«A Stefania Battistini per aver raccontato, attraverso i suoi reportage, l’orrore della guerra in Ucraina senza lasciarsi fermare o intimorire nemmeno quando contro di lei, e il collega operatore Simone Traini, la Russia ha emesso un mandato di cattura. Divenuta per questo oggetto di minaccia ed esposta come bersaglio all'odio che troppo spesso si scaglia contro i giornalisti». Queste le prime parole della motivazione con la quale, a Carpi, la giornalista Rai Stefania Battistini ha ricevuto il Premio 'Odoardo Focherini' per la libertà di stampa, istituito da Fondazione Fossoli, Associazione Stampa Modenese e Diocesi di Carpi.
A consegnarlo alla reporter, venerdì 11 aprile 2025, Paola Focherini, figlia del giornalista proclamato Giusto tra le nazioni e Beato, assassinato dai nazisti per la sua attività di sostegno agli ebrei perseguitati durante la Shoah. Il riconoscimento stesso è stato consegnato nel corso del convegno 'Libertà di stampa e democrazia', tenutosi presso un luogo dal fortissimo valore simbolico, ovvero il Campo di concentramento di Fossoli, dal quale transitarono, tra gli altri, Primo Levi, Nedo Fiano e lo stesso Focherini.
Presenti all'iniziativa, fra gli altri, la presidente della Fondazione Fossoli Manuela Ghizzoni; il sindaco di Carpi Riccardo Righi; il presidente dell'Associazione Stampa Modenese Pier Paolo Pedriali; l'arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi Erio Castellucci; Paolo Berizzi (presidente dell'Osservatorio sulla libertà di Stampa di Conselice), Matteo Naccari (segretario generale aggiunto della Fnsi), Paolo Maria Amadasi (presidente Aser) e Silvestro Ramunno (presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna).
«Questo premio mi ha colpito al cuore - ha detto Battistini - perché Focherini ha combattuto non solo per la verità, ma per la salvezza dell'uomo. L'idea di avere sempre l'uomo al centro della nostra professione è per me d'esempio, e sono dunque felice di essere qui oggi, in un momento storico così convulso e complesso. E spero che gli ideali di democrazia che abbiamo evocato non arrivino mai ad annoiarci, che non li si dia per scontati».
L'assegnazione del premio ha suscitato critiche da parte di Mosca, con la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito «una presa in giro della memoria delle vittime del fascismo» l'assegnazione dell'onorificenza all'inviata di guerra. Nell'estate 2024 Battistini era stata inserita nella lista delle persone ricercate dalle autorità di Mosca con l'accusa di avere attraversato illegalmente il confine russo nella regione di Kursk mentre stava seguendo le truppe ucraine. Secondo l'agenzia Ria Novosti, sul suo profilo Telegram Zakharova avrebbe scritto che nell'attività della reporter «non c'è nemmeno un accenno alla denuncia della natura neonazista del regime di Kiev» ma solo «materiali esclusivamente propagandistici».
Critiche alle quali i promotori del premio hanno replicato esprimendo «pieno sostegno a Stefania Battistini, giornalista che incarna quei valori di indipendenza e rigore professionale che marcano nettamente la differenza tra un sistema democratico e un regime autoritario». Con l'operatore Luca Traini, «Battistini ha pagato in prima persona il fatto di aver svolto la propria professione documentando gli orrori del conflitto in Ucraina. Dopo le critiche del ministero degli Esteri russo - è scritto in una nota - ribadiamo con fermezza il nostro sostegno alla giornalista, così come l'impegno a custodire i valori di libertà e democrazia che si esprimono e sostanziano anche attraverso una stampa indipendente dal potere, che sia libera di muovere critiche, realizzare inchieste e testimoniare aspetti che il potere stesso preferirebbe rimanessero celati».
Il Premio 'Odoardo Focherini' per la libertà di stampa è stato istituito nel 2025 su proposta dell'Associazione Stampa Modenese, della Fondazione Fossoli e della Diocesi di Carpi con il sostegno del quotidiano Avvenire, di Ucsi Emilia-Romagna, Fisc Emilia-Romagna, dell'Osservatorio sulla libertà di Stampa e dall'Associazione Stampa Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Carpi e con il consenso della Famiglia Focherini. (mf)