Nuova aggressione a un fotogiornalista impegnato nel coprire un fatto di cronaca . E' accaduto ieri mattina a Brescia al collega Filippo Venezia, 39 anni, pubblicista, mentre stava riprendendo, davanti al Tribunale della città lombarda, l'arrivo di Enrico Preziosi, industriale dei giocattoli ed ex presidente del Calcio Como e patron del Genova
Nuova aggressione a un fotogiornalista impegnato nel coprire un fatto di cronaca . E' accaduto ieri mattina a Brescia al collega Filippo Venezia, 39 anni, pubblicista, mentre stava riprendendo, davanti al Tribunale della città lombarda, l'arrivo di Enrico Preziosi, industriale dei giocattoli ed ex presidente del Calcio Como e patron del Genova, accusato di una serie di gravi violazioni nei suoi ruoli di responsabile di compagini sportive e attualmente agli arresti domiciliari in una sua villa sul lago di Garda . Filippo Venezia è stato aggredito mentre si stava avvicinando all'industriale, assieme ad altri due fotogiornalisti di Ansa e Associated Press, per documentare il suo ingresso a palazzo di giustizia. Preziosi gli si è parato contro e dopo avergli messo pesantemente una mano contro l'obiettivo della fotocamera, con l'altra gli ha sferrato una potente sberla in pieno viso, centrandogli un occhio. Dopo l'aggressione il collega è finito al pronto soccorso dell'Ospedale Civile di Brescia dove i medici, dopo averlo medicato, lo hanno dimesso giudicandolo guaribile in quattro giorni. L'attimo della sberla di Preziosi è stato fotografato dagli altri due colleghi presenti ed oggi le immagini dell'accaduto sono state pubblicate da diversi quotidiani. Sull'accaduto è intervenuto con fermezza Giovanni Negri, presidente dell'Associazione lombarda dei giornalisti. "L'Associazione lombarda dei giornalisti e il suo Gruppo di specializzazione dei giornalisti dell'informazione visiva - ha scritto in un comunicato il presidente Alg - esprimono la loro piena solidarietà al collega fotoreporter Filippo Venezia aggredito e ferito ieri a Brescia da Enrico Preziosi, ex presidente dell'A.C. Como". "L'Alg nell'occasione - sottolinea Negri - ricorda che minacce e violenze nei confronti dei giornalisti, vanno sempre condannate e perseguite come autentici attentati al diritto dei cittadini ad un'informazione libera da qualsiasi genere di condizionamento". "Tutto questo - conclude il comunicato del presidente Alg - in un momento di estrema delicatezza nel quale sono sempre più evidenti i segnali di una pericolosa tendenza dei poteri forti ad imbavagliare e condizionare l'autonomia di giornalisti e giornali". Dopo l'aggressione il collega Filippo Venezia ha denunciato l'accaduto anche a Franco Abruzzo, presidente del Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti , organismo istituzionale che tra i suoi ruoli e doveri ha anche quello di perseguire, nell'interesse dei lettori, chi cerca di ostacolare, soprattutto se con la violenza, lavoro ed autonomia dei giornalisti. Saluti, Amedeo Vergani, presidente Gsgiv dell'Alg