«Una stagnazione generale o un deterioramento del pluralismo e della libertà dei media in tutti gli Stati membri dell'Ue, così come nei Paesi candidati, Albania, Montenegro, Serbia, Repubblica di Macedonia del Nord e Turchia» viene segnalato dal Centro per il pluralismo e la libertà dei media, presso l'Istituto universitario europeo, nella sua relazione annuale, Media Pluralism Monitor.
«I risultati – si legge in una nota – confermano le tendenze degli anni precedenti». In particolare preoccupa «la sicurezza dei giornalisti, con diversi Paesi che segnalano un aumento degli attacchi fisici, di minacce e molestie online».
L'Osservatorio presenta inoltre un quadro di generale declino in Europa «per quanto riguarda la protezione della libertà di espressione e la protezione del diritto all'informazione».
Ma anche «le condizioni economiche di lavoro dei giornalisti continuano a peggiorare, in particolare tra i freelance ed i giornalisti indipendenti». (Ansa)
PER APPROFONDIRE
I risultati del Media pluralism monitor 2021 sono disponibili a questo link.