Rai, Usigrai: "Saltate
del tutto le regole
per le nuove assunzioni
Serve un intervento
urgente della commissione
parlamentare di vigilanza"
In Rai ''stanno saltando definitivamente le regole che dovrebbero assicurare correttezza e trasparenza nelle assunzioni di giornalisti''. Lo denunciano l'esecutivo Usigrai e il coordinamento dei giornalisti a tempo determinato. In questi ultimi giorni, rendono noto Usigrai e coordinamento dei precari, i comitati di redazione di alcune testate ''si sono visti comunicare dai rispettivi direttori i nominativi di colleghi destinati all'assunzione: in troppi di questi casi c'e' una esplicita violazione dei criteri consolidati (anzianita' di precariato, provenienza dalle Scuole di giornalismo, territorialita')''. Clamoroso per il sindacato, ''il caso che si registra a Rai Sport, dove una delle due assunzioni annunciate premia un'anzianita' contrattuale di gran lunga inferiore a quella di numerosi altri collaboratori della testata''. Ma episodi simili, aggiunge l'Usigrai, ''si registrano in altre redazioni, mentre ai danni dei precari di RaiNews24 vengono messi in atto comportamenti gravemente vessatori''. Ora, considera il sindacato, ''si ha la conferma del motivo che ha indotto la Rai a far fallire, nelle scorse settimane, la trattativa sulle regole delle assunzioni e delle collaborazioni giornalistiche: l'azienda voleva avere le mani libere per operazioni clientelari che un'intesa avrebbe impedito''. In questo modo ''la direzione generale e la direzione del personale si assumono la responsabilita' non soltanto di una gestione indecorosamente discrezionale degli accessi, ma anche dell'esplosione del numero delle cause in sede giudiziaria, che stanno pesando sul bilancio Rai come mai era accaduto in passato''. Usigrai e i Coordinamenti dei giornalisti Rai a tempo determinato chiedono un intervento urgente della Commissione Parlamentare di Vigilanza ''per ottenere il rispetto della risoluzione sul precariato che la Commissione stessa aveva approvato all'unanimita' a marzo e che la Rai ha fin qui disatteso''. (ANSA).