«Bene ha fatto la Direzione del Tg2 a scusarsi per il clamoroso errore di ieri su uno dei passaggi più delicati dell'attuale legislatura. Errori capitano a tutti. Ma forse bisognerebbe interrogarsi sul fatto che gli errori del Tg2 siano monodirezionali. Ieri sull'autorizzazione a procedere su Salvini. In passato sull'omissione sull'astensione del centrodestra alla costituzione della Commissione Segre. Oppure sulla citofonata di Salvini a quello che il Tg2 definì "spacciatore tunisino", salvo dover poi correre ai ripari con una rettifica. O ancora al ricorso a titoli come "clandestino" in violazione della Carta di Roma». È quanto si legge in una nota dell'Esecutivo Usigrai in merito a quel che è accaduto durante l'edizione delle 18.15 del Tg della seconda rete Rai di ieri, 30 luglio, quando, durante un collegamento, è stato detto che con il voto del Senato non era stata concessa l'autorizzazione a procedere, mentre l'Aula aveva autorizzato il processo a Matteo Salvini per il caso Open Arms.
«Errori monodirezionali – incalzano i rappresentanti dei giornalisti dl servizio pubblico – da parte di un Direttore che, all'indomani delle elezioni politiche di marzo 2018, pubblicò un post con un selfie accanto a Salvini con il titolo "amici". Abbiamo difeso con convinzione il Tg2 dalle interferenze dell'AgCom nell'autonomia editoriale e da una delibera pericolosa. Ma, come dicemmo allora, la questione editoriale esiste. Ed è di competenza di chi è titolato a vigilare che questa sia in armonia con linee, principi e valori del Contratto di Servizio, ovvero il Consiglio di Amministrazione. Ci chiediamo se l'Amministratore delegato, il Presidente, e i Consiglieri di Amministrazione abbiano qualcosa da dire».