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Fnsi 07 Feb 2003

Rai nega diretta a manifestazione per la pace: La protesta di Fnsi e Usigrai

Rai nega diretta a manifestazione per la pace: La protesta di Fnsi e Usigrai

Rai nega diretta a manifestazione per la pace: La protesta di Fnsi e Usigrai

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Quello che resta dei vertici della Rai, da tempo privi di ogni pur minima legittimazione, ha deciso di non assicurare la diretta alla manifestazione per la pace del 15 febbraio, limitando l’informazione al pur importante lavoro delle testate. Vorrà dire che milioni di cittadini si collegheranno con “La 7” o con le altre emittenti televisive o radiofoniche che garantiranno la cronaca di quello che si annuncia come uno dei grandi eventi di questa delicata fase di crisi internazionale. Il servizio pubblico, ancora una volta, rinuncia a svolgere la propria funzione assumendo sempre più spesso soltanto il ruolo di veicolo privilegiato ed esclusivo delle opinioni e delle volontà del governo italiano. Baldassarre, invece di richiedere le cassette di “Ballarò”, ipotizzando assurde sanzioni e censure, potrebbe prendere esempio da tutti i grandi network mondiali impegnati in queste ore in una informazione capillare su quello che sta accadendo nel mondo”. Roberto Natale, segretario Usigrai: “Con questa fobia per le dirette su eventi politici e sociali di rilievo, il vertice Rai sta assestando duri colpi alla legittimazione del servizio pubblico. Anche il 15 febbraio la Rai si appresta a lasciare il campo ad altre emittenti come “La7”, che una volta di più potranno intercettare l’interesse di tanti spettatori. Basterebbe la lettura della rassegna stampa di oggi per spingere la Rai ad un atteggiamento rispettoso dei suoi doveri di servizio pubblico: quotidiani del più diverso orientamento (dal “Corriere della Sera” a “Libero”, dal “Sole 24 Ore” ad “Avvenire”) sbeffeggiano la Rai per la mancata diretta dell’intervento del Segretario di Stato Usa all’Onu. Alla Rai non si chiede di schierarsi pro o contro le manifestazioni. Si chiede di dare conto in modo ampio del dibattito che c’è, in Italia e nel mondo, su un tema tanto drammatico. E invece questa Rai fa la scelta suicida di tacere”.

@fnsisocial

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