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Contratti 28 Set 2006

Pino Nardi (Impegno Sindacale Unitario): “Siamo obbligati a scioperare di fronte all’arroganza degli editori”

Cari amici e colleghi, siamo chiamati ancora una volta allo sciopero per difendere i nostri diritti, il nostro contratto, di fronte all'arrogante chiusura da parte degli editori, confermata nei giorni scorsi anche al ministro del Lavoro Damiano.

Cari amici e colleghi, siamo chiamati ancora una volta allo sciopero per difendere i nostri diritti, il nostro contratto, di fronte all'arrogante chiusura da parte degli editori, confermata nei giorni scorsi anche al ministro del Lavoro Damiano.

Di fronte a questo atteggiamento sempre più inaccettabile di rifiuto di aprire le trattative da oltre un anno e mezzo, i giornalisti italiani devono rispondere in modo compatto per dire "no" a chi ha in mente di smontare tutto il sistema di garanzie dei giornalisti, rendendoli sempre più deboli e controllabili. Ne va del nostro futuro e di quello della libertà di informazione. In gioco c’è inoltre la solidità futura dell’Inpgi, quindi le nostre pensioni, e anche della stessa Casagit, quindi la nostra salute. La Fnsi da sempre si è detta disponibile a dialogare, a un confronto serio e lo ribadisce ancora una volta. Ma è necessaria la compattezza della categoria per far capire agli editori che non si gioca sulla pelle dei giornalisti. Una battaglia che ci deve vedere tutti mobilitati, perché l'obiettivo degli editori è proprio quello di sfiancarci e dichiarare la resa. E' per noi un sacrificio, ma che dobbiamo fare per difendere le conquiste che in questi decenni la categoria ha ottenuto con grandi battaglie e fatiche. Non possiamo permetterci il lusso di cedere. Pino Nardi Giunta Fnsi

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