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Vertenze 24 Gen 2013

Quattro mensili e tv chiusi: inaccettabile apertura del confronto

L'Assemblea dei giornalisti della Mondadori, ascoltata la relazione del Cdr, ritiene grave e inaccettabile che l'Azienda  abbia aperto il confronto sullo stato di crisi - che prevede complessi interventi di riorganizzazione su gran parte delle testate - annunciando la chiusura di quattro mensili e della Uor Mondadori tv.Pur riconoscendo le difficoltà economiche dell'azienda e la natura strutturale della crisi dei  periodici, riteniamo vada fatto ogni sforzo possibile per tenere in vita i giornali. Pensiamo infatti che un editore come Mondadori debba continuare a presidiare tutti i segmenti di mercato.

L'Assemblea dei giornalisti della Mondadori, ascoltata la relazione del Cdr, ritiene grave e inaccettabile che l'Azienda  abbia aperto il confronto sullo stato di crisi - che prevede complessi interventi di riorganizzazione su gran parte delle testate - annunciando la chiusura di quattro mensili e della Uor Mondadori tv.
Pur riconoscendo le difficoltà economiche dell'azienda e la natura strutturale della crisi dei  periodici, riteniamo vada fatto ogni sforzo possibile per tenere in vita i giornali. Pensiamo infatti che un editore come Mondadori debba continuare a presidiare tutti i segmenti di mercato.

Una cosa vogliamo fin da ora mettere in chiaro: che il problema degli esuberi risultanti da eventuali chiusure e dalla riorganizzazione dovrà essere affrontato nella sua globalità al termine del confronto sullo stato di crisi. Non ci sono colleghi di testate più fortunate o meno, sommersi o salvati: tutti indossano la maglietta della Mondadori.
Valutiamo non sia accettabile che si porti avanti una discussione sullo stato di crisi senza che l'azienda dichiari quante risorse intenda investire nei periodici, e come ritenga rilanciare i giornali e sviluppare il digitale, portando nelle redazioni il lavoro giornalistico.
In questi anni l'azienda si è resa responsabile di ritardi strategici, di errori negli investimenti sui prodotti giornalistici e gestioni poco accorte anche all'interno delle singole redazioni, ad esempio con un uso smodato dei collaboratori. Non possiamo accettare che i costi di tutto ciò ricadano sui giornalisti.
Condividiamo e appoggiamo la linea del Cdr, e sostenuta da tutti i rappresentanti sindacali dei giornalisti Mondadori, di procedere a confronti tra le parti, testata per testata, in presenza del direttore, del Cdr e dei fiduciari.
Non accetteremo qualunque imposizione o decisione unilaterale da parte dell'Azienda e affidiamo al Cdr un pacchetto di 15 giorni di sciopero.
(Presenza stimata al momento del voto: più di 260 giornalisti tra Milano e Roma.
Mozione approvata con un solo voto contrario) SEGRATE, 23 GENNAIO 2013

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