Il Comitato di redazione di Rcs Periodici, il Consiglio dei delegati, i rappresentanti sindacali di IoDonna e i rappresentanti sindacali di Oggi hanno esaminato i dati emersi dai Piani editoriali e dal Bilancio 2008 della Società, comunicati e illustrati dall’Azienda nelle ultime settimane.
Tutte le rappresentanze sindacali di Rcs Periodici rilevano come lo scorso anno, pur nell’avvio di una congiuntura economica internazionale sfavorevole, la Rcs Periodici abbia chiuso l’esercizio con un utile di bilancio (6,8 milioni di euro), per il dodicesimo anno consecutivo. Il prosieguo delle difficoltà del mercato, in particolare pubblicitario, secondo le stime dell’Azienda avrebbe determinato una flessione delle entrate nel primo trimestre 2009 pari a circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2008, che però aveva registrato risultati in crescita (+10% sui primi tre mesi del 2007). Autorevoli analisti ed esperti internazionali, lo stesso Governo italiano e pure le organizzazioni degli imprenditori sostengono, tuttavia, che la crisi economica globale potrebbe aver già toccato il suo punto più alto e che nella seconda metà del 2009 si potranno registrare i primi segnali positivi di una ripresa. Questa situazione di difficoltà di mercato va a incidere su una condizione di salute complessivamente buona di Rcs Periodici e delle sue testate. E rappresenta con tutta evidenza il risultato di una congiuntura transitoria che il primo Gruppo editoriale italiano - che da sempre trae la sua forza anche economico-finanziaria e il suo prestigio dalla presenza consolidata nel settore dei giornali periodici, tanto quanto nel mondo dei quotidiani – non può che affrontare con l’obiettivo primo di rafforzare le sue posizioni. Le rappresentanze sindacali si aspettano che Rcs Mediagroup imposti una forte azione di rilancio, che consenta di far ripartire con maggiore forza competitiva tutte le attività dell’Azienda, non appena superato il momento temporaneo di difficoltà del mercato dell’editoria. Eventuali interventi, cui l’Azienda – come dichiarato pubblicamente anche dall’amministratore delegato del Gruppo, Antonello Perricone – starebbe lavorando in questi giorni, dovranno quindi puntare a cogliere e utilizzare a pieno le opportunità offerte dalla crisi attuale. In particolare, Rcs Periodici dovrà consolidare le attività che negli ultimi anni si sono rivelate redditizie, difendere le testate e il patrimonio culturale che rappresentano, e sviluppare nuovi progetti e iniziative anche multimediali, ponendo al centro il lavoro giornalistico e utilizzando al meglio professionalità, saperi ed esperienze acquisite. Qualunque operazione ipotizzata dovrà in ogni caso partire da un’analisi dettagliata di tutte le voci di costo del bilancio dell’Azienda e delle singole testate, a cominciare dalle spese variabili e da quelle costose aree di inefficienza segnalate in questi anni proprio dai rappresentanti sindacali. Il sindacato dei giornalisti si dichiara invece sin da ora totalmente indisponibile a un confronto con l’Azienda su progetti che prevedano interventi drastici, che utilizzino in maniera strumentale dati congiunturali o che facciano ricadere sulle redazioni e sui colleghi gli errori e le scelte sbagliate del management. Il sindacato si opporrà quindi in ogni modo a ipotesi di tagli strutturali e definitivi. Le rappresentanze sindacali di Rcs Periodici Milano, 13 maggio 2009