Rinvio discussione
ddl Gasparri
a settembre:
perché audizioni
solo di Fieg e Rai?
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: "Prendiamo atto del rinvio della discussione sul ddl Gasparri a settembre, da parte delle commissioni riunite cultura e trasporti della Camera. La decisione del Presidente della Camera Casini, di proporre alla Conferenza dei Capigruppo di calendarizzare l'esame del ddl in aula il 18 settembre, va accolta con rispetto anche perché consente di approfondire i diversi problemi che la legge pone e che hanno suscitato forte perplessità in diversi settori del mondo politico e sociale. Sorprende però che siano previste, alla ripresa dopo la pausa estiva, soltanto le audizioni delle autorità di garanzia e dei vertici della Fieg e della Rai, mentre sono state escluse le rappresentanze di decine di migliaia di lavoratori del settore della comunicazione. La Fnsi, in una lettera firmata da me e dal Presidente Franco Siddi, ha formalmente chiesto di essere ascoltata in una lettera inviata il 25 luglio ai Presidenti delle Commissioni, Paolo Romani e Ferdinando Adornato, ed ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari. Analoghe richieste sono state formulate dall'Usigrai. Deve essere chiaro ai soggetti istituzionali interessati che il Sindacato dei Giornalisti non intende delegare a nessuno, tanto meno alla Federazione degli Editori e alla Rai, di rappresentare le preoccupazioni della categoria. Peraltro, se convergenze di opinioni si sono parzialmente registrate con i vertici della Fieg, l'assenza di prese di posizione dei vertici della Rai continua a preoccuparci. Riteniamo che sia indispensabile correggere quello che ci pare un grave errore da parte degli uffici di Presidenza delle due Commissioni Parlamentari".