Vent’anni fa, nel giugno 1991, con l’autoproclamazione d’indipendenza della Slovenia e con l’immediata risposta militare di Belgrado a presidio dei confini nazionali, si accendeva nei Balcani un conflitto fra i più cruenti del nostro temp foriera di profonde evoluzioni sulla scacchiera geopolitica internazionale, la guerra nell’ex Jugoslavia è stata motore di forti cambiamenti, non solo per gli assetti europei ma per la ridefinizione di nuovi e complessi equilibri in tutto il mondo. Dal confine del nord-est italiano, inviato della sede Rai Friuli Venezia Giulia, il giornalista Marco Luchetta aggiornava con le sue corrispondenze, fra il 1991 e il 1994, anche le principali testate nazionali del servizio pubblico radio-televisivo. Fino a quel tragico pomeriggio del 28 gennaio 1994, quando in un quartiere musulmano di Mostar, sotto la morsa dell’assedio serbo e croato, cadde vittima di una granata insieme ai colleghi della troupe Rai Fvg, Alessandro Ota e Dario D’Angelo.
Proprio mentre stavano realizzando un servizio per Tv7- Tg1 sui "Bambini senza nome", nati dagli stupri etnici o figli di genitori dispersi. Il loro sacrificio valse a salvare la vita di un bimbo bosniaco che oggi ha 22 anni.
Oggi, venerdì 28 gennaio 2011, nel ricordo della troupe Rai composta da Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D'Angelo, e del cineoperatore triestino Miran Hrovatin assassinato nel ’94 a Mogadiscio assieme alla giornalista Ilaria Alpi, riparte il Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta, istituito e promosso dalla Fondazione Luchetta, Ota, D'Angelo, Hrovatin per i bambini vittime della guerra in collaborazione con la RAI, dedicato alle prime linee dell’informazione, in Italia e nel mondo, rivolto ai giornalisti, ai telecineoperatori e fotoreporter che, nell’ambito della loro professione, si sono distinti per “l’opera di sensibilizzazione a favore dei bambini vittime di ogni forma di violenza, ponendo l’accento sui valori di solidarietà, pace e fratellanza”. Potranno concorrere i lavori pubblicati, trasmessi o diffusi tra il primo aprile 2010 e il 31 marzo 2011, che perverranno alla segreteria del Premio entro l’8 aprile 2011. Il bando dell’edizione 2011 è consultabile sui siti http://www.premioluchetta.it/ e http://www.fondazioneluchetta.org/ . “Ex Jugoslavia, vent’anni dopo” sarà il tema portante di una riflessione promossa dall’edizione 2011 del Premio Luchetta, affidata ad Antepremio 2011 nel countdown verso le fasi salienti della proclamazione delle terne finaliste: sarà il direttore di Limes Lucio Caracciolo, editorialista ed esperto di geopolitica fra i più autorevoli del nostro tempo, a coordinare la tavola rotonda in programma a Trieste nel mese di maggio, con la partecipazione di giornalisti, testimoni e protagonisti del sanguinoso conflitto nell’ex Jugoslavia. Un modo per rileggere e reinterpretare, anche in chiave di prospettive future, gli eventi che hanno impresso una svolta decisiva ai popoli europei. I vincitori del Premio Luchetta, organizzato da Leonardo Servizi e Comunicazione, saranno premiati in occasione dell’ottava Serata speciale “I Nostri Angeli”, come sempre, una vivacissima festa dell’informazione, con personalità di spicco del mondo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo. Nel corso della serata, che sarà ripresa e trasmessa da Raiuno, verranno consegnati i premi Marco Luchetta per i migliori reportage della tv e della carta stampata, Alessandro Ota per le migliori immagini, Miran Hrovatin per la miglior fotografia e Dario D’Angelo per il miglior servizio su giornali europei non italiani. Sono previsti inoltre speciali riconoscimenti, riservati a personalità che si sono distinte nella valorizzazione degli ideali ispiratori del Premio. La giuria del Premio Luchetta, presieduta dal direttore di Raiuno, Mauro Mazza, è composta dai direttori delle principali testate giornalistiche italiane.