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Cronaca 19 Lug 2007

Rignano Flaminio, terremoto sul Tg5 per il filmato trasmesso da Mimun Serventi Longhi: “Superato il limite di discrezionalità” Le polemiche

"Il Garante della privacy intervenga al più presto, se non è già intervenuto, dopo quanto mandato in onda dal Tg5 su Rignano Flaminio". L'appello è degli avvocati Franco Merlino e Antonio Cardamone, difensori di alcuni genitori dei bimbi in queste settimane oggetto di attenzione da parte degli psicologi infantili nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dal gip di Tivoli. "Ci chiediamo – fanno sapere i due legali - se abbiano una qualche valenza i richiami del Garante della privacy a tutela dei minori. Dal Garante noi auspichiamo un intervento drastico e immediato".

"Il Garante della privacy intervenga al più presto, se non è già intervenuto, dopo quanto mandato in onda dal Tg5 su Rignano Flaminio". L'appello è degli avvocati Franco Merlino e Antonio Cardamone, difensori di alcuni genitori dei bimbi in queste settimane oggetto di attenzione da parte degli psicologi infantili nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dal gip di Tivoli. "Ci chiediamo – fanno sapere i due legali - se abbiano una qualche valenza i richiami del Garante della privacy a tutela dei minori. Dal Garante noi auspichiamo un intervento drastico e immediato".

Quanto accaduto ieri, dopo il servizio del Tg5, sarà "denunciato alla procura di Roma". "Stupisce - proseguono i due penalisti - la contemporaneità della fuga di notizie con la conclusione della perizia sui primi quattro bambini" Commentando poi le dichiarazioni rilasciate dal direttore del Tg5 Clemente Mimun ("le immagini da qualche parte saranno arrivate...") Merlino e Cardamone si chiedono "a chi possa giovare questa messa in onda. Senza dimenticare che devono essere sentiti dai periti altri quindici bambini i quali potrebbero essersi accorti, grazie al servizio del Tg5, che al di là dei vetri ci sono persone che possono vederli e sentirli". (AGI) SERVENTI LONGHI (FNSI): SUPERATO LIMITE DISCREZIONALITA’ MA PREOCCUPATO PER TEMPESTIVO INTERVENTO GARANTE E MAGISTRATURA Le dimissioni di Clemente Mimun da direttore del Tg5? "Io non le chiedo, perché non spetta a me, né tantomeno alla politica chiederle, visto che lavora in un'azienda privata ma, pur non avendo visto ieri sera il video, ho la netta sensazione che il limite della discrezionalità sia stato superato". Paolo Serventi Longni, segretario generale della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), interviene a proposito delle immagini dei bambini di Rignano Flaminio, mandate in onda nell'edizione di ieri sera del Tg5, e ammette che, in questo periodo, "è difficile difendere i giornalisti italiani dalle aggressioni di certi ministri, di certe leggi, di una parte della magistratura se i comportamenti dei colleghi non sono più che cristallini". Il segretario della Fnsi considera, pertanto, "opportuno che il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti del Lazio abbia chiesto di acquisire il filmato del Tg5 per poter esprimere una valutazione che, a mio avviso, non può che essere più che rigorosa". Serventi Longhi, che si riserva di visionare quanto prima il video incriminato, tiene a precisare che, "dal punto di vista della Fnsi vi è un problema di rispetto delta Carta di Treviso", ovvero del protocollo che fu firmato il 5 ottobre 1990 da Ordine dei giornalisti, Federazione nazionale della stampa italiana e Telefono azzurro con l'intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia. E sottolinea che non bisogna trascurare il "fattore riconoscibilità" dei bambini che, come avviene nel caso del piccolo comune di Rignano Flaminio, alle porte di Roma, vivono in un contesto sociale limitato. Serventi Longhi esprime anche "preoccupazione" per "il tempestivo intervento del Garante della privacy e della magistratura'': i giornalisti, infatti, è la sua conclusione, "rispondono all'organo di tutela deontologica della categoria", ossia l'Ordine. (DIRE) GARANTE PRIVACY AVVIA ISTRUTTORIA SU FILMATO TG5 Il Garante per la Privacy ha avviato un'istruttoria sul video trasmesso ieri sera dal Tg5 con immagini della perizia effettuata dai consulenti della procura di Tivoli su quattro bambini di Rignano Flaminio, presunte vittime di abusi. Lo annuncia lo stesso Garante precisando che personale dell'Autorità si è già recato nella sede del Tg5 per acquisire copia del filmato trasmesso ieri sera. (ADNKRONOS) MIMUN, NON C'È STATA ALCUNA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY ''Non c'è stata alcuna violazione della privacy, altrimenti quel video non l'avremmo mostrato''. Lo ha dichiarato il direttore del Tg5, Clemente Mimun, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. ''Si è trattato di un tentativo, secondo me riuscito, di spiegare in quale contesto si è svolto l'incidente probatorio. Nel dvd si vedono la stanza con i giocattoli e i vetri oscurati, i bimbi sono ripresi solo di spalle, non si sente nemmeno una parola''. ''Mi è sembrato un bel colpo giornalistico'', ha aggiunto. ''Non c'è nemmeno un'immagine che possa far riconoscere uno dei bambini'', ha detto, ''sono le solite polemiche banali''. ''Gli avvocati - ha concluso - chiedano le dimissioni di chi vogliono. E poi le immagini da qualche parte saranno arrivate. (ADNKRONOS) TUCCI (ODG LAZIO), ABBIAMO RICHIESTO VIDEO A TG5 'QUANDO L'AVREMO VISTO DECIDEREMO SE PRENDERE PROVVEDIMENTI' "Abbiamo richiesto il filmato trasmesso dal Tg5. Quando l'avremo visto potremo dire se ci sono state violazioni o meno e decidere se prendere provvedimenti". È quanto ha annunciato all'ADNKRONOS Bruno Tucci, presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio, in merito al video trasmesso ieri sera dal Tg5 sull'incidente probatorio sui bambini vittime di presunti abusi nella scuola 'Olga Rovere' di Rignano Flaminio. (ADNKRONOS) UNICEF ITALIA, TG5 HA LESO DIRITTI INFANZIA Il servizio del Tg5 sui bambini di Rignano Flaminio, che si ipotizza vittime di abusi sessuali, ha leso "i diritti dell'infanzia, oltre il buon senso". È quanto ha affermato Antonio Sclavi, presidente del comitato italiano per l'Unicef, intervistato a margine del forum su "I bambini, le donne", promosso dalla Regione Toscana. "Quella di Rignano è una vicenda nata male da cui non so cosa la magistratura possa tirare fuori - ha detto Sclavi -, non sta a noi chiedere le dimissioni del direttore ma ribadiamo la necessità della nomina del garante dell'infanzia, con poteri sanzionatori". Secondo il rappresentante dell'Unicef serve una "nuova cultura" basata non semplicemente sulla difesa dei bambini ma sul rispetto dei diritti dell'infanzia. Per questo occorrerebbe arrivare in tempi brevi all'approvazione della legge che istituisca il garante. "Attualmente ci sono in parlamento 5 proposte di legge - ha concluso Sclavi - e la commissione bicamerale per l'infanzia ha preso l'impegno a riunirle e farne una sola. Spero si possa arrivare ad una conclusione nel giro di qualche mese, anche senza il passaggio in aula". (AGI) AIART E DON DI NOTO CONTRO IL TG5 "L'iniziativa della Privacy sul filmato del Tg5 è più che mai opportuna. Bisogna fare chiarezza su questa vicenda ed evitare che i bambini subiscano contraccolpi. Ora intervenga anche l'Authority per le Comunicazioni per le questioni che le competono". In una nota diffusa oggi lo chiede Luca Borgomeo, presidente dell'Aiart, associazione cattolica di telespettatori in merito alla trasmissione di un filmato sulle perizie sui bambini di ieri al Tg5. "Non vorremmo – spiega l'Aiart - che su un fatto così delicato si continuasse a fare informazione di parte o poco corretta, come alcuni organi di stampa hanno fatto nelle settimane scorse - conclude Borgomeo - Serve il massimo rispetto per i piccoli ed è giusto che il Garante indaghi affinché si sappia se vi sono state violazioni alle normative". "Queste notizie, di vicende così dolorose e drammatiche, non aiutano nessuno", sottolinea da parte sua don Fortunato Di Noto, il prete antipedofilia fondatore dell'associazione 'Meter'. "Per fortuna - prosegue don Di Noto - i processi non si fanno in tv, anche se su questa vicenda moltissimi si sono serviti di questo mezzo. Noi di Meter seguiamo decine di casi, ma non permettiamo che, sia prima che dopo e soprattutto in fase processuale, sia sbandierato il dolore dei bambini, delle famiglie e la presunta colpevolezza, fino a prova contraria". Secondo il fondatore di 'Meter', "è doppiamente doloroso, soprattutto per tanti che si occupano di tutela dell'infanzia, vedere come la vicenda di Rignano sia stata gestita in questo modo fin dall'inizio. Invito la Procura di Tivoli - conclude il sacerdote - a indagare e mi auguro che ci sia giustizia giusta per tutti, soprattutto per i bambini, e sia fatta chiarezza su una vicenda che impone maggiore equilibrio e sostegno, per altri casi che speriamo non accadano mai". (AGI) MASTELLA, TESTA MIMUM? SCIOCCHEZZA ''Non condivido la trasmissione del filmato'' sulla perizia psicologica dei bambini, presunte vittime di pedofilia nella scuola di Rignano Flaminio, ''ma da qui a chiedere la testa di Mimum mi sembra una sciocchezza. Non esiste''. Così il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, interviene sulla polemica relativa alla trasmissione, ieri sera, sul Tg5, dei filmati con le perizie psicologiche dei bambini. Il ministro della Giustizia sottolinea: ''Bisogna stare attenti: l'informazione è una cosa importante e fondamentale in una democrazia. Però - aggiunge - ciò deve avvenire con le garanzie dovute e debite, soprattutto verso i minori''. (ANSA). DELLA VEDOVA, CACCIA A STREGHE CONTRO TG5 ''In una inchiesta come quella di Rignano Flaminio che è stata gestita mediaticamente, anche sul versante giudiziario, come una vera e propria caccia alle streghe, era forse inevitabile che nel mirino dei 'cacciatori' finisse una testata giornalistica interessata a capire e a far capire ai telespettatori cosa sta davvero succedendo''. Lo afferma Benedetto Della Vedova, deputato di Fi e presidente dei riformatori Liberali, commentando le polemiche sulla decisione del Tg5 di trasmettere nell'edizione delle 20 di ieri un filmato sull'incidente probatorio dell'inchiesta sui presunti abusi sui bambini nella scuola di Rignano Flaminio. ''La difesa di Minum è ineccepibile - aggiunge Della Vedova - Non si sentono le voci, non si riconoscono i bambini. Non si è violato alcun diritto alla riservatezza, né si è esposta alla curiosità morbosa del pubblico la sofferenza delle vittime. Se qualche danno dovesse venire dall'iniziativa del Tg5, sarà solo a causa delle reazioni spropositate e strumentali''.(ANSA) SALTAMARTINI (AN), BASTA USARE I BAMBINI ''Possibile che ancora oggi, nel terzo millennio, non si comprenda che la vera parte debole della nostra società sono i bambini? Possibile che non ci si renda conto che noi abbiamo il dovere di difendere innanzitutto i minori prima di qualsiasi altra cosa?''. È il commento di Barbara Saltamartini, coordinatrice delle donne di An, sul video trasmesso ieri sera dal Tg5 che ritrae i bambini durante gli interrogatori nell'ambito dell'inchiesta sui presunti abusi nella scuola di Rignano Flaminio. ''Sono nauseata, qui non si tratta di scegliere da che parte stare, se con le famiglie dei bambini coinvolti, con le maestre della scuola di Rignano o con la redazione del Tg5, qui si tratta - spiega Saltamartini - di sancire una volta per tutte che i bambini non possono essere usati per soli fini mediatici, che così facendo si 'abusa' di loro''. ''Anche a seguito di quest'ultimo fatto - dichiara l'esponente di An - è più che mai prioritario un intervento parlamentare per porre fine a questi episodi. Occorre, come An sta chiedendo da mesi, che la commissione presieduta da Anna Serafini si impegni per licenziare il testo sul Garante nazionale per l'Infanzia e che il governo si decida finalmente a convocare l'Osservatorio nazionale contro la pedofilia, costituito, ormai, più di un anno fà'. ''An sta chiedendo da mesi di velocizzare i tempi per l'approvazione. Se questo non accadrà ancora una volta - conclude Saltamartini - si contribuirà a ledere i diritti di un'infanzia sempre più abbandonata, vittima innocente di una società malata in cui tutto può accadere e nessuno paga''. (ANSA)

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