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Rinnovo Cda Rai, Usigrai: «Massimo sostegno a Riccardo Laganà »
Usigrai 30 Apr 2021

Rinnovo Cda Rai, dall'Usigrai «massimo sostegno a Riccardo Laganà »

I rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico riconoscono al consigliere uscente di aver lavorato bene, «sempre al nostro fianco in tutte le lotte per la difesa dell'autonomia e dell'indipendenza della Rai». Questo «non è il momento dell'"io", ma del "noi". È il momento dell'unità », rilevano.

«Il consigliere uscente Riccardo Laganà ha lavorato bene. Lo abbiamo sempre trovato al nostro fianco in tutte le lotte per la difesa dell'autonomia e dell'indipendenza della Rai Servizio Pubblico. Siamo certi che questo lavoro sarà riconosciuto dalle lavoratrici e dai lavoratori della Rai anche alle prossime elezioni». Lo scrive in una nota l'Usigrai, precisando che «non esprimerà alcun candidato» per l'elezione dell'organismo, «perché questo non è il momento delle candidature di bandiera», e che le altre rappresentanze sindacali interne non hanno raccolto la proposta di una candidatura unitaria.

«Non è il momento dell'"io", ma del "noi" – si legge nella nota –. È il momento dell'unità. Avevamo lanciato la proposta di una candidatura unitaria, come atto di responsabilità collettivo in favore del bene comune Rai Servizio Pubblico. Ma non è stata raccolta. Quindi riteniamo che la scelta più opportuna oggi sia assicurare il massimo sostegno al Consigliere uscente Laganà: al vertice che verrà è necessario dare il segnale di compattezza intorno al Consigliere che in questi 3 anni ha tenuto la barra dritta sulla difesa del Servizio Pubblico. Laganà ha maturato una esperienza che sarà preziosa nel prossimo mandato e che sarebbe quindi miope disperdere».

Intanto, prosegue l'Usigrai, «i partiti si apprestano ad eleggere il nuovo vertice Rai con le vecchie regole, quelle della Legge Renzi, che sostanzialmente consegnano il Servizio Pubblico nelle mani del governo. Ci auguriamo che almeno salvino le apparenze facendo una discussione aperta e pubblica sui profili da scegliere, sui curricula, anche in funzione del ruolo, dei fini e della missione della Rai per i prossimi 3 anni».

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