004. Il progetto di legge rafforzerebbe il potere del Ministero dell’Informazione, della Commissione Centrale per le elezioni (CEC) così come delle commissioni regionali, di censurare durante la campagna elettorale le dichiarazioni e i commenti politici che appaiano “non obiettivi”. L’agenzia di stampa Itar-Tass ha riferito che il prossimo 25 giugno il progetto passerà alla Camera Alta del Parlamento, il Consiglio della Federazione, e in caso di voto positivo spetterà al Presidente Putin convertire il provvedimento in legge. Secondo il Presidente della CEC, Aleksandr Veshnayakov, gli emendamenti proposti vogliono combattere alcune pratiche illegali in uso durante le campagne elettorali, in particolare la tendenza dei partiti politici a corrompere i giornalisti invitandoli a scrivere articoli favorevoli per i propri candidati e negativi nei confronti degli oppositori. In ogni caso il provvedimento va a colpire l’attività dei giornalisti e non l’azione dei politici. “L’informazione indipendente in Russia è già fortemente politicizzata” ha commentato il direttore esecutivo del Committee to Protect Journalists (CPJ), Ann Cooper, “chiediamo quindi al Consiglio di rigettare il disegno di legge, che porterà solo a diffondere l’autocensura e a privare i cittadini del diritto di accedere alle informazioni e alle varie opinioni sull’andamento delle elezioni”.

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