La scrittura e la lettura sempre più veicoli di inclusione grazie al Premio Letterario Città di Castello. Si è tenuta lunedì 5 maggio 2025 nella sede della associazione culturale 'Tracciati Virtuali' la consegna del primo premio della sezione speciale riservata alle recluse e ai reclusi dei penitenziari italiani: 'Destinazione Altrove - La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo'.
«Grande emozione oggi - rilevano gli organizzatori - per aver potuto consegnare il premio al vincitore dell'edizione 2024, la 38ª, all'allora recluso nella Casa Circondariale di Rebibbia a Roma, Nicholas Lupo, autore del racconto 'Le cose come sono', al quale è stata concessa l'opportunità di ricevere il riconoscimento nella sede della associazione che promuove il premio letterario con il sostegno della Società Dante Alighieri e patrocinio del Comune, della Regione e Provincia di Perugia».
'La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo', promossa dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, dalla Società Dante Alighieri e dall'Associazione Culturale Tracciati Virtuali, ha iscritto opere (poesie e racconti brevi) provenienti da 22 istituti penitenziari del Paese con l'intento di contribuire alla crescita culturale delle persone recluse e al loro più completo recupero.
«Questa sezione speciale del concorso - dichiara il promotore Antonio Vella - è stata istituita dopo la firma del protocollo d'intesa tra la nostra associazione, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del ministero della Giustizia e la Società Dante Alighieri, una delle più antiche e prestigiose istituzioni culturali del Paese. Il progetto è finalizzato a contribuire alla crescita culturale dei reclusi e al loro più completo recupero. Se il periodo di detenzione nelle carceri, secondo l'ordinamento legislativo italiano, deve essere soprattutto propedeutico al reinserimento dei detenuti nella società, il progetto da noi ideato va proprio in questa direzione».
Per il presidente della giuria del Premio Letterario 'Città di Castello', Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri «un premio come quello di Città di Castello che riconosce dignità ai detenuti non è solo uno dei tanti premi esistenti in Italia, è speciale».
Alla consegna del Premio sono intervenuti anche il senatore Walter Verini, componente della commissione Giustizia del Senato e l'assessora comunale alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti.
«Iniziative come questa - ha osservato Verini - sono un contributo importante e concreto utile a sensibilizzare sulla situazione delle carceri italiane. Che è drammaticamente grave. Sono un segnale concreto per ribadire che è possibile, giusto e doveroso fare in modo che le giuste pene per chi ha sbagliato non significhino vendetta, ma recupero, reinserimento sociale che auguriamo di cuore a Nicholas che oggi è con noi e a tutta la società».
E Benedetta Calagreti, nel portare il saluto del sindaco Luca Secondi, ha parlato di «una giornata straordinaria all'insegna dei diritti umani, della cultura e della promozione della lettura ad ogni livello e ambito anche quello carcerario che mai come in questo momento ha bisogno di profondi interventi prima di tutto per salvaguardare la dignità delle persone».
La sezione speciale 'Destinazione Altrove' si avvale di una giuria di altissimo prestigio, diretta da Alessandro Masi e completata dalla senatrice Giulia Bongiorno, dal senatore Walter Verini, dal giornalista Osvaldo Bevilacqua, dall'attrice Daniela Poggi, dalla giornalista Benedetta Rinaldi, dalla docente dell'Università degli Studi di Perugia Maria Borio e dalla scrittrice Marisol Burgio d'Aragona.