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Fnsi 03 Dic 2002

Reporters sans frontières lancia una petizione internazionale per la liberazione di alcuni giornalisti in Bangladesh

Reporters sans frontières lancia una petizione internazionale per la liberazione di alcuni giornalisti in Bangladesh

Reporters sans frontières lancia una petizione internazionale per la liberazione di alcuni giornalisti in Bangladesh

Reporters sans frontières ha messo online sul suo sito Internet (www.rsf.org) una petizione indirizzata al Primo ministro del Bangladesh, Begum Khaleda Zia, nella quale si chiede la liberazione di Saleem Samad, corrispondente di Reporters sans frontières, di Zaiba Malik e di Bruno Sorrentino, entrambi reporter della rete televisiva britannica Channel-4, del loro traduttore, Pricilla Raj, e dell’autista della troupe, Mujib. I giornalisti e i loro collaboratori sono detenuti, in un luogo tenuto segreto dalla polizia di Dhaka, con l’accusa di “sedizione” e rischiano tutti la pena di morte. Reporters sans frontières chiede alla comunità giornalistica internazionale, ai difensori dei diritti umani e all’opinione pubblica di firmare questa petizione a favore della liberazione della troupe di Channel-4. I giornalisti, anche quando lavorano senza il visto “per la stampa” o senza particolari accrediti, non devono, in nessun caso, essere considerati come dei “pericolosi cospiratori” impegnati in “attività clandestine”. L'organizzazione per la difesa della libertà di stampa ricorda che il Bangladesh ha ratificato il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, tra cui l’art. 19 che garantisce la libertà di stampa. Il 3 dicembre alle ore 11, si terrà una manifestazione davanti al Circolo della Stampa di Dhaka contro la detenzione dei giornalisti arrestati.

@fnsisocial

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