Entra nel vivo il confronto sul disegno di legge di riforma della Rai. La Commissione Comunicazioni del Senato ha infatti avviato la discussione generale sulla proposta del governo con l’intenzione di concludere il confronto tra mercoledì e giovedì della prossima settimana.
La Commissione ha inoltre deciso il termine entro il quale sarà possibile
presentare emendamenti al testo, il 5 giugno, e programmato le prossime due
convocazioni: mercoledì 3 giugno, una il pomeriggio e una la sera. L’obiettivo
dichiarato è quello di accelerare i tempi per arrivare a spostare la
discussione in Aula tra il 15 e il 20 giugno ed approvare entro fine mese il testo
che dovrà poi passare alla Camera.
Anche se il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per
il momento in maniera solo ufficiosa e sarà comunicato ufficialmente dal
presidente della Commissione, Altero Matteoli, solo al termine della
discussione generale la prossima settimana.
Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, intervenuto in
Commissione, ha intanto invitato i parlamentari a rispettare i tempi prefissati
anche tenendo conto dell'esigenza della Camera di discutere la proposta. Resta
da vedere quanto influiranno sulla serrata tabella di marcia le incognite
legate all'atteggiamento dell'opposizione, al numero di emendamenti al testo
che saranno presentati e alla lunga lista di provvedimenti che devono essere
discussi in aula, dalla riforma degli appalti alla riforma della scuola, dalla
riforma costituzionale alle nuove norme sull'omicidio stradale.
Sarà, ad ogni modo, l’assemblea dei capigruppo a decidere il calendario, ma
l'obiettivo dei parlamentari della maggioranza è consegnare un testo blindato
all'aula, che venga licenziato nel giro di pochi giorni. Se tale disegno andrà
in porto, alla Camera potrebbero bastare una ventina di giorni per l’approvazione
definitiva del provvedimento, senza apportare modifiche al testo.
L'intento del governo è arrivare al via libera alla riforma entro luglio per
poi procedere al rinnovo dei vertici presumibilmente al rientro dalle vacanze
estive, considerando i tempi tecnici per le votazioni dei sette membri del cda
della tv pubblica da parte di Camera, Senato, governo e assemblea dei
dipendenti e visto anche che, nel frattempo, i vertici della Rai sono in regime
di prorogatio dopo che l'Assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio del
2014, senza convocare alcuna data per la nomina dei nuovi vertici Sullo sfondo
resta sempre la minaccia del premier di andare al rinnovo con la legge Gasparri
qualora la riforma finisca nella palude.
Chi volesse approfondire, infine, trova qui il testo della memoria congiunta
presentata in Commissione da Fnsi e Usigrai il 20 maggio.
RAI: GIACOMELLI, RINNOVO VERTICI PRIMA DELLA PAUSA ESTIVA
"La proroga automatica" dei vertici Rai "può durare quanto decidono i soci. Spero che riusciamo a fare il cambio prima della pausa estiva". Lo ha detto il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli a Radio24. La riforma della governance della Rai, ha detto Giacomelli, "in questo momento è in commissione al Senato, è ragionevole immaginare che a metà giugno vada in aula al Senato e entro luglio ha detto il presidente del consiglio che si avrà l'approvazione parlamentare". (Ansa – Roma 28 maggio 2015)