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Fnsi 21 Apr 2003

Rai, Giulietti (Ds): "Indicazioni chiare dal Cda per allontanare il sospetto di interferenze su giornalisti sgraditi"

Rai, Giulietti (Ds):"Indicazioni chiare dal Cdaper allontanare il sospettodi interferenzesu giornalisti sgraditi"

Rai, Giulietti (Ds):
"Indicazioni chiare dal Cda
per allontanare il sospetto
di interferenze
su giornalisti sgraditi"

«Domani il Cda della Rai avrà finalmente la possibilità di dare chiare indicazioni, nell'ambito delle sue prerogative di indirizzo e vigilanza, su quello che l'azienda intende fare rispetto alla sua presenza giornalistica all'estero». Lo dichiara Giuseppe Giulietti, esponente Ds e componente della Commissione Vigilanza. «Dopo mesi di voci, di singoli atti di rimozione di Corrispondenti esteri e di chiusura d'uffici disposti dalla Direzione Generale e mai discussi dal Consiglio, potremo finalmente conoscere il progetto editoriale Rai nel suo complesso. Sarà importante capire - continua Giulietti - come la Rai intenderà garantire una adeguata informazione post bellica da Baghdad o da altre aree strategiche del mondo sino a ieri trascurate (dalla Turchia all'Africa), e come intenda attrezzarsi alla copertura informativa del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea. Non appare comprensibile, a questo proposito - aggiunge Giulietti - l'ipotesi di trasferimento di giornalisti da Bruxelles ad altre sedi, scelta che indebolirebbe l'operatività della sede alla vigilia di maggiori impegni. Sembra anche incongrua la prevista chiusura di un osservatorio giornalistico come quello dei Balcani nelle cui competenze ricadono molti Paesi chiave per il futuro dell'Europa (dalla Turchia all'Ungheria). Estendere ed eventualmente razionalizzare, deve essere il criterio. È auspicabile il pieno utilizzo delle eccellenti professionalità maturate sul campo. Non è certo tempo di chiusure o censure. Al Consiglio e alla Direzione Generale -conclude l'esponente DS - chiedo di allontanare il legittimo sospetto di interferenze politiche a danno di professionisti non graditi alle forze di governo».(ANSA).

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